Come scegliere lo sport adatto per tuo figlio

Stai cercando lo sport più adatto al tuo bambino, ma non sai cosa sia meglio per lui? Ecco i consigli dell’esperto

Foto di Giorgia Marini

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Soprattutto ad inizio anno scolastico, non contenti del delirio quotidiano, ci diamo la zappa sui piedi iscrivendo i nostri figli anche alle attività extra scolastiche. Dal corso di musica a quello di acquerello, ci trasformiamo in taxi, stramazzando al suolo, carnefici del nostro destino!

Battute a parte, e nonostante lo stress che possiamo patire come mamme e papà, ci sono attività che è davvero importante far praticare ai nostri figli. Le attività sportive hanno tanti benefici fisici ma non solo. Lo sport, se praticato sin da bambini, non solo permette un armonico sviluppo fisico ma crea anche legami importanti, solidifica relazioni, ha un forte imprinting a livello caratteriale. Insomma, sebbene i mille salti mortali, permettere ai nostri bambini di praticare un corso sportivo, vale sempre la pena.

Tra le varie mode e le reali esigenze dei nostri figli, non è sempre facile scegliere lo sport adatto ai bambini, pe questo, abbiamo chiesto ad un esperto del settore, in modo da fare delle scelte più consapevoli.

Francesco Paolo Marinelli è dottore in scienze delle attività motorie e sportive e direttore tecnico e socio fondatore di WeMove, una società sportiva che si occupa di rigenerazione urbana attraverso lo sport, organizzando campus estivi, corsi ed attività sportive per bambini (circa 2.000 all’anno) all’interno degli istituti scolastici o di locali comunali di Milano inutilizzati.

A che età cominciare a praticare sport?

Ci sono genitori dalle grandi ambizioni, che iscrivono i figli a calcio, il tempo di fare la morfologica, e quelli pigri che non si pongono alcun problema. Ma c’è un’età precisa in cui iniziare a praticare sport?

Ecco quello che dice il dottor Marinelli: “Numerose evidenze scientifiche dimostrano che svolgere attività fisica nell’infanzia, comporta benefici non solo per la salute fisica ma anche per quella cognitiva e mentale. Tuttavia, sono pochi gli indicatori che ci permettano di stabilire a quale età sarebbe opportuno iniziare l’attività sportiva. Generalmente, è possibile iniziare fin da subito se l’attività proposta è ludica e finalizzata al movimento ma soprattutto al divertimento.

Fin da neonati è possibile affacciarsi all’attività motoria, ad esempio, con corsi di acquaticità, che permettono di stimolare la coordinazione e le capacità cognitive. Dai 3 ai 5 anni, le attività consigliate sono quelle propedeutiche allo sport, che promuovono un approccio ludico all’attività motoria. A partire dai 6 anni, i bambini rafforzano lo sviluppo psico-motorio e di conseguenza imparano a gestire le capacità del proprio corpo: la coordinazione, l’equilibrio, la forza e la velocità.

In questa fase è consigliato praticare attività sportive che utilizzino la totalità del corpo e che stimolino una crescita armonica”.

Sport per bambini

Quali sono gli sport più richiesti dai genitori per i figli

Lo abbiamo già detto, spesso ci sono mode che influenzano la scelta di quale sport praticare e far praticare ai bambini. C’è anche la famosa ambizione della mamma o del papà ad influenzare la scelta, come anche un piccolo segnale di inclinazione, che crediamo di vedere nei nostri figli, verso uno sport al posto di un altro, a farci propendere per la decisione finale. Ma anche la logistica, come i corsi frequentati dagli amici di nostro figlio, condiziona decisamente la scelta dello sport che faremo farei ai bambini.

La scelta di quale sport far praticare a nostri figli risente, spesso, di tutti questi fattori.

“Lavorando da anni a contatto coi bambini (e genitori) gli sport più richiesti sono sicuramente: ginnastica artistica, danza, calcio, basket, pallavolo ed atletica. Ovviamente le richieste variano in base all’età del bambino.

Le attività più richieste per la fascia d’età della scuola dell’infanzia sono sicuramente la ginnastica artistica e le attività multi-sportive. In questa fascia d’età, la ginnastica artistica ed il gioco-danza sono adeguate in quanto permettono, fin da subito, di migliorare la percezione del proprio corpo nello spazio e la concentrazione.

Per attività multi-sportive, intendiamo corsi di avviamento allo sport, che permettano di approcciarsi a diverse discipline. Questi corsi di avviamento allo sport offrono la possibilità di sperimentare in modo ludico diverse attività come atletica, calcio, basket, rugby e cosi via, in modo da stimolare la conoscenza e la padronanza del proprio corpo, nel rispetto dello sviluppo psico-motorio del bambino.

Gli sport maggiormente richiesti nella fascia d’età della scuola primaria sono sia quelli individuali che quelli di squadra.

Gli sport individuali e completi (es. nuoto ed atletica) sviluppano una maggiore autonomia e senso di responsabilità personale del bambino. In questo caso, anche se comunque le attività vengono svolte in gruppo, il bambino, essendo al centro dell’attività, viene maggiormente responsabilizzato, sviluppando un’attitudine al lavoro che favorisce l’incremento dell’attenzione in campi diversi da quello sportivo.

Gli sport di squadra (calcio, basket, pallavolo, rugby…) possiamo considerarli come un “allenamento alla vita quotidiana” in quanto, oltre che ai vari benefici fisici, permettono di entrare in contatto con i coetanei che provengono da contesti diversi. Consentono di stringere nuove amicizie e di imparare il rispetto delle regole di gioco e di convivenza, stimolando una sana competizione tra i bambini”.

Sport per bambini

Sport consigliati per fascia d’età

Dunque, ogni sport ha il suo scopo, i suoi benefici, e, potendo, è giusto sceglierlo in base all’età dei nostri figli e ai loro bisogni fisici, motori, ma anche emotivi. Abbiamo chiesto a Marinelli di fare una classificazione degli sport, in base alla fascia di età dei bambini, chiarendone i benefici.

Nuoto: adatto a tutti i bambini a partire dai 3 mesi

Fa parte delle attività definite “complete” ovvero quelle attività che favoriscono uno sviluppo armonico del corpo, in quanto comporta il movimento di tutti gli arti in modo coordinato.

Il nuoto permette un miglioramento della forza e della resistenza muscolare, stimolando anche la fiducia in sé stessi.

Ginnastica artistica, danza, atletica: dai 3-4 anni

Attività propedeutiche che permettono di sviluppare la consapevolezza del proprio corpo nello spazio e di sperimentare nuovi movimenti che consentono di stimolare lo sviluppo motorio del bambino.

Avviamento allo sport (multisport): bambini dai 3-5 anni

Attività ludiche con elementi propedeutici alle diverse discipline sportive.

Primo approccio all’attività sportiva che consente al bambino di stimolare lo sviluppo motorio e cognitivo, attraverso giochi motori e primi contatti con attrezzature specifiche dell’attività sportiva. Stimola la coordinazione, il controllo del movimento e la percezione del corpo nello spazio.

Calcio, basket, pallavolo: a partire dai 6 anni

Nella prima fase, i corsi di sport di squadra per bambini hanno un approccio ludico e propedeutico dell’attività. Gli sport di squadra, oltre che ad avere una notevole importanza per la socialità e condivisione, garantiscono uno sviluppo corporeo completo, migliorando la coordinazione, la forza, la resistenza e la velocità.

Arti marziali: a partire dai 6 anni

Diversi studi hanno dimostrato gli effetti positivi, sia sulla salute psichica che fisica nei bambini, delle arti marziali. Esse, infatti, promuovono un miglioramento dell’elasticità, della forza e della coordinazione.

Queste discipline, dal punto di vista psicologico, migliorano l’autocontrollo e la gestione delle emozioni, il rispetto delle regole e del compagno.

Gli sport che è meglio rimandare

Lo sport fa bene a tutti, anche in gravidanza, e cominciare da bambini può essere un modo per capirne l’importanza il prima possibile. Prima che la pigrizia ci colga in età adulta!

E se abbiamo visto che ci sono alcuni sport che fanno bene sin da subito, è lecito anche domandarsi se esistano sport la cui frequenza è meglio rimandare.

Ecco le conclusioni di Francesco Marinelli, in proposito: “Tutti gli sport sono consigliati in età evolutiva, in quanto permettono di sviluppare sia capacità fisico-motorie che capacità mentali e di relazione, come precedentemente descritto.

Le attività che sarebbe meglio rimandare sono quelle che determinano un’alta specializzazione, sia del gesto tecnico che nella preparazione fisica. Tale specializzazione precoce potrebbe essere un’arma a doppio taglio in quanto, da un lato consente al bambino di essere subito pronto a praticare uno sport specifico, dall’altro potrebbe portare il bambino ad abbandonare lo sport”.

A questo punto, presa la nostra decisione, ed iscritti i bambini allo sport più adatto, non rimane che andare in palestra … senza aspettare il prossimo lunedì!