Coltivare il gelsomino al meglio per avere una casa in fiore

Gli amanti dei fiori possono avere una casa che sa di primavera tutto l'anno: i migliori consigli per coltivare il gelsomino

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Redazione

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Sono tantissime le persone che amano avere la casa invasa da fiori, ma non sempre risulta facile mantenerla per via del famoso pollice verde che non tutti hanno. Tra i tantissimi tipi di piante, quella del gelsomino è una delle più amate proprio per la sua semplicità, oltre che per il suo meraviglioso profumo e la sua bellezza decorativa. La coltivazione in vaso del gelsomino è un hobby fruttuoso e può essere effettuato con piacere da chiunque non sia un grandissimo esperto del verde: in casa, infatti, può essere tenuto senza la necessità di particolari attenzioni per farlo crescere. Scopriamo insieme i trucchi più efficaci per avere una casa in fiore.

Le caratteristiche del gelsomino

Quando si decide di voler coltivare una pianta in casa, soprattutto se non si è grandi esperti, bisogna prima conoscere le caratteristiche della stessa proprio per evitare di sbagliare alcune piccole cose e farla morire.

Innanzitutto, ciò che c’è da sapere sul gelsomino è che è una pianta sempreverde e soprattutto, e questa è un’ottima notizia per chi non ha il famigerato pollice verde, non necessita di chissà quali cure per tenersi in vita. Insomma, è decisamente alla portata di tutti. Appartenente alla famiglia delle oleaceae, nasce originariamente in India per poi essere trapiantato anche in Europa.

Il motivo per cui è particolarmente amato non riguarda solo la facilità con cui lo si può tenere in cura, ma anche e soprattutto per la bellezza dei suoi fiori e per il profumo delicato. Di gelsomino esistono più di 200 specie diverse, ma le più conosciute e diffuse sono lo Jasminus Officinale, lo Jasminum Umile e il Grandiflorum. Ma quali sono le accortezze da avere per fare in modo di non arrecare danno a questa meravigliosa pianta? Scopriamolo insieme.

L’ambiente adatto per il gelsomino

Prima di iniziare a coltivare il gelsomino, è bene sapere quali sono gli ambienti più adatti per la sua crescita e il buon mantenimento. È vero che questa pianta non ha bisogno di chissà quali accortezze ed è molto facile da gestire, ma è ancora più vero che le sue caratteristiche (seppur semplici) non possono essere ignorate.

Il gelsomino ha bisogno di luce solare, ma allo stesso tempo è molto sensibile ai raggi di sole troppo forti e soprattutto a vento e pioggia. Proprio per questo, l’importante è proteggerlo da ogni eventualità che non gli permetterebbe di crescere come dovrebbe. Per quanto riguarda le stagioni, invece, il gelsomino si adatta ad ognuna delle quattro (con le dovute accortezze): in inverno, ad esempio, è molto probabile che con il troppo freddo le sue radici vadano a gelarsi, e a quel punto non ci sarebbe più nulla da fare.

Gelsomino in vaso: come coltivarlo

È possibile coltivare il gelsomino sia in vaso e sia in giardino. Se si sceglie la prima opzione, è bene sapere che ci sarà bisogno di un po’ di pazienza in più. Il motivo è molto semplice: nel vaso, la pianta ha bisogno di cure e attenzioni più grandi ed è per questo che solitamente si preferisce coltivarlo in giardino.

Nonostante questo, però, è possibile utilizzare un vaso e la pianta crescerà bene ugualmente: tutto ciò che bisogna fare è seguire alcune linee guida importanti per la buona riuscita e la cura del gelsomino.

La prima domanda che sicuramente ci si pone è su quanto debba essere grande il vaso. Bisogna procurarsi un vaso abbastanza grande, largo almeno 30 centimetri perché alcune piante possono arrivare a raggiungere le dimensioni di almeno un metro e se il vaso fosse troppo piccolo non avrebbero spazio sufficiente per crescere.

Il gelsomino non richiede terreni particolari, ma offre il proprio meglio quando il terreno è ricco di sostanze organiche, e per questo motivo la concimazione, anche se non indispensabile, rende ottimale il risultato. Coltivare il gelsomino in un terreno soffice e drenato, inoltre, costituito da terriccio e torba o argilla mescolata a sabbia, è l’ideale per facilitarne la crescita anche in vaso.

Un altro metodo è quello di sistemare sul fondo un po’ di ghiaia o dell’argilla espansa (utile anche per altre coltivazioni), in modo da far filtrare l’acqua. Successivamente si può aggiungere il terriccio arricchito con compost inumidito. Importantissimo non dimenticare di inserire nel vaso anche dei sostegni di legno per fare in modo che la pianta, crescendo, possa arrampicarsi ed estenderti lungo l’altezza.

Come potare il gelsomino

La potatura delle piante è l’incubo di chi non ha il pollice verde ma vorrebbe ugualmente avere a che fare con queste meraviglie della natura. Niente panico, perché il gelsomino non ha bisogno di grande lavoro: è sufficiente eliminare i rami secchi all’inizio della primavera.

Come? Bisogna estirparli alla base. Successivamente, dopo la nascita dei fiori, c’è bisogno di tagliare i rami fino alla gemma (il germoglio), in modo che la fioritura sia sempre più in aumento anno dopo anno.

La potatura è una pratica fondamentale nella coltivazione del gelsomino, anche se facile. Questa pianta, infatti, spesso cresce vigorosamente, impedendo ai piccoli rametti di espandersi adeguatamente: la potatura permette di coltivare il gelsomino eliminando i rami secchi o rovinati.

Quale gelsomino scegliere per la coltivazione in vaso

Come accennato precedentemente, esistono più di 200 tipologie di gelsomino. Ognuna ha le proprie caratteristiche, e ovviamente ci sono alcune piante che sono più adatte per una coltivazione in vaso.

Tendenzialmente potrebbero andare bene tutte, ma per non dover affrontare alcune piccole difficoltà, ad esempio durante la potatura, sarebbe meglio fare una scelta accurata. Ci sono, infatti, piante di gelsomino che non arrivano ad un’altezza superiore ai 30 centimetri, come ad esempio i Parkeri. Facendo una scelta simile si andrà ad eliminare il problema della eccessiva potatura: il gelsomino ha bisogno dei suoi spazi e ama molto espandersi, per questo è più consigliato scegliere piante che non crescano troppo.

Coltivare il gelsomino in giardino

Se si ha a disposizione un giardino, sicuramente la coltivazione del gelsomino potrebbe risultare ancora più facile di ciò che è per quanto riguarda quella in vaso.

Bisogna scavare una buca profonda e larga in modo tale da piantare le radici o un arbusto già germogliato, inserendo nella terra il compost organico e soprattutto acqua. Il gelsomino ha bisogno di terreno umido, per questo va annaffiato spesso. In primavera e in autunno, circa 3 volte alla settimana. In estate, invece, occorrerà annaffiare la pianta tutti i giorni.