Dieta, le migliori della settimana dal 18 al 24 novembre

Tra cibi detox e consigli su come variare le proporzioni degli alimenti, le dritte per perdere peso in maniera rapida e senza rinunciare al gusto non mancano

Per mangiare in maniera sana è importantante variare il più possibile i nutrienti che si portano in tavola. Farlo significa, per esempio, integrare nella propria dieta le barbabietole. Ricche di fibre, rappresentano un’ottima soluzione per idratare l’organismo.

Come ricordato dagli esperti di Humanitas, si contraddistinguono per la presenza di vitamina C e vitamine del gruppo B. La loro assunzione, in virtù della presenza di sali minerali e ossalati, è controindicata se si è particolarmente a rischio di soffrire di calcoli renali.

Particolarmente adatta a chi vuole sgonfiare la pancia e tenere sotto controllo il colesterolo è la dieta col topinambur, radice originaria dell’America centrale e ricchissima di fibre. Contraddistinta pure dalla presenza di vitamina A – anche in questo caso, a evidenziarlo ci pensano gli esperti di Humanitas – può essere gustata in diversi modi. Qualche esempio? Le chips di topinambur, una variante salutare e sfiziosa alle tradizionali patatine fritte.

Parlare di dieta varia significa chiamare in causa anche i vantaggi dell’assunzione di mandorle. Ricche di proteine e ottime fonti di fibre, le mandorle sono tra le migliori alleate naturali della bellezza di pelle, capelli e unghie. Come ricordato dalla Dottoressa Marta Molin, dietista, consumarne 23 nel corso della giornata rappresenta una buona alternativa per riacquistare vigore a seguito di un calo di energia.

A rammentare l’importanza di variare i nutrienti in tavola ci pensa anche la dieta mediterranea, regime alimentare Patrimonio Unesco i cui vantaggi sono spesso oggetto dell’attenzione scientifica. Una delle ultime scoperte in merito, frutto di uno studio pubblicato sulle pagine dell’American Journal of Epidemiology, riguarda l’aiuto che la dieta mediterranea fornisce nella prevenzione dei problemi di udito causati dall’età.

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica si è concentrata molto anche sui vantaggi delle diete personalizzate sulla base del DNA. Interessante a tal proposito è il lavoro della Dottoressa Gaia Zaccarelli, nutrizionista, che coadiuvata da un’equipe di genetisti dell’ospedale San Raffaele ha messo a punto un test genetico in grado di analizzare oltre 700mila varianti del DNA umano e di fornire un quadro della salute del microbiota intestinale, spesso spia del rischio di gravi patologie.

Gli esperti sottolineano comunque l’importanza delle componenti ambientali e dello stile di vita quando si parla di percorsi di peso (come evidenziato dall’ampio studio inglese PREDICT, l’aspetto genetico influisce solo in parte sulla buona riuscita di una dieta).

Seguendo un’alimentazione varia e povera di grassi e zuccheri si possono prevenire diversi problemi legati anche alla salute maschile. Uno dei più frequenti e fastidiosi è l’ipertrofia prostatica benigna, che può essere prevenuta portando in tavola piatti ricchi di grassi omega 3 e omega 6.

Chi invece punta a migliorare la forma fisica e a eliminare le tossine, può dare spazio al sedano. Ortaggio della famiglia delle Ombrellifere, si contraddistingue per la presenza di fibre e, come specificato dagli esperti di Humanitas, è noto per la sua efficacia diuretica.

Non c’è che dire: gli alimenti gustosi e alleati della forma fisica sono molti! Per gestirli al meglio, si può fare riferimento al metodo della Dottoressa Lucia Bacciottini, nutrizionista. Nel suo libro La Dieta della Felicità insegna un nuovo modo di mangiare basato sulla stagionalità e sulle proporzioni degli alimenti, che devono essere variate rispetto a quelle a cui molti sono abituati.

Ciò significa, per esempio, scegliere il piatto più grande del pasto per le verdure (nella maggior parte dei casi sono invece i carboidrati a essere messi nel piatto fondo, ossia quello dalle dimensioni maggiori). Concludiamo facendo presente che tutti i consigli elencati in queste righe andrebbero messi in atto solo dopo aver consultato il proprio medico curante.