Alberto Tomba, sciatore: biografia e curiosità

Alberto Tomba è uno dei più grandi atleti dello sport italiano. Protagonista dello sci alpino anni ’80 e ’90, tutto quello che c’è da sapere sul campione

Foto di Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

Giornalista

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv prevalentemente di cronaca, politica, economia e spettacolo.

Alberto Tomba, soprannominato dalla stampa “Tomba la Bomba”, è stato uno dei protagonisti dello sci alpino dal 1986 al 1998 nelle specialità dello slalom gigante e dello slalom speciale. Con cinquanta vittorie complessive è al quarto posto tra i più vincenti in Coppa del Mondo ed è considerato uno dei più grandi specialisti delle prove tecniche di tutti i tempi. Viene anche ritenuto uno dei più grandi atleti della storia dello sport italiano. Tolti gli sci ha preso parte a un film, ad alcune trasmissioni Tv e scritto un libro autobiografico. La carriera, la vita privata e le curiosità su Alberto Tomba.

Le origini e gli esordi nello sci

Alberto Tomba nasce il 19 dicembre del 1966. Originario di Castel de’ Britti, frazione collinare di San Lazzaro di Savena presso Bologna, inizia a sciare sugli Appennini per poi perfezionarsi a Cortina d’Ampezzo. In Veneto il suo allenatore è Roberto Siorpaes che lo segue fino a quando l’atleta non diventa maggiorenne. Da subito il ragazzo riesce a conquistare e a far emozionare il pubblico grazie alle sue imprese sportive e allo stile aggressivo in pista che, uniti al carattere estroverso, gli fanno guadagnare il soprannome di Tomba La Bomba. Le sue seconde manche vinte in recupero o le gare dominate in entrambe le manche diventano famose e lo sciatore entra a far parte del Centro Sportivo Carabinieri dove resta fino al 1995.

I successi degli anni ’80

A diciassette anni, nel 1983, comincia a competere a livello agonistico. Le prime gare cono con la squadra C2 in Coppa Europa in Svezia. In un anno viene promosso in C1 e partecipa ai Mondiali juniores di Sugarloaf, negli Stati Uniti. Ottiene il quarto posto nello slalom speciale e così si garantisce il passaggio nella squadra B. Nel 1984, per la prima volta, finisce sotto i riflettori grazie al “Parallelo di Natale“, una gara dimostrativa che si tiene a Milano sulla collina di San Siro e che Tomba vince a sorpresa battendo tutti i colleghi della squadra A. Il giorno dopo La Gazzetta dello Sport titola in prima pagina “Un azzurro della B beffa i grandi del parallelo”. Durante l’anno continua a ottenere successi nelle gare FIS, fino a raggiungere la squadra A nella stagione successiva. Dopo aver vinto tre gare in Coppa Europa, il 16 dicembre del 1984 debutta in Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio in slalom speciale. Il primo podio mondiale arriva esattamente un anno dopo con il secondo posto dietro Richard Pramotton. Tomba viene quindi selezionato per i Mondiali del 1987 dove conquista il bronzo nello slalom gigante. La stagione 1987-1988 è quella della notorietà. Vince nello slalom speciale di Sestriere e qualche giorno dopo nel gigante. In quest’ultima celebra la vittoria ancora prima di tagliare il traguardo salutando il pubblico con il braccio alzato e dicendo alle telecamere: “E due”. Inoltre trionfa superando il suo idolo Ingemar Stenmark che si piazza secondo, unica occasione in cui i due salgono insieme sul podio. È in testa alla classifica della Coppa del Mondo per quasi tutta la stagione ma due cadute lo fanno retrocedere e concludere con un secondo posto. Vince però due Coppe del Mondo di specialità nello speciale e nel gigante. Ottiene poi le sue prime medaglie d’oro ai Giochi olimpici invernali di Calgary del 1988 sempre nello speciale e nel gigante.

Le stagioni d’oro degli anni ’90

Tra il 1990 e il 1992 vince la Coppa di specialità, gareggia nel suo terzo Mondiale e ottiene l’oro nello slalom gigante e l’argento nello slalom speciale. Due altri argenti arrivano nel 1994 ai XVII Giochi olimpici mentre in Coppa del Mondo ottiene la coppa di cristallo di slalom speciale, per la terza volta. Nel 1994-1995 Tomba riporta invece in Italia la Coppa del mondo generale dopo vent’anni dall’ultimo successo di Gustav Thöni. Il bilancio finale della carriera di Tomba è di cinquanta gare vinte in Coppa del Mondo, una Coppa del Mondo assoluta, quattro Coppe del Mondo di slalom gigante e quattro di slalom speciale. Detiene inoltre il record di undici stagioni consecutive con almeno una vittoria in slalom di Coppa del Mondo.

Vita privata e curiosità

Della vita privata di Alberto Tomba non si conosce molto, da quando ha abbandonato le gare le sue apparizioni sono state sempre più rare in Tv e agli eventi pubblici, inoltre l’ex sciatore non ha social. Durante la carriera gli sono stati attribuiti diversi flirt ed è stato considerato tra gli uomini più sexy dello sport. L’unica relazione finita sui giornali di gossip è stata quella con Martina Colombari dal 1991 al 1994. Tra le curiosità, nella prova di slalom speciale dei Giochi olimpici del 1988, per trasmettere in diretta la seconda manche, Rai 1 interruppe momentaneamente il Festival di Sanremo. Nel 2000, dopo aver abbandonato lo sci, ha tentato la carriera nel cinema con il ruolo di attore principale nel film “Alex, l’Ariete”, ma la pellicola non andò benissimo. Fino al 2010 è stato commentatore e ospite in programmo ed eventi sportivi. Nel 2023 su Netflix è uscito un documentario sugli anni d’oro dello sciatore: “Vincere in Salita”. Sommelier e scrittore, collabora a opere che riguardano i grandi campioni dello sci, e ha fondato l’associazione benefica “Laureus”, impegnata nel sociale.

Onorificenze e riconoscimenti

Alberto Tomba nel 1992 ha ricevuto la Croce d’oro al merito dell’Eserciti con la motivazione: “Atleta della sezione sport invernali del Centro sportivo Carabinieri, di rinomanza mondiale per i risultati di massimo livello conseguiti in competizioni internazionali di sci alpino, dando prova di eccezionali qualità sportive e di elevato temperamento agonistico, si classificava al primo posto nella specialità slalom gigante della Coppa del mondo 1992 e conquistava ai XVI giochi olimpici la medaglia d’oro nella stessa specialità e la medaglia d’argento nello slalom speciale. Concorreva così ad elevare, in Italia e all’estero, il prestigio dell’Arma dei Carabinieri e dell’Esercito”. Altri riconoscimenti sono:

  • Premio Uomo dell’anno attribuito dai Gazzetta Sports Awardsnel 1988, 1992, 1994 e 1995
  • Medaglia d’oro al valore atletico nel 1988, 1991, 1992 e 1995
  • Nettuno d’oro nel 1996
  • Guirlande d’honneur durante Sport Movies & Tv – Milano International FICTS Fest organizzato dalla FICTS nel 1999
  • Premio alla carriera del Comitato Internazionale Olimpico nel 2000
  • Membro del Laureus Sports Academy dal 2000
  • Atleta del centenario CONI nel 2014
  • Collare d’Oro dell’Ordine olimpico
  • Nel maggio 2015, una targa a lui dedicata è inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale
  • Atleta del secolo FISI nel 2020