È anche troppo facile venir messi da parte da un figlio adolescente. È proprio in quella fase di massima ribellione che i nostri ragazzi hanno più bisogno della nostra presenza rassicurante. Paradossalmente, quando nostro figlio compie i primi passi autonomi nel mondo – tra scuola, sport e amici – sta vivendo il momento in cui ha più necessità di noi. La fase puberale è un periodo delicato che causa sconvolgimenti nel corpo e nella mente di vostro figlio: quando vi apprestate a parlare con lui dovreste sempre ricordarlo e comportarvi di conseguenza. Questo elenco, pur non avendo pretese di completezza, si propone di offrire uno spunto e una parola di conforto a tutti quei genitori che stanno affrontando una delle sfide più grandi della loro vita.
Trovare uno spazio tra i propri impegni – Quando finalmente nostro figlio è autonomo ci sembra di poter respirare di nuovo. La nostra vita è già abbastanza piena senza doverlo vestire o portarlo a scuola, e l’adolescenza è un momento in cui è proprio lui a chiederci di lasciargli i suoi spazi. Non è semplice trovare il tempo da dedicare ad un ragazzo che non vorrebbe trascorrerne con te, ma è importante raggiungere un accordo che soddisfi entrambi.
Trascorrere del tempo insieme – Passare del tempo con vostro figlio può sembrare un’impresa difficile, ma è forse l’avventura più formativa della sua e della vostra vita. Trovate uno spazio tutte le settimane, dedicategli l’attenzione necessaria, fosse anche solo per la colazione della domenica. Fategli capire che è una persona con cui vale la pena trascorrere del tempo. Basta anche solo un’ora, a volte, per fare la differenza.
Collaborate ad un progetto difficile – Non importa quale tipo di progetto deciderete di intraprendere, quello che conta è che piaccia ad entrambi e che lo facciate insieme. Che sia volontariato, giardinaggio, fotografia oppure uno sport, dedicate a vostro figlio il tempo necessario per l’attività che preferite. Non abbiate paura di investire sforzi e risorse: sarà nel vostro interesse coinvolgerlo il più possibile e invitarlo a prendere decisioni importanti.
Trovate spunti di conversazione – Cos’avete in comune voi e vostro figlio adolescente? La risposta potrebbe non essere sempre semplice da trovare. Quando nostro figlio ci evita o non ha niente da dirci, dovremmo essere noi a coinvolgerlo in un dialogo alla pari. Regola fondamentale è che non si tratti di una conversazione sterile o fatta di convenevoli. Vostro figlio è perfettamente in grado di capire quando la discussione non porta da nessuna parte o, peggio ancora, ad un litigio.
Più domande, meno risposte – A volte dovremmo imparare ad ascoltare e non rispondere. Per quanto desiderino nasconderlo, i ragazzi tengono in alta considerazione il giudizio dei loro genitori sulle attività che svolgono tutti i giorni o sulle idee che si sono fatti da soli. Basta con le prediche: ascoltate vostro figlio. È infatti assai probabile che lui non sarà interessato a quello che avete a dirgli, a meno che non sia stato lui ad iniziare la conversazione. Dunque, a che servono le prediche?
Parla dei loro errori senza giudicarli – Non è questione di se, ma di quando. Quando vostro figlio commetterà un errore, cercate di non farlo diventare una questione di vita o di morte. Ricordatevi sempre che la disciplina è uno strumento che deve aiutare vostro figlio, non voi. Affrontate il problema con massima calma e correggete con fermezza, senza ritrattare ciò che avete deciso. Dimostrategli che lo amate e che avete il suo interesse a cuore, anche se lo state punendo. Vostro figlio deve sapere che lo state facendo per lui, non per dimostrare qualcosa a voi stessi. A tal proposito, ogni tanto ci sembra che i figli degli altri siano migliori dei nostri: togliamoci dalla testa un simile preconcetto, che non aiuta né voi né la crescita equilibrata dell’adolescente.
Dimostrategli ciò che gli dite di fare – Siate voi i primi a fare ciò che gli dite sempre di fare. Mostrare educazione e gentilezza è il primo modo che vostro figlio ha per apprenderle e applicarle nel mondo.
L’ultimo consiglio è quello di sviluppare un buon senso dell’umorismo. A volte ci dimentichiamo di ridere alle battute del nostro “bambino” perché siamo troppo stanchi o troppo stressati per farlo. Cerchiamo di sorridere sempre, specialmente quando ci troviamo con i nostri figli adolescenti, così sensibili a questo genere di umore negativo. Guardate insieme un film divertente o raccontatevi qualche storiella: quello che conta è trovare un motivo per ridere insieme. Sempre.