Ecco le posizioni che favoriscono una gravidanza

Per chi intende concepire un bambino, ci sono piccoli accorgimenti che, durante il sesso, possono aiutare. Ecco quali sono

Dopo le posizioni sessuali che – in una donna – favoriscono l’orgasmo, ecco  quelle che possono invece aiutare il concepimento. Piccoli accorgimenti da attuare in caso si stia cercando una gravidanza, ma da prendere – come ogni soluzione per rimanere incinta più velocemente – con un pizzico di leggerezza. Non siamo certo di fronte a posizioni miracolose, ma semplicemente a piccoli aiuti che potrebbero incoraggiare l’arrivo della cicogna.

Le posizioni che favoriscono il concepimento sono tutte quelle in cui, il viaggio degli spermatozoi verso il collo dell’utero, è agevolato. E in cui la penetrazione può avvenire in profondità. Ecco quindi che, la posizione più efficace, è anche la più tradizionale: quella del missionario. E, come questa, tutte le posizioni in cui la penetrazione avviene da dietro, come la posizione del cucchiaio, con entrambi i partner distesi su di un fianco. Oppure, la cosiddetta posizione del loto capovolto: che è simile alla posizione del missionario, ma col bacino della donna alzato ad aiutare la discesa degli spermatozoi.

E se ci sono accorgimenti che possono aiutare la fertilità dell’uomo, è anche vero che – al di là di ogni posizione – è fondamentale che lo stato mentale della coppia sia sereno e senza ansie. Il costante pensiero di un figlio che deve arrivare, di certo non aiuta la gravidanza. E, allo stesso modo, anche tensioni e questioni irrisolte col proprio partner possono essere d’ostacolo.

Infine, è bene considerare che – per favorire il concepimento – ci sono giorni migliori in cui fare sesso. Sono i giorni del picco ovulatorio, quando la donna è più fertile. E, se per chi ha il ciclo mestruale regolare, calcolarli è relativamente semplice, per tutte le altre ci sono metodi che aiutano a farlo. Su tutti, i test per l’ovulazione (semplici stick che reagiscono al contatto con l’urina e che suggeriscono quali sono i due giorni più fertili, misurando i cambiamenti dei livelli dell’ormone LH, responsabile del rilascio della cellula uovo dal follicolo ovarico) e la misurazione della temperatura basale, da effettuare ogni mattina prima di alzarsi: il progesterone – subito dopo l’ovulazione – provoca infatti un rialzo della temperatura corporea di 0,2 – 0,5 gradi. Anche se, alla fine di tutto, a contare di più è forse il destino.