Come pulire le cozze, procedimento e consigli

Ecco il corretto procedimento per pulire al meglio le cozze in modo pratico e veloce

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Daniela Iniziato

Lifestyle Editor

Web writer freelance, scrive articoli SEO, testi per siti internet, social e altro. Vivo scrivendo per realizzare la mia idea di libertà.

Davanti a quelle belle vasche colme di mitili in pescheria, ti sei mai chiesta: come pulire le cozze? Se sì, non sei sola! Seppur con la voglia di cucinare una bella zuppetta, molti si avvicinano alla pulizia delle cozze con una certa titubanza, temendo che possa essere un compito intricato o preoccupandosi che le cozze non siano sicure per il consumo.

Ma è tempo di dire addio a queste paure! Le cozze, oltre ad essere irresistibili e pronte per essere mangiate in pochissimo tempo, sono anche del tutto sicure se cucinate correttamente. Sono sempre disponibili, convenienti e, dobbiamo ammetterlo, aggiungono un tocco di eleganza anche ai piatti più semplici.

Se ami il sapore del mare, le cozze ti offriranno tantissime ricette deliziose, perfette per un pranzo in cui desideri che il pesce sia il protagonista assoluto.

Le cozze deliziano il palato e fanno anche bene alla salute. Ricche di proteine di alta qualità e con un basso contenuto calorico, rappresentano un’eccellente opzione per chi desidera un’alimentazione equilibrata senza compromessi sul sapore.

Tuttavia, per assaporare le cozze in tutta la loro bontà, è fondamentale pulirle accuratamente. Un lavaggio inadeguato non solo potrebbe rovinare il gusto, ma potrebbe anche comportare rischi per la salute.

Per gustarle nella loro massima espressione, devi imparare a scegliere le cozze con oculatezza e pulirle con meticolosità, prestando attenzione a ogni singolo dettaglio, dal guscio esterno alla rimozione del “bisso”, quella tipica barbetta che spesso fuoriesce dal guscio. Le cozze meritano questa cura, e il tuo palato te ne sarà grato!

Perché è fondamentale pulire le cozze?

Le cozze vivono aggrappate alle superfici sottomarine rocciose e sabbiose, dove inevitabilmente raccolgono sabbia, microrganismi e altre impurità. Essendo essenzialmente dei piccoli organismi filtranti, assorbono le particelle presenti nell’acqua marina, trattenendo al loro interno possibili sostanze indesiderate.

Pulire le cozze con attenzione è quindi un passaggio irrinunciabile se desideri cucinarle. Non si tratta solamente di una questione di gusto (poiché niente può rovinare un pasto come la sensazione croccante di sabbia tra i denti), ma anche di sicurezza alimentare.

Le cozze non accuratamente pulite possono infatti esporre a rischi come l’ingestione di detriti e frammenti di guscio che possono causare irritazioni o lesioni interne.

Oltre a questi rischi fisici, non si possono ignorare i pericoli biologici. Poiché le cozze filtrano l’acqua del mare per nutrirsi, possono assorbire e concentrare batteri, virus o tossine presenti nell’ambiente circostante.

Un’adeguata pulizia e una manipolazione accurata minimizzano il rischio di contaminazione, e puoi stare sicura che le tue cozze saranno deliziose, ma anche completamente sicure da consumare.

Come individuare e scegliere cozze fresche

Le cozze fresche sono la chiave per creare piatti di mare eccezionali. Ma come si fa a discernere tra una cozza splendentemente fresca e una che è al di là del suo apice? Ecco alcune indicazioni fondamentali per aiutarti a riconoscerle:

  • Odore: le cozze fresche sprigionano un odore di mare, pulito e leggermente salino. Un profumo sgradevole o eccessivamente forte, che ricorda l’ammoniaca, è un segno evidente che le cozze potrebbero non essere al massimo della loro freschezza.
  • Consistenza: una cozza fresca dovrebbe essere carnosa e soda al tatto. Se si percepisse una consistenza troppo molle o acquosa all’interno del guscio, ciò potrebbe indicare che la cozza è vecchia o che è stata conservata in modo improprio.
  • Aspetto: un segnale distintivo delle cozze fresche è che i loro gusci siano chiusi o si chiudano rapidamente quando vengono toccati. Se incontri cozze con il guscio rotto, danneggiato, o che rimane aperto anche dopo una leggera pressione, sarebbe prudente scartarle. Il colore della carne può variare da tonalità di beige a giallo e arancione, ma deve apparire vivido e umido, non opaco o asciutto.
  • Guscio: un guscio integro e liscio è spesso un segno positivo di freschezza. Sebbene sia comune trovare alcune incrostazioni o alghe, un accumulo eccessivo di detriti potrebbe essere un indicatore che la cozza è stata conservata per un tempo prolungato.

Differenze tra cozze d’allevamento e cozze selvatiche

Le cozze possono essere categorizzate in due gruppi principali: quelle d’allevamento, cresciute in condizioni controllate, e quelle selvatiche, che crescono liberamente in natura. Comprendere le differenze tra queste due tipologie può aiutarti nella scelta dei frutti di mare più adatti alle tue esigenze.

Cozze d’allevamento

Queste cozze vengono coltivate in strutture specifiche, spesso sospese nell’acqua mediante corde o reti. L’ambiente controllato e costantemente monitorato favorisce la crescita di gusci più puliti e uniformi. Il risultato è una cozza più omogenea che rende la pulizia più semplice e meno faticosa.

Cozze selvatiche

A differenza delle loro controparti d’allevamento, le cozze selvatiche crescono in modo naturale, attaccandosi a vari substrati come rocce, moli o altri oggetti sottomarini. L’esposizione a diverse condizioni ambientali e a potenziali predatori fa sì che il loro guscio sia più irregolare e ruvido, spesso decorato da incrostazioni e alghe.

Questa differenza strutturale richiede un approccio di pulizia più accurato e minuzioso per le cozze selvatiche. La loro superficie irregolare, infatti, potrebbe nascondere piccole particelle e impurità, per cui, in questo caso, la pulizia diventa un processo un pochino più impegnativo.

In termini di sapore, alcune persone possono notare sottili differenze tra le cozze d’allevamento e quelle selvatiche, con quest’ultime che spesso offrono un sapore più robusto e marcato. La scelta tra le due dipende dalle tue preferenze personali e dal tipo di piatto che stai preparando.

Metodo per pulire le cozze

Pulire le cozze può sembrare un’operazione difficile, ma con la giusta guida e un pizzico di pazienza, si trasforma in un’arte semplice e gratificante. Che tu stia preparando un piatto gourmet per gli ospiti o una cena informale per la famiglia, ecco i passaggi chiave per pulire le cozze in modo efficace e rapido:

Passo 1: bagno e ispezione

Posiziona le cozze in uno scolapasta o in una grande ciotola e fai scorrere un getto di acqua fresca sopra di esse. Mentre l’acqua scorre, ispeziona le conchiglie. Se noti impurità o residui, puoi rimuoverli strofinando delicatamente con un panno sotto l’acqua fredda. Se stai utilizzando cozze d’acquacoltura, questo passaggio sarà spesso inutile, ma è sempre meglio essere accurati.

Passo 2: rimozione della “barba”

La “barba” o byssus delle cozze è un fascio di filamenti che usano per ancorarsi. Alcune cozze d’acquacoltura potrebbero già esserne prive, ma è bene controllare. Se ne trovi, afferrala delicatamente e tirala verso l’estremità del guscio. Un tovagliolo di carta potrebbe facilitare la presa se la barba è particolarmente ostinata.

Passo 3: test di vitalità

Mentre pulisci le cozze, osservale una ad una. Se una cozza sembra leggermente aperta, picchiettala con un’altra cozza per verificare se è ancora viva. Se si chiude, è buona da cucinare. Se rimane aperta, è meglio scartarla.

Pulire le cozze con il sale

Il processo di pulizia delle cozze con il sale, noto anche come “spurgo”, è una tappa fondamentale che aiuta ad eliminare eventuali impurità interne, come la sabbia o il fango, che le cozze possono aver accumulato mentre filtravano l’acqua nei loro habitat naturali.

La pulizia delle cozze con il sale è una procedura spesso necessaria, specialmente se si stanno utilizzando cozze selvatiche.

Mescola due o tre cucchiai di sale grosso in un litro d’acqua fredda, replicando l’ambiente salino naturale delle cozze. L’uso di sale grosso è preferibile poiché simula meglio le condizioni marine.

Immergi le cozze, assicurandoti che siano completamente sommerse. L’acqua salata incentiverà le cozze a filtrare, proprio come farebbero in mare, facendole espellere le impurità interne.

Lascia le cozze immerse per almeno un’ora. Alcuni chef consigliano anche fino a due ore per una pulizia più profonda. Durante questo periodo, è utile mescolare le cozze di tanto in tanto per agitare ulteriormente le impurità.

Dopo lo spurgo, scola le cozze e risciacquale abbondantemente con acqua fredda corrente. Questo passaggio rimuove qualsiasi residuo di sabbia o sale che potrebbe essere rimasto sulla superficie delle conchiglie.

È il momento di cucinare le tue cozze!

A questo punto, non ti resta che sciacquare le cozze ancora una volta per essere più che sicura di aver eliminato ogni detrito. Falle scolare in uno scolapasta.

Intanto, sistema una padella profonda o una pentola sui fornelli. Aggiungi un abbondante giro di olio d’oliva e uno spicchio d’aglio. Appena questo sarà dorato, è tempo di versare le cozze. Copri con un coperchio e attendi 4 o 5 minuti. Vedrai man mano tutte le cozze schiudersi per rivelare la loro carne succosa e colorata!

Ricorda, se qualche cozza non si apre dopo la cottura, non significa necessariamente che non sia commestibile. Prova a forzarla leggermente con un coltello e controlla il suo interno: se la polpa è soda e carnosa e non ci sono tracce di sabbia, allora puoi mangiarla.