Giuliano Ferrara, giornalista: biografia e curiosità

Giuliano Ferrara è stato un personaggio importante nel mondo del giornalismo e in ambito politico. Ecco alcune informazioni sulla carriera e sulla vita privata

Giuliano Ferrara nasce il 7 gennaio 1952 nella capitale romana. E’ un rinomato giornalista, famoso anche per il ruolo di presentatore televisivo. Durante il corso della sua carriera, Ferrara ha svolto importanti attività anche in ambito politico. E’ stato membro del Parlamento, precisamente all’interno del “Psi”. Mentre per quanto riguarda il governo Berlusconi, Ferrara ha svolto il ruolo di “Ministro per i rapporti”. E’ stato il fondatore del giornale “Il Foglio”. Per quest’ultimo, nel corso della sua carriera, ha svolto la funzione di direttore. Principalmente, Giuliano Ferrara si è occupato di varie attività nel mondo del giornalismo. Ha lavorato inizialmente come editore per il “Giornale”. Giuliano è originario da una famiglia importante: suo padre era presidente del Lazio, mentre la madre svolgeva la mansione di segretaria. Durante il suo percorso di studi, il giornalista frequentò la facoltà di giurisprudenza, ma negli anni successivi decise di lasciare il corso per intraprendere la carriera di politico. In quest’ultimo campo è noto per essere stato inizialmente “contestatore sessantottino”. Nonostante l’interesse per la politica, Giuliano Ferrara nutriva anche una forte passione per il panorama televisivo e musicale. Viene assunto, infatti, come “corista” per la partecipazione allo spettacolo rock “Then an Alley”, incentrato prevalentemente su alcuni brani di Bob Dylan.

Nei primi anni ’70 diventa membro del “Partito Comunista” torinese in qualità di responsabile. Allo stesso tempo lavora anche per “Fiat”. Queste esperienze lo portano successivamente ad ottenere il ruolo di consigliere comunale, sempre per la città torinese. Giuliano Ferrara fu preso di mira dai media quando si esibì a Torino nello spettacolo “Mille musicisti” agli inizi degli anni ottanta. Il giornalista si lamentò in quanto desiderava incentrare l’esibizione sulle vittime di “Sabra”, ma lo staff rifiutò tale proposta. Questo disappunto scatenò in lui molta insoddisfazione tanto che alla fine dello spettacolo descrisse il fatto nei dettagli a tutto il pubblico, suscitando così varie controversie. Lo staff rispose alla polemica del giornalista, affermando che la sua reazione fu piuttosto esagerata ed eccessiva. Giuliano Ferrara ha svolto la funzione di consigliere comunale fino agli inizi degli anni ottanta, dopodiché ha collaborato nuovamente per alcuni lavori nel mondo del giornalismo, in particolare per il giornale “L’espresso”.Durante il corso della sua carriera, è stato inoltre un noto sostenitore di “Giorgio Napolitano”. A tal proposito, si è unito al movimento del “Partito Socialista”.

E’ stato lo stesso giornalista ad aver spesso affermato di essersi allontanato dal movimento “comunista”, mentre per altri le sue attività politiche sono state interpretate come delle autentiche tattiche, dato che in quel periodo “Bettino Craxi” svolgeva il ruolo di Presidente del Consiglio. In ambito giornalistico, Giuliano Ferrara lavorato per il “Corriere della Sera”. Era solito firmare i suoi lavori con il nome di battaglia “Piero Dall’Ora”. Ha inoltre dato vita alla rubrica intitolata “Bretelle rosse” fino a lavorare in seguito anche per la sede giornalistica di “Reporter”. Nei primi anni duemila, Ferrara ha dato vita ad una confessione degna di nota, ovvero di aver avuto stretti rapporti con la “CIA” e di aver ricevuto delle ricompense da parte di quest’ultima negli anni ottanta. Il giornalista ha esordito in televisione nell’anno 1987 con il programma intitolato “Linea Rovente”, trasmesso su Rai 3. Successivamente ha lavorato su Rai 2 per la trasmissione intitolata “Il testimone”, mentre nei mesi seguenti firma un contratto che gli garantisce un grande introito, in qualità di conduttore del programma “Radio Londra”, trasmesso su Canale 5. Sempre per quest’ultima rete, Giuliano Ferrara è stato inoltre presentatore televisivo del programma “Il gatto”. Segue un periodo di pausa durato alcuni anni, dopodiché il giornalista torna a lavorare con Canale 5 durante i primi anni novanta, sempre per la stessa trasmissione.

La lunga esperienza con l’emittente televisiva lo porta a debuttare anche in Mediaset con la trasmissione intitolata “L’istruttoria”, mandata in onda su Italia 1. Ferrara approfitta spesso del suo ruolo per esprimere il suo parere per quanto riguarda le vicende e le varie inchieste di “Tangentopoli”. Al contempo, svolge anche il ruolo di conduttore televisivo nel programma “Lezioni d’amore” insieme alla moglie Anselma. Lo scopo del programma è quello di affrontare varie questioni e problematiche sessuali. Questo nuovo progetto viene definito un “caso politico” tanto da essere completamente cancellato da Berlusconi dopo pochi giorni. Ferrara ed altri membri si distaccano definitivamente dal “Psi” con l’avvento del governo Berlusconi. Il giornalista ha collaborato per il giornale “Il Foglio”, di cui attualmente si occupa anche la seconda moglie di Silvio Berlusconi. Giuliano Ferrara ha spesso manifestato la sua contrarietà nei confronti dell’omosessualità, tanto da affermare che l’adozione per gli individui omosessuali è qualcosa di assurdo ed inquietante. Nella vita privata è sposato con Anselma dal 1987. La moglie è una famosa scrittrice originaria degli Stati Uniti. Durante le varie trasmissioni, Giuliano Ferrara ha inoltre affrontato la tematica dell’aborto, mettendo in risalto le varie cause che molto spesso spingono le donne a prendere questa decisione.