Amarsi tanto ma… ognuno a casa sua

Sono le coppie LAT, quelle che stanno insieme ma preferiscono vivere separate

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

“Uniti e indivisibili”, cantava Lucio Battisti in Amarsi un po’. Beh, oggi non per tutti è così. Sempre più spesso si sente parlare di coppie che, pur amandosi e volendo stare insieme, decidono di vivere separati. Si chiamano coppie non conviventi o coppie LAT e, per svariati motivi che possono essere il lavoro, la famiglia o necessità personali, vivono a distanza. LAT significa “Living Apart Together”, stare insieme ma ognuno a casa sua, e sembra essere il nuovo modo di vivere una relazione, soprattutto per coloro che hanno raggiunto la propria indipendenza e hanno superato i 50 anni.

La convivenza è sempre stata considerata come una fase definitiva del consolidamento di una relazione. Un punto di arrivo prima di compiere il grande passo, quello del matrimonio. Tuttavia, in questi ultimi anni, sono molte le persone che decidono di rimandare questa scelta continuando a mantenere situazioni sentimentali stabili.

La scelta potrebbe far pensare ad una sorta di incompatibilità, al contrario, le coppie LAT la reputano un modo per rispettare i propri ritmi, ma anche per differenziare la personalità di entrambe le persone, senza che i bisogni e le esigenze di uno dei due influenzino l’altro.

Inoltre, adottando questa filosofia di vita, il desiderio, l’interesse e la curiosità verso il proprio partner, non vanno via via scemando. Cosa che può succedere quando si vive la quotidianità.

Questo modo di stare insieme ma separati, da molti è visto come una possibilità per rendere la relazione duratura nel tempo. In Italia sono molte le persone che storcono il naso, ma in Canada sono davvero numerose le coppie contrarie alla convivenza e al matrimonio e che preferiscono gestire la vita di coppia con questa modalità. Ovviamente si parla di coppie stabili e con vite piene ma che non amano condividere gli stessi spazi.

La convivenza, come l’amore dopotutto, non è tutta rose e fiori. Per questo, se non ci sono ragioni che riguardano i figli e la loro educazione o altre di carattere economico, vivere separati può essere un motivo più che valido per ridurre le scaramucce domestiche. Vivere sotto due tetti differenti, infatti, protegge la coppia dalla routine, in quanto vedersi diventa una scelta e non più un’abitudine.

Voi cosa ne pensate di questo “ti amo ma ognuno a casa sua”? Siete contrarie o favorevoli?