Dieta, le migliori della settimana dal 22 al 28 luglio

Mangiare in maniera sana e con gusto è possibile: basta scegliere la dieta giusta ed essere consapevoli degli errori che ostacolano il percorso di dimagrimento

Dimmi come mangi, e ti dirò chi sei e come stai. Presi come siamo da impegni e pensieri (anche in vacanza), ci dimentichiamo spesso dell’importanza dell’alimentazione sana e della possibilità di dimagrire senza rinunciare al gusto.

A volte basta davvero poco per mettere tutto questo al centro della propria giornata. Si può per esempio introdurre i cereali nella colazione del mattino, scegliendo tra quelli meno calorici. Da non dimenticare è anche il ruolo delle carni bianche. Come sottolineato da diversi studi negli ultimi dieci anni (uno dei più interessanti è senza dubbio lo studio EPIC), rappresentano delle ottime alternative per dimagrire prendendosi cura della salute del cuore e prevenendo il diabete.
Per mangiare in maniera sana e riuscire a perdere gli eventuali chili in eccesso conta tanto la selezione degli alimenti, ma anche l’orario scelto per consumarli. A ricordare questo aspetto ci pensa la dieta dell’orologio. Schema frutto degli studi della ricercatrice italiana Eleonora Poggiogalle, consiglia di consumare la colazione alle 8.00, il pranzo alle 11.00 e l’ultimo pasto della giornata entro e non oltre le 14.00. In questo modo, si riuscirebbe a intervenire sull’attività del metabolismo, favorendo lo smaltimento dei grassi in eccesso.

Chi vuole perdere diversi kg e recuperare forma fisica e autostima, può fare riferimento anche alla dieta di Jenny Craig. Regime non drastico elaborato dall’omonima nutrizionista statunitense, ha permesso alla pop star Mariah Carey di tornare in forma dopo il parto gemellare del 2008. Quali sono le sue caratteristiche? Da ricordare è senza dubbio la centralità del consumo di pasti pronti e liofilizzati, il cui consumo viene via via diminuito, invitando chi segue il percorso a cucinare in maniera autonoma piatti sani. Questo dieta consente il consumo di frutta e verdura e consiglia la riduzione dell’apporto di latticini. Degna di nota è anche la possibilità di concedersi qualche sfizio, per esempio la pizza margherita e i popcorn non salati.

Un’altra soluzione per iniziare a mangiare davvero bene chiama in causa la dieta mediterranea di Creta, considerata da molti la versione originale del regime alimentare patrimonio UNESCO, i cui benefici vengono ricordati spesso da realtà scientifiche di spicco come la Fondazione Veronesi e la Fondazione Dieta Mediterranea. Ideale per perdere peso, come dimostrato da un’indagine commissionata alla fine degli anni ’40 dalla Fondazione Rockfeller, la dieta mediterranea cretese rappresenta anche un elisir di longevità.

Quando la si nomina, è importante ricordare lo spazio che viene dato a frutta, verdura e cereali. Essenziale è anche la sostituzione del burro con l’olio extra vergine di oliva. Un’altra linea guida della dieta mediterranea di Creta riguarda la riduzione dell’apporto di carni rosse e latticini. Chi non riesce a fare a meno di questi ultimi alimenti, può sostituire i prodotti a base di latte vaccino con quelli preparati con latte di pecora o di capra.

Le diete che promettono perdite di peso come abbiamo visto sono tante. Per dimagrire in maniera sana è però fondamentale saperle scegliere. Anche se si punta a perdere poco peso (p.e. 5 kg), per una dieta davvero efficace è opportuno evitare i regimi lampo, così come quelli che mettono in primo piano un unico alimento. Come ricordato dal dottor Marcello Ticca ad Ansa, per raggiungere i propri obiettivi è invece opportuno considerare altri aspetti, come per esempio i condimenti (un singolo grammo di olio contiene 9 calorie).

Essere consapevoli di questo aspetto significa saper gestire in maniera autonoma e salutare la propria alimentazione. Sono diversi i regimi che considerano fondamentale riuscirci. Uno di questi è la dieta dei 17 giorni del Dottor Moreno. Elaborata dall’omonimo medico statunitense, si divide in quattro fasi. La prima prevede una forte riduzione dell’apporto di carboidrati, mentre la seconda si contraddistingue per l’alternanza tra giorni all’insegna della restrizione calorica e altri che prevedono invece una maggior libertà. Con le fasi di raggiungimento e mantenimento, ossia la terza e la quarta, si punta come già detto a guidare il paziente verso un equilibrio alimentare salutare e completo.

Tutte le diete citate andrebbero solo dopo aver consultato il proprio medico curante e con in mano i risultati degli eventuali esami del sangue prescritti.