Come insonorizzare una stanza: i materiali necessari

Volete dire addio ai rumori molesti o preparare un posticino dove dare libero sfogo alla vostra creatività musicale? Ecco come insonorizzare una stanza

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

La vita in condominio non è sempre facile: i vicini possono rivelarsi molto rumorosi, o al contrario possono essere infastiditi dai vostri hobby. Se i muri sono troppo sottili o non acusticamente isolati, probabilmente sentirete tutto ciò che fanno i condomini che vi sono accanto – e loro sentiranno voi. Una situazione decisamente spiacevole, che spesso è alla base di discussioni e litigi a volte anche molto pesanti. Come fare? Potreste valutare l’idea di insonorizzare le pareti, magari concentrandovi unicamente sulla stanza in cui il problema è più “sentito”. Vediamo alcuni trucchetti per ricorrere al fai-da-te senza spendere troppo.

Perché insonorizzare una stanza

I motivi per cui potreste voler insonorizzare una stanza sono molteplici. Dai vicini che fanno particolarmente rumore e che vi impediscono di dormire serenamente la notte alla presenza di un neonato in casa che ha bisogno di un ambiente tranquillo per riposare, dalla vostra passione per la musica al desiderio di studiare in pace senza essere disturbati: tutte esigenze validissime, per cui può valer la pena spendere un po’ e avere finalmente pareti ben isolate. Potete affidarvi ad un esperto, ma questa scelta è sicuramente la più costosa.

Perché non provare a risolvere il problema con il fai-da-te? Insonorizzare una stanza può essere più semplice di quanto pensiate, e spesso i materiali migliori sono quelli di recupero, un’idea che fa bene all’ambiente e al vostro portafogli. In alternativa, potete acquistare del materiale economico per avere un risultato ancora più performante, risparmiando sulla manodopera se decidete di installarlo da soli. Ecco allora alcuni progetti che potete realizzare in autonomia per isolare acusticamente la vostra casa.

Come insonorizzare una stanza fai-da-te

Se avete deciso di cimentarvi con il fai-da-te, per prima cosa dovrete scegliere le pareti che hanno bisogno di essere insonorizzate. Ad esempio, nel caso in cui il problema sia un vicino particolarmente rumoroso, potreste semplicemente isolare acusticamente la parete che avete in comune, evitando di dedicarvi a tutte le altre (cosa che vi richiederebbe una spesa maggiore). Se invece volete creare una stanza per suonare il vostro strumento musicale preferito senza disturbare, vi occorrerà un intervento più radicale: oltre ad insonorizzare tutte le pareti (anche quelle che danno su casa vostra, così sarete sicuri di non dare fastidio), dovrete occuparvi anche del soffitto e del pavimento, se avete qualcuno che abita sopra o sotto di voi.

Adesso non vi resta che procurarvi tutto il materiale e mettervi all’opera. A seconda delle vostre abilità nei lavori casalinghi, avete diverse opzioni tra cui scegliere. Alcune sono riservate solamente a chi ha un po’ di esperienza nel campo dell’edilizia, perché il rischio è di creare problemi alle pareti. Vediamo quali sono i materiali migliori per insonorizzare una stanza e come usarli per dire addio ai rumori fastidiosi.

I cartoni delle uova

Questo è un rimedio velocissimo e alla portata di tutti, che però naturalmente ha un’efficacia non proprio ottimale. Lo si può scegliere per insonorizzare la stanza della musica, perché questo materiale aiuta ad abbattere echi e riverberi. Come procedere? Innanzitutto, procuratevi cartoni delle uova in abbondanza: potete mettere da parte quelli che comprate al supermercato (ma rischiate di metterci una vita!), oppure acquistarli comodamente online. Se siete fortunati e conoscete qualche rivenditore di uova, potete recuperare in maniera più economica gli imballaggi.

Quando avrete il materiale a disposizione, non vi resta che rimboccarvi le maniche. Incollate ogni singolo cartone delle uova sulla parete da insonorizzare, partendo da uno degli angoli in alto. Potete utilizzare dello scotch di carta o della colla per far sì che aderiscano bene al muro. Il lato concavo, quello che conteneva le uova, deve essere rivolto verso l’interno della stanza. Procedete accuratamente, senza lasciare alcun angolino di parete scoperto. Potete anche sovrapporre leggermente i cartoni per evitare di avere “buchi” da cui potrebbe passare il rumore.

Il sughero

Pare che Marcel Proust, insofferente ai rumori, avesse fatto foderare il suo studio di sughero per lavorare senza distrazioni al suo capolavoro, la Recherche. Il sughero in effetti è un materiale low cost e super ecologico per isolare acusticamente e termicamente una stanza, viste le sue notevoli caratteristiche tecniche (tanto da venire impiegato anche nelle case prefabbricate). Ma anche in questo caso non ci troviamo di fronte ad un’insonorizzazione ottimale, perché il sughero non ha la massa giusta per poter bloccare completamente i rumori. Può essere una scelta fai-da-te se non avete esigenza di silenzio assoluto.

In questo caso, vi basterà acquistare dei pannelli in sughero da applicare alle pareti con un’apposita colla. Iniziate da un angolo in basso e procedete orizzontalmente, finché non avrete ricoperto il muro per tutta la sua lunghezza. Quindi passate alla parte superiore, continuando sempre in maniera orizzontale fino a raggiungere il soffitto. Naturalmente, più i pannelli scelti sono spessi e maggiore sarà l’isolamento acustico che potranno garantirvi.

I pannelli fonoassorbenti

La soluzione migliore per insonorizzare una stanza, in termini di qualità/prezzo, consiste nel rivestire le pareti con pannelli fonoassorbenti. Si acquistano in qualsiasi negozio di bricolage e possono essere composti di diversi materiali, che differiscono per capacità di assorbire il rumore e – ovviamente – per prezzo. I più economici sono quelli completamente realizzati in poliuretano espanso (la famosa gommapiuma, utilizzata per tanti lavoretti), che rimangono a vista e non offrono quindi un risultato estetico particolarmente gradevole. Salendo di fascia, si possono trovare molti altri tipi di pannelli fonoassorbenti.

Se non volete rinunciare al design, potete scegliere quelli che hanno una “doppia faccia”: esternamente possono essere realizzati in metallo, legno o tessuto, mentre nella parte interna (quella che va poggiata contro il muro) sono rivestiti con materiali fonoassorbenti come il poliuretano espanso, la lana di vetro o quella di roccia, il polistirolo o il sughero. Questi pannelli non sono difficili da posizionare, utilizzando il silicone o la colla apposita. Basta solo avere un po’ di manualità (e un pizzico di pazienza) e il gioco è fatto.

Il cartongesso

Se siete abili con i lavori edili, potete pensare di installare una doppia parete in cartongesso, da rivestire internamente con materiale fonoisolante. In commercio si trovano delle guide in metallo che vanno posizionate a circa 1 cm di distanza dal muro e ancorate al soffitto e al pavimento. Su queste guide dovrete andare ad installare i pannelli in cartongesso, per poi riempire il retro con lana di vetro o di roccia, poliuretano espanso o polistirolo.