Gandhi, politico, filosofo: biografia e curiosità

Gandhi è stato una figura importantissima della Storia: avvocato indiano, filosofo e politico. La sua vita

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Una figura che ha ispirato tantissimi altri personaggi celebri della Storia, perché il suo messaggio di non violenza e libertà è stato talmente potente da risuonare ancora oggi come rivoluzionario.

Stiamo parlando di Gandhi, politico indiano che ha cambiato il mondo, grazie al movimento per la libertà e l’indipendenza dell’India. A lui era stato dato l’appellativo di Mahatma che significa grande anima e viene usato ancora oggi in correlazione al suo nome. Basti pensare al fatto che la data della sua nascita, ovvero il 2 ottobre, coincide con la Giornata internazionale della nonviolenza.

La storia, la vita e le idee di un uomo che ha cambiato il mondo e la cui eredità è potente e preziosa ancora oggi.

La vita di Gandhi

Gandhi nasce il 2 ottobre 1869 a Porbandar in India, la sua famiglia è benestante: basti sapere che il papà è un politico, la mamma invece fa parte di una famiglia ricca. Mohandas Karamchand Gandhi, questo il nome completo, studia e prestissimo – come da tradizione – si sposa tramite matrimonio combinato. Nel 1883 – infatti – si unisce in matrimonio con Kasturba Gandhi sono entrambi giovanissimi. Nel corso della loro vita hanno avuto cinque figli, ma il primo è morto pochi giorni dopo il parto.

Quando Gandhi ha 18 anni, nel 1886, si trasferisce in Inghilterra dove studia per diventare avvocato. Una decisione che gli costerà molto, tanto da essere considerato un paria. Ma, come è partito fa anche ritorno: nel 1891 è in India e – grazie al fratello – viene nuovamente accettato a casa.

È in Sudafrica, dove si reca per lavoro, che inizia a mutare il suo pensiero: lì vede come vivono le persone e sperimenta in prima persona i pregiudizi razziali. Per questo decide di agire in prima persona tramite proteste scritte, una riunione e una petizione. Invece di rientrare in India, fonda il Natal Indian Congress, che si occupa di andare contro la discriminazione degli indiani in Sudafrica. A casa torna per sei mesi, poi torna lì insieme a moglie e figli.

Fonda anche un giornale, l’Indian opinion (nel 1903), acquista un grande terreno dove si trasferisce insieme a famiglia e persone che lavorano con lui. Lì la comunità si dedica al lavoro della terra, non vi sono differenze di alcun tipo (neppure nel salario) e si vive poveramente e pregando.

Nel 1906 fa voto di castità. Nel mentre fa politica, schierandosi o dando vita a gruppi: aderisce al boicottaggio delle merci britanniche, dà vita al Corpo Sanitario Indiano che aiuta nella guerra contro gli zulu ed elabora la satyagraha, una sorta di lotta priva di violenza grazie alla quale riesce a ottenere ottimi risultati in Sudafrica.

Lascia questo paese nel 1914 e torna in India nel 1915. Per un anno viaggia sui treni alla scoperta della realtà in cui vivono i suoi connazionali. E fonda un’altra comunità come quella precedente, che si chiama Satyagraha Ashram. Sono anni in cui fa molto per l’India e per la sua popolazione, tanto da iniziare a essere conosciuto davvero da tutti.

Tra le sue proteste più importanti quella contro il Rowlatt Act del governo della Gran Bretagna datata 1919, lo stesso anno in cui entra in politica.

Tra le questioni che gli stanno a cuore anche l’autonomia dell’India da un punto di vista economico. Tra gli altri momenti cruciali della sua vita politica si possono ricordare – in estrema sintesi – la marcia del sale, lunga 380 chilometri. O Quit India che, al termine della Seconda guerra mondiale fa ottenere il trasferimento del potere agli indiani. Il 24 marzo del 1947 l’India ottiene l’indipendenza.

Gandhi viene assassinato il 30 gennaio del 1948 a Nuova Delhi.

Gandhi, il legame con la moglie e i figli

Kasturba Gandhi è stata la donna che ha condiviso tutta la vita con Gandhi, lei apparteneva a una famiglia ricca e i due erano stati convolare a nozze con un matrimonio combinato quando avevano solamente 13 e 14 anni.
Lei, a quanto pare, era analfabeta e per questa ragione il politico le ha insegnato sia a leggere, sia a scrivere. Non sempre la moglie lo ha accompagnato nei suoi lunghi soggiorni di studio e lavoro all’estero. Ad esempio, non era con lui quando è andato a studiare legge in Gran Bretagna, ma è stata in Sudafrica dove ha vissuto nella comunità di Phoenix. Inoltre è stata arrestata alcune volte come il marito ed è stata attiva al suo fianco insegnando.

È proprio durante la prigionia che è morta di infarto: la data è quella del 22 febbraio 1944, aveva 74 anni.

La coppia ha avuto cinque figli, il primo morto. Successivamente hanno dato alla luce Harilal, Manilal, Ramdas e Devdas. Il primogenito pare che si sia ribellato molto alle idee del padre, mentre dell’ultimo si sa che è stato un giornalista e un attivista.

Gandhi: il Premio Nobel he non ha mai vinto

Gandhi non è mai stato insignito del riconoscimento del Premio Nobel per la Pace. Però – a quanto pare – si è avvicinato alla possibilità di ottenerlo diverse volte.

Sembra che il Comitato abbia rimpianto questa mancanza. A raccontarlo un articolo sul sito ufficiale di questi prestigiosi riconoscimenti, in cui si legge: “Gandhi fu nominato nel 1937, 1938, 1939, 1947 e, infine, pochi giorni prima di essere assassinato nel gennaio 1948”.

Il fatto di non avergli dato il premio è una cosa di cui i membri del Comitato per il Nobel si sono successivamente pentiti: “Quando nel 1989 il Dalai Lama ricevette il Premio per la Pace – si legge -, il presidente del comitato affermò che si trattava ‘in parte di un omaggio alla memoria del Mahatma Gandhi’”.

La potenza del pensiero di Gandhi

Una cosa è certa, Gandhi fa parte di quel ristretto gruppo di persone la cui potenza di pensiero risuonerà per sempre nella storia del mondo. Ha ispirato tantissime persone, pare ad esempio Martin Luther King Jr. e Nelson Mandela, e a lui sono stati dedicati film, libri, statue e anche un asteroide (il 120461 Gandhi).

Chiamato Mahatma, che significa “grande anima”, la sua vita è narrata – ad esempio – nel film intitolato semplicemente Gandhi e datato 1982, che ha vinto ben 8 premi Oscar.

Ma non solo quello, basta girare in molte città del mondo per incontrare statue a lui dedicate.