Zenzero: benefici per la salute e controindicazioni

Lo zenzero è un superfood che non dovrebbe mai mancare in dispensa. Scopri tutte le sue proprietà per il benessere e la salute

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Serena Allevi

Editor specializzata in Salute & Benessere

Da sempre innamorata della scrittura e dei libri, lavora come editor e copywriter da circa vent’anni nel mondo del benessere a tutto tondo.

Lo zenzero è una spezia dai numerosi e vari utilizzi ed è sempre più presente nella dieta degli italiani. Si tratta, infatti, di un alimento definito ormai a tutti gli effetti un superfood, ovvero un cibo con proprietà uniche e benefiche per la salute.

Cos’è e valori nutrizionali

Lo zenzero è una pianta erbacea che fa parte della famiglia botanica delle Zingiberaceae. È una radice dalle dimensioni piuttosto grandi che viene consumata sia fresca sia essiccata.

Lo zenzero si coltiva per lo più in India e in Cina, poiché ama i climi caldi e umidi ma, con accortezza, si può anche tentarne la coltivazione in vaso sul terrazzo (proteggendo la pianta dal freddo).

La radice di zenzero si consuma senza buccia e, rispetto al suo computo calorico, 100 grammi di zenzero apportano circa 80 kcal – va detto, però, che è piuttosto improbabile che si consumi una tale quantità di zenzero in breve tempo.

Per quanto concerne invece l’apporto di vitamine e minerali, lo zenzero è fonte di magnesio, potassio e fitosteroli ma, soprattutto, dei suoi portentosi principi attivi: gingeroli, olio essenziale (zingiberene), mucillagini, resine e shogaoli. Questi ultimi sono componenti fenolici – dal potere antiossidante e antinfiammatorio – del rizoma dello zenzero e sono, da un punto di vista della salute, ancora più benefici dei gingeroli.

Benefici e utilizzi

Zenzero per lo stomaco: anti-nausea e vomito

Uno degli impieghi più comuni ed efficaci della radice di zenzero è nel trattamento di manifestazioni legate a difficoltà digestive, reflusso gastroesofageo, nausea e vomito.

Per questo, sotto controllo medico, lo zenzero può essere usato anche in gravidanza per contrastare la caratteristica nausea del primo trimestre. Ma non solo: secondo alcune evidenze scientifiche, lo zenzero si rivela un utilissimo alleato anche per chi segue terapie farmacologiche aggressive per l’apparato digerente come, per esempio, la chemioterapia (Effect of Ginger on Acute and Delayed Chemotherapy-Induced Nausea and Vomiting; Yunes P et al – 2012).

Per ottenere benefici sulla mucosa grastrica e sulla nausea, si può consumare lo zenzero sotto forma di estratto secco (compresse che si acquistano in erboristeria ma anche in farmacia e parafarmacia). Oppure si può ricorrere al classico infuso o, ancora, a pezzettini di zenzero freschi in purezza. In quest’ultimo caso, però, è necessario avere papille gustative avvezze a questo tipo di sapore pungente.

Zenzero per raffreddore, mal di gola e stati influenzali

Un altro impiego eccezionale dello zenzero riguarda la sua applicazione sia preventiva sia curativa sui sintomi legati alle malattie da raffreddamento tipiche del periodo invernale.

La radice di zenzero, infatti, è eccellente per la prevenzione e la cura del mal di gola, per sentirsi meglio in caso di forte raffreddore e per calmare anche la tosse. Il merito di questa azione va ai suoi principi attivi, soprattutto agli shogaoli e alle mucillagini (ottime per placare la tosse insistente).

In questo caso, per ottenere il top dell’effetto, si può consumare un infuso di zenzero caldo (una vera coccola) più volte al giorno.

Come si prepara il decotto di zenzero?

Si può partire sia dalla radice fresca sia dalla polvere essiccata (o addirittura usare le bustine già pronte).

Per ottenere, però, i benefici desiderati è consigliabile partire dalla radice fresca. Basterà sbucciarla (togliere solo la scorza esterna) e tagliarne un pezzettino. Quest’ultimo andrà messo in un pentolino di acqua a freddo e lasciato sobbollire per circa 10 minuti dal momento dell’ebollizione. Infine, si toglierà dall’acqua il pezzetto di radice (che si potrà anche riutilizzare volendo in una vellutata di verdure) e si consumerà il decotto.

Per aumentare leffetto emolliente della bevanda, si suggerisce di dolcificare il tutto con un po’ di miele di castagno o di lavanda e di aggiungere, se gradita, della scorza di limone bio.

Zenzero per dimagrire

Lo zenzero fa dimagrire? No, la radice non fa perdere magicamente peso così come non esistono cibi in natura prettamente “dimagranti” ma, nel contesto di uno stile di vita basato su attività fisica quotidiana e dieta equilibrata e ipocalorica (meglio se sotto il monitoraggio del medico o di uno specialista della nutrizione), può favorire sia il processo di dimagramento sia il drenaggio di liquidi e tossine. La radice, infatti, è termogenica ovvero è in grado di far produrre al corpo più calore. Questo processo risveglia il metabolismo e aiuta nella perdita di peso.

Secondo uno studio dell’Institute of Human Nutrition, poi, lo zenzero aiuterebbe anche a tenere sotto controllo la fame nervosa e ad aggredire il tessuto adiposo.

Zenzero per il diabete

Più studi hanno evidenziato un benefico apporto della radice di zenzero in presenza di diabete di tipo 2 (diabete mellito) e di sindromi metaboliche (Samson, S. L., & Garber, A. J. (2014). Metabolic syndrome. Endocrinology and Metabolism Clinics of North America)

Il gingerolo e gli shogaoli (nello specifico il componente 6-shogaol) contenuti nello zenzero, infatti, aiuterebbero a rallentare lassorbimento di zuccheri nel sangue e, dunque, a tenere sotto controllo la glicemia.

Zenzero come antinfiammatorio e antidolorifico

I principi attivi contenuti nello zenzero eserciterebbero, secondo numerose ricerche, uno spiccato effetto antinfiammatorio. Questo tipo di azione si rivelerebbe benefica sia per contrastare dolori muscolari e articolari, per esempio durante le mestruazioni o in chi soffre di reumatismi, sia per diminuire genericamente il livello di infiammazione dell’organismo.

Da qui, i diversi studi che stanno vagliando un’azione antitumorale della radice. Lo studio forse più conosciuto sotto questo aspetto è quello pubblicato sul British Journal of Nutrition (dr. Aneja ed équipe) che ha evidenziato l’azione di riduzione sulla proliferazione di cellule tumorali esercitata dai principi attivi dello zenzero. In particolar modo riguardo le neoplasie a carico della mammella, della prostata e del collo dell’utero.

Controindicazioni

Nonostante lo zenzero sia un superfood, esistono alcuni casi in cui è meglio evitarne il consumo o ridurlo drasticamente. Per esempio, se la mucosa dello stomaco o lintestino sono già molto irritati, è bene calibrare bene le dosi dello zenzero poiché quest’ultimo potrebbe avere l’effetto contrario a quello desiderato ovvero aumentare il bruciore di stomaco o provocare dissenteria.

Anche in gravidanza è necessario che lo zenzero sia assunto solo ed esclusivamente alle dosi decise e calibrate dal curante e mai attraverso il fai da te: benché alleato nelle nausee gravidiche, lo zenzero in dosi eccessive può avere effetti controproducenti.

Nei soggetti più sensibili, infine, lo zenzero può causare irritazioni soprattutto a livello delle mucose.