Contrazioni in gravidanza al sesto mese

Cosa fare se durante il sesto mese di gravidanza si avvertono contrazioni preoccupanti? Quando bisogna insospettirsi? Scopriamolo insieme

Durante il sesto mese di gravidanza, è possibile cominciare a sentire dolori più pronunciati nella parte bassa del ventre: nella maggior parte dei casi, si tratta di contrazioni uterine, dette di Braxton Hicks. In genere si manifestano con una lieve sensazione di indurimento, provocata perlopiù dai movimenti del bambino.

Contrazioni al sesto mese: cosa fare

Se le contrazioni si presentano irregolari e non dolorose, non c’è di che preoccuparsi. Si tratta di un fenomeno fisiologico, spesso determinato da qualche movimento brusco della mamma. Possono inoltre verificarsi quando si è molto stanche, specialmente di sera o dopo uno sforzo, oppure se si rimane sedute troppo a lungo. In questi casi, per placarle, basta ascoltare i messaggi lanciati dal proprio corpo e rallentare un po’ i ritmi. Un consiglio è quello di bere molta acqua, rilassarsi e fare respiri profondi. Anche cambiare posizione aiuta ad attenuare i fastidi: se si avvertono le contrazioni mentre si è sedute, si può provare ad esempio ad alzarsi e camminare un po’. Viceversa, se le contrazioni si manifestano mentre si sta passeggiando o si è in piedi, è bene provare a sedersi e vedere se la situazione migliora. E’ consigliato evitare, invece, di massaggiarsi la pancia: il massaggio può infatti stimolare ulteriormente l’attività contrattile uterina.

Contrazioni al sesto mese: quando insospettirsi

Di norma, è caldamente raccomandato consultare il proprio ginecologo, se durante il sesto mese di gravidanza le contrazioni si verificano indipendentemente dai movimenti fetali o dai cambi di posizione della mamma, e il fastidio si è trasformato in un dolore vero e proprio che si irradia dall’addome fino alla schiena. Quando frequenza, durata e intensità delle contrazioni si mantengono regolari per un paio d’ore, è giunto il momento di andare in ospedale. E’, inoltre, fondamentale contattare un medico qualora si verifichi emorragia vaginale o continua perdita di fluidi. Le contrazioni devono insospettire anche se il feto si muove meno del solito, dopo avre cominciato a scalciare regolarmente (ad esempio nel caso non si sentano almeno dieci movimenti nell’arco di due ore). E’ importante monitorare costantemente la durata e la frequenza di ciascuna contrazione: se si manifestano ogni 5 minuti per oltre un’ora, è probabile che sia cominciato il travaglio. Nella maggior parte dei casi, non è necessario correre immediatamente in ospedale, ma contattare il proprio ginecologo, qualora si verifichino sintomi preoccupanti, può aiutare la futura mamma a capire cosa fare.