Carbone vegetale: sapete perché è diventato così famoso?

Lo si trova sempre più spesso nei prodotti alimentari a cui dona un bel colore antracite, ma perché è diventato così famoso il carbone vegetale in cucina?

Avete già assaggiato il pane nero al carbone vegetale? Come altri prodotti da forno è preparato miscelando alla comune farina della polvere di carbone vegetale.

Una tendenza food recente
Il successo del pane nero al carbone vegetale e degli altri prodotti alimentari (come grissini, pizza, brioche, biscotti, tramezzini) a cui è stato aggiunto questo ingrediente sta principalmente nel fatto che incuriosiscono per via del loro insolito colore antracite. Sui social network c’è stato un vero e proprio fiorire di immagini con preparazioni a base di carbone vegetale (pane in particolare), facendo diventare questo prodotto una tendenza. Ma che sapore ha il carbone vegetale? In realtà, è praticamente insapore dal momento che ne viene utilizzato un quantitativo irrisorio per non alterare il gusto del cibo.

Cos’è e a cosa fa bene il carbone vegetale?
Il carbone vegetale si ottiene dalla combustione del legno e viene utilizzato come integratore in particolare per migliorare la digestione e assorbire i gas che si formano nello stomaco e nell’intestino, creando disturbi fastidiosi come gonfiore, aerofagia e meteorismo. Nonostante le sue proprietà, non esistono ancora studi che certificano il fatto che anche i prodotti a cui viene addizionato il carbone vegetale (noto tecnicamente come colorante E153) possano vantare gli stessi benefici e che quindi il loro consumo possa essere un toccasana per l’apparato digerente. Il dubbio è legato anche alle modeste quantità di carbone vegetale presente nell’impasto.