Chi è Elly Schlein, vita privata e cariche precedenti della segretaria del Pd

Eletta segretaria del PD il 26 febbraio 2023, Elly Schlein ha trasformato la politica nella sua missione di vita

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Martina Dessì

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“Ancora una volta non ci hanno visto arrivare”: è così che Elly Schlein ha voluto dare avvio alla sua piccola, grande rivoluzione alla guida del PD. Una volontà di rinnovamento alla base, che parte proprio dalla citazione di Lisa Levenstein, nella quale si intersecano storie, personaggi e lotte che la nuova segretaria ha promesso nella sua lunga campagna elettorale svolta tutta sul campo.

Sfavorita dal pronostico, Elly Schlein esce vincitrice da un’impresa che sembrava impossibile solo a volerla nominare, battendo in volata il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Dietro la figura della segretaria del Partito Democratico c’è però molto di più. A partire dal suo nome, che unisce quello di due grandi donne della sua vita: la nonna materna Elena e la nonna paterna Ethel, di origini lituane. Conosciamola meglio.

La carriera e le cariche precedenti

Attivista, femminista, progressista: Elly Schlein ha studiato e si è diplomata in un liceo di Lugano, mentre nel 2011 si è laureata a Bologna in giurisprudenza con il massimo dei voti con un tesi in diritto costituzionale, con il Prof. Andrea Morrone come relatore. Il suo impegno politico inizia prestissimo. Nel 2008, all’età di 23 anni, prende parte come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama, eletto alla Casa Bianca – per la prima volta – il 4 novembre 2008. Si trova ancora a Chicago quattro anni dopo, nel 2012, per partecipare alla campagna per la rielezione del Presidente.

Bologna è la città che ha scelto ed è qui si è trasferita, nel 2004, dopo aver terminato gli studi presso il liceo di Lugano. Nel 2011 è tra le fondatrici dell’associazione studentesca universitaria Progrè, incentrata sui temi di politica migratoria e sulla realtà carceraria. Collabora alla pubblicazione di una rivista e all’organizzazione di un festival annuale, che chiamano ProMiGrè, al quale prendono parte politici ed esperti dei temi cari all’associazione.

Elly Schlein eletta segretaria PD
Fonte: IPA
Elly Schlein appena eletta segretaria PD

La sua passione per la politica esplode però, definitivamente, a seguito della débâcle di Romano Prodi alle elezioni per il Presidente della Repubblica causata da una manciata di franchi tiratori – circa 100 – dalla quale prende il via la campagna di mobilitazione #OccupyPD. Inizia così una protesta pacifica, con l’occupazione di numerose sedi del Partito, per manifestare il proprio dissenso verso il governo di larghe intese a guida Enrico Letta, quello che avrebbe di fatto aperto le porte all’era Matteo Renzi.

È ancora in prima linea alle elezioni primarie del PD nel 2013 nelle quali sostiene Pippo Civati, deputato ed ex Consigliere della Regione Lombardia, che finisce al terzo posto dietro a Gianni Cuperlo – suo avversario per la segreteria nel 2023 con Stefano Bonaccini e Paola De Micheli – e Matteo Renzi. Viene quindi eletta alla direzione nazionale del Partito Democratico per la corrente Civatiana.

Il 2014 è l’anno di #siscriveschlein, hashtag virale legato alla lunga campagna elettorale per le elezioni europee che basa sulla sostenibilità e che rilancia con il nome di Slow Foot. Viene quindi eletta europarlamentare con 53681 preferenze, assumendo poi il ruolo di vicepresidente della delegazione alla Commissione parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Albania, nonché quello di membro della commissione per lo sviluppo (DEVE). Nel 2015 annuncia l’addio al PD, attaccando a viso aperto l’allora segretario Matteo Renzi fino a definirlo di centro-destra. Non sentendosi più rappresentata dagli ideali del Partito, aderisce a Possibile, ancora al fianco del suo fondatore Pippo Civati.

La lunga esperienza dentro e fuori dal Partito la spingono a portare le sue idee e la sua voglia di rinnovamento direttamente sul territorio, candidandosi alle elezioni regionali in Emilia-Romagna nel 2020 per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista con Articolo Uno, Sinistra Italiana, èViva e altre realtà politiche locali. Ottiene un risultato storico: è infatti la candidata con più preferenze personali nell’intera storia delle elezioni regionali in Emilia-Romagna. L’11 febbraio 2020 viene nominata vicepresidente della regione Emilia-Romagna e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima dal presidente della regione Emilia-Romagna appena rieletto Stefano Bonaccini. Il 5 febbraio 2021, è confermata nell’ufficio di presidenza Green Italia.

Nel 2022, alle elezioni politiche anticipate che hanno decretato la vittoria della leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni, viene eletta alla Camera dei Deputati. Decide quindi di lasciare la vicepresidenza della Regione Emilia-Romagna il 24 ottobre. Nella XIX legislatura è componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.

Elly Schlein deputata in Parlamento
Fonte: IPA
Elly Schlein in Parlamento con Federico Fornaro e Alessandro Zan

Le dimissioni di Enrico Letta da segretario nazionale del PD, avvenute a seguito della sconfitta alle elezioni politiche, la spingono a tornare tra le file del partito che aveva lasciato 7 anni prima e ad annunciare la sua intenzione di candidarsi come nuova segretaria del PD, scendendo in campo ufficialmente il 4 dicembre. Il 12 rientra ufficialmente all’interno del PD e viene eletta con un nuovo risultato storico – contro Bonaccini – risultando la prima candidata capace di ribaltare il risultato degli iscritti (in cui aveva prevalso Stefano Bonaccini con il 52,87%) con le primarie aperte. La nuova segreteria viene fondata nell’assemblea del partito del 12 marzo 2023.

La vita privata di Elly Schlein

Apertamente bisessuale dal 2020, anno in cui ha deciso di fare coming out e di dichiarare di amare una donna, Elly Schlein vive la sua vita privata con estremo riserbo. “Cammina sempre fianco a fianco, questo è l’importante”, aveva specificato Schlein a L’Assedio, riferendosi all’allora recente polemica sulle “donne che sanno stare un passo indietro” scatenata da Amadeus in conferenza stampa a Sanremo 2020, le cui parole erano rivolte a Francesca Sofia Novello – scelta come co-conduttrice – e compagna del campione di motociclismo Valentino Rossi.

Chi è la fidanzata

Non si conosce infatti l’identità della donna che è al suo fianco, ma di lei aveva parlato proprio di fronte a Daria Bignardi, in una delle puntate de L’Assedio: “Premetto che di solito non parlo mai e sono molto riservata sulla mia vita personale, ma in questo caso faccio un’eccezione: sì, sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato. Ho amato molte donne e amato molti uomini, in questo momento sto con una ragazza e sono felice, finché mi sopporta”.

Elly Schlein a "L'Assedio"
Fonte: IPA
Elly Schlein a “L’Assedio” da Daria Bignardi

Chi sono genitori

Nata a Lugano, in Svizzera nel Canton Ticino, il 4 maggio 1985 è figlia di Melvin Schlein e di Maria Paola Viviani. Il padre è docente emerito di Scienze Politiche e presta la sua attività in Svizzera, ma è stato anche assistant director della sede di Bologna della John Hoptinks University. La sua famiglia ha origini ebraiche askhenazite e proviene dalla moderna ucraina. Il politologo ha cittadinanza americana.

La mamma, invece, è una giurista ed ex preside della facoltà di giurisprudenza dell’Università dell’Insubria. È figlia di Agostino Viviani, noto avvocato antifascista e senese della Contrada della Pantera, già senatore per il Partito Socialista negli anni ’70 e Presidente della Commissione Giustizia in Senato.

Chi sono il fratello e la sorella

Terza di tre fratelli, Elly ha una sorella maggiore di nome Susanna Sylvia. Lei è una diplomatica all’ambasciata di Atene, sede nella quale è stata attaccata per le sue idee da un gruppo di anarchici, e ha svolto attività in campo diplomatico anche in Germania e in Albania. Dal 2022 è vice capo missione dell’ambasciata italiana ad Atene in qualità di primo consigliere.

Il fratello Benjamin è invece l’unico della famiglia a essere lontano dal mondo della politica. È infatti uno scienziato di fama internazionale ed è docente di fisica matematica all’Università di Zurigo. Qui si è anche laureato, all’ETH, in fisica teorica, con una specializzazione che l’ha portato nelle aule di Stanford, Harvard e della New York University. È stato docente a Cambridge e a Bonn.

Il patrimonio di Elly Schlein

Elly Schlein è una deputata, quindi ha diritto a un’indennità netta di 5000 euro al mese a cui si aggiunge la diaria di 3503,11, il rimborso spese di mandato che ammonta a 3690 euro con 1200 euro annui di rimborsi telefonici e fino a 3995,10 ogni tre mesi come rimborso spese per i trasporti. Il suo stipendio mensile dovrebbe quindi essere di 13971,35. Alla fine del suo mandato, ha diritto a un assegno che è calcolato sull’80% dello stipendio mensile lordo moltiplicato per gli anni di mandato.

Come europarlamentare, Elly Schlein dovrebbe aver guadagnato dai 16000 ai 19000 euro al mese a seconda della frequenza di partecipazione alle sedute. Dalla sua dichiarazione dei redditi presentata nel 2022 risulta che, nel 2021, quando era ancora vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, il suo reddito complessivo è stato di 88000 euro.