Cibi la cui vendita è proibita in Italia, contro le bufale

Anche in Italia ci sono dei divieti alimentari, sapete quali sono i cibi la cui vendita e il cui consumo sono proibiti nel nostro Paese?

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Redazione

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In tutti i Paesi esistono dei divieti alimentari, anche l’Italia ha le sue regole, ci sono degli alimenti vietati e dietro a questa scelta ci sono dei validi motivi.

A tutela dell’habitat marino
I datteri di mare sono molluschi bivalvi che si insediano all’interno di rocce calcaree. Staccarli da lì è estremamente complicato, tempo fa si ricorreva a martelli pneumatici o altri attrezzi a percussione, causando gravi danni all’ambiente marino. Per preservare i fondali rocciosi, la pesca, il consumo, la detenzione e il commercio dei datteri di mare sono proibiti, non solo in Italia, ma in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Sfortunatamente con la pesca di frodo è possibile che alcuni esemplari si trovino in commercio, evitate acquistarli o consumarli, ne va della salvaguardia dell’habitat marino. Sempre a tutela del mare e di chi lo popola, sono vietati il consumo e la pesca di delfini e degli avannotti (soprattutto di anguilla) e del novellame (pesciolini nati da poco e appena usciti dalla fase larvale). Proibito anche il pesce palla, per motivi di salute: il suo veleno è in grado di paralizzare i muscoli del corpo nel giro di pochi minuti.

In difesa di terra e cielo
Per quel che riguarda terra e cielo, i divieti riguardano ghiri, tassi, ricci, istrici, marmotte, scoiattoli, pettirossi, passeri, tortore, fringuelli, cardellini, tordi, beccacce e altri volatili la cui caccia non è espressamente consentita dai regolamenti venatori. Tenetevi dunque alla larga dai commercianti e dai ristoratori che in deroga alle norme vigenti vi propongono di acquistare o di consumare specie protette.