Dieta, le migliori della settimana dal 9 al 15 dicembre

Qualche semplice dritta per mangiare con intelligenza e senza rinunciare al gusto nei giorni che precedono le feste

Manca pochissimo a Natale ed è iniziato da diversi giorni il periodo delle cene aziendali. Per evitare di litigare con la bilancia il 6 gennaio, è molto importante scegliere cosa mangiare negli altri pasti. Tra le alternative utili al proposito è possibile ricordare l’integrazione del salmone alla dieta.

Questo pesce è noto soprattutto per la presenza di acidi grassi essenziali omega-3 (un etto contiene circa 2 grammi di questi grassi buoni). La loro assunzione è molto importante per la salute. Come evidenziato da una meta analisi effettuata da un team scientifico della Chinese Academy of Medical Sciences di Pechino, un’assunzione quotidiana di omega-3 compresa tra gli 0,45 e i 4,5 grammi è un toccasana per la salute del cuore.

Quando si parla del salmone non bisogna dimenticare la ricchezza in vitamine del gruppo B, la cui assunzione è fondamentale per trasformare in energia il cibo assunto. Le vitamine del gruppo B sono famose anche per la loro carica antinfiammatoria, essenziale per la salute cardiaca.

Nel periodo che precede le feste, può capitare di aver bisogno di depurare il corpo dalle tossine. Molto utile a tal proposito può rivelarsi l’assunzione delle arance. Agrumi tipici dei mesi autunnali e invernali, sono caratterizzate da un elevato contenuto di acqua (in 100 grammi di frutto senza buccia, circa 80 sono costituiti da acqua biologica). In virtù di questa caratteristica, sono considerate un frutto dalla forte efficacia depurativa.

Come ricordato dagli esperti di Humanitas, le arance sono soprattutto ricche di vitamina C, sostanza antiossidante oltre che alleata del sistema immunitario (aiuta a prevenire soprattutto l’insorgenza di Helicobacter Pylori). Da non trascurare è anche la presenza di potassio, minerale basilare per la salute del muscolo cardiaco.

In questi giorni è particolarmente importante evitare di esagerare con i carboidrati. Dati scientifici alla mano – tra gli studi più interessanti a tal proposito è possibile ricordarne uno effettuato da un’equipe dello Stanford Medical Center – e a parità di perdita di peso, la dieta con pochi carboidrati è migliore per la prevenzione del diabete.

Per tenere a bada gli effetti degli eccessi alimentari pre natalizi si può ricorrere anche alla cannella e alle mele. La prima aiuta ad abbassare i trigliceridi (ne basta un pizzico al giorno). Le mele, in particolare quelle annurche, grazie alla presenza di polifenoli contribuiscono invece a ridurre i livelli di colesterolo.

In queste settimane dell’anno ma non solo, è necessario adottare particolari accortezze alimentari se si lavora di notte. Come evidenziato dalla Dottoressa Lucia Bacciottini, biologa nutrizionista, chi fa turni di notte dovrebbe effettuare sei pasti al giorno.

Fondamentale è l’assunzione di due colazioni – quella iniziale prima di andare a dormire al mattino e la seconda nel primo pomeriggio – di una merenda, di una cena e di due spuntini notturni. Tenendo ferma l’importanza di personalizzare il piano, ricordiamo che, in ogni caso, è essenziale che lo spuntino prima del riposo post lavoro sia il più possibile facile da digerire.

Tornando ai vantaggi degli alimenti che permettono di depurarsi, è impossibile non chiamare in causa il radicchio. Altra presenza frequente sulle tavole dei mesi freddi dell’anno, come sottolineato dagli esperti di Humanitas è ricco di minerali come il potassio, il calcio e il fosforo.

Contraddistinto anche dalla presenza di vitamine del gruppo B, permette pure di ottimizzare l’apporto di vitamina A e vitamina C. L’efficacia depurativa è dovuta alle fibre, la cui assunzione aiuta tantissimo a migliorare la regolarità intestinale.

Attenzione: se in questi giorni, complice anche il poco tempo che si ha sotto le feste, capita di mangiare delle verdure o del pesce surgelati, non bisogna preoccuparsi. Come evidenziato dal Dottor Vittorio Gagliardi – Presidente IIAS, Istituto Italiano Alimenti Surgelati – i nutrienti sono gli stessi degli alimenti freschi.

Chiudiamo con una dritta per tornare in forma dopo le feste. Chi vuole sgonfiare la pancia in circa 21 giorni, può considerare la dieta del brodo. Elaborata dalla Dottoressa Kellyann Petrucci, medico naturopata, prevede l’adozione dello schema di digiuno intermittente 5:2 (cinque giorni di alimentazione normale e due non consecutivi all’insegna della restrizione calorica). Nel corso di questi ultimi, la Dottoressa Petrucci consiglia di bere 6 tazze di brodo d’ossa, ricco di nutrienti che favoriscono il drenaggio del liquidi in eccesso e l’attività intestinale.

Come già detto, nel corso degli altri cinque giorni si può mangiare normalmente, tenendo però conto dell’eliminazione di cibi come i dolficianti artificiali, il latte e i suoi derivati, lo zucchero bianco, la soia, gli alimenti caratterizzati dalla presenza di mais, il miele, lo sciroppo d’acero, le marmellate. Prima di iniziare la dieta in questione è bene consultare il proprio medico curante (vale lo stesso per le indicazioni citate nelle righe precedenti).