Kate Middleton, le regole che deve seguire dopo la nascita del terzo royal baby

Kate Middleton dovrà seguire un protocollo di Corte molto preciso quando darà alla luce il terzo figlio. La Duchessa di Cambridge ha già

Kate Middleton dopo la nascita del bebè dovrà attenersi a delle specifiche regole dettate dalla Corte. Alcune in passato non sono state seguite, ma altre non possono in alcun modo essere eluse. E Kate lo sa, dato che è al suo terzo parto.

Questo è il protocollo reale, secondo la stampa inglese.

  1. La Regina Elisabetta deve essere la prima a vedere il royal baby dopo la sua nascita. Quando nacque George, William avvisò la nonna con uno speciale telefono collegato a Buckingham Palace, poi telefonò ai genitori di Kate, alla sorella Pippa, al fratello James e infine chiamò suo padre Carlo.
  2. L’annuncio della nascita per tradizione dovrebbe avvenire davanti a Buckingham Palace. William e Kate hanno già trasgredito questa regola con George e Charlotte, perché hanno comunicato la venuta al mondo dei royal baby via Twitter.
  3. Il banditore della Casa Reale in costume tradizionale rende pubblico l’evento. Attualmente questo ruolo è ricoperto da Tony Appleton che avrà il compito di tener viva questa tradizione che risale al medioevo.
  4. Generalmente i membri della famiglia reale vedono la luce a Palazzo, nella residenza dei genitori. Tutti i figli della Sovrana sono nati a Buckingham Palace. Questa consuetudine non è stata seguita da Lady Diana che ha partorito William e Harry al St Mary’s Hospital, la stessa clinica scelta da Kate per dare alla luce i suoi figli, compreso l’ultimo in arrivo. L’idea di partorire in casa è stata vagliata dai Duchi di Cambridge, soprattutto per preservare al massimo la propria privacy e per non disturbare gli altri pazienti del nosocomio. Ma hanno optato per un ricovero nel reparto di lusso dell’ospedale, la Lindo Wing, per una maggiore sicurezza di mamma e nascituro. I medici infatti hanno sconsigliato a Kate di partorire a Kensington Palace perché troppo rischioso.
  5. Di norma ai padri non è permesso assistere al parto. Questa regola però pare sia stata eliminata dopo la nascita del Principe Carlo nel 1948. In quell’occasione la Regina ebbe un lungo travaglio che durò 30 ore, durante le quali suo marito, il Principe Filippo, ne approfittò per nuotare in piscina e giocare a squash. È probabile che questo comportamento abbia irritato la Sovrana.
  6. Le ostetriche hanno l’obbligo di mantenere il silenzio su quanto avviene in sala parto.
  7. Fino alla nascita della Regina Elisabetta nel 1926 era presente durante il parto il ministro degli Interni per testimoniare e verificare la nascita del bebè. Questa regola fu imposta alla fine del XVII secolo quando fu messa in dubbio la legittimità di Giacomo Stuart, il figlio di Giacomo II e della regina Maria Beatrice.
  8. Il sesso del nascituro non viene mai comunicato prima della nascita. Il Palazzo annuncia ufficialmente la gravidanza e in quale periodo avverrà il parto. Secondo i ben informati, anche William e Kate non hanno voluto sapere se avranno un maschietto o una femminuccia.
  9. Alla nascita dei royal baby vengono sparati dei colpi di cannone a salve nei pressi della Torre di Londra, Hyde Park o Green Park.
  10. Il vestito in pizzo Honiton indossato dai principini al battesimo è una copia di quello che fu confezionato per la figlia maggiore della Regina Vittoria, nel 1848. William e Harry portarono quello originale.
  11. Fino al 1917 i membri della famiglia reale non avevano cognome, ma solo il nome della casata. A cambiare le cose ci pensò Giorgio V che impose Windsor non solo come casata ma anche come cognome. Elisabetta e Filippo decisero nel 1960 che i loro discendenti si sarebbero chiamati Mountbatten-Windsor.

Kate non ha seguito sempre alla lettera questo protocollo. Quando nacque George la tensione tra la Regina e la madre di Lady Middleton, Carole, fu altissima, proprio perché quest’ultima era troppo presente e invadente nell’educazione del piccolo. Quest’errore è stato fortunatamente evitato con l’arrivo di Charlotte. Ma si sono delle regole che non ha osato infrangere.