Dieta, le migliori della settimana dal 15 al 21 luglio

Dalla dieta metabolica a quella ideale per la menopausa, ecco i migliori consigli alimentari (scientificamente provati) per tonificarsi e prevenire malattie gravi

Noi siamo quello che mangiamo. In estate abbiamo la possibilità di fare maggiore attenzione a questa verità, occupandoci di più dell’alimentazione.

Per farlo, è possibile scegliere tra numerose diete scientificamente valide. Una di queste è la dieta metabolica del Dottor Di Pasquale, perfetta per chi vuole bruciare i grassi e tonificare i muscoli. Il suo ideatore ha messo a punto un regime alimentare iperproteico e iperlipidico, che alterna una fase di scarico dei carboidrati (durata 5 giorni) e una che, invece, è caratterizzata dalla possibilità di ricaricare questi principi nutritivi (durata 2 giorni).

Chi invece vuole tenere sotto controllo il colesterolo, può mettere al centro della propria alimentazione quotidiana un ortaggio straordinario come il sedano. Grazie alle sue proprietà, elogiate anche dagli esperti della Fondazione Veronesi, aiuta non solo a ottimizzare i valori del colesterolo cattivo LDL, ma anche a tenere sotto controllo le infiammazioni e a perdere peso assumendo pochissime calorie (solo 20 ogni singolo etto di prodotto edibile).

Chi vuole dimagrire può fare riferimento anche alle proprietà delle piante medicinali. A consigliare di introdurle nella propria dieta – che deve essere di base equilibrata o meglio ancora improntata sui principi della dieta mediterranea – è il Dottor Ciro Vestita, medico specializzato in pediatria ed esperto di fitoterapia.

La sua dieta delle erbe, ideale per sgonfiarsi e per tenere sotto controllo i valori della pressione arteriosa, vede in primo piano l’integrazione di gramigna, contraddistinta da proprietà diuretiche e antinfiammatorie, tarassaco, altro ottimo depurativo naturale, fiori d’arancio (perfetti per sedare la fame nervosa), ginepro. Il Dottor Ciro Vestita raccomanda anche la spirea olmaria, nota per il suo potere antinfiammatorio, e il Gingko Biloba, un vero e proprio toccasana quando si migliorare l’efficienza del microcircolo a livello delle gambe.

Per evitare problemi di pressione e per prevenire il diabete si può invece prendere in considerazione la dieta GIFT. Acronimo di “gradualità”, “individualità”, “flessibilità” e “tono”, questa dieta è stata ideata dal Dottor Luca Speciani. Si tratta di un regime che non prende in considerazione il conteggio calorico, basandosi sulle capacità di autoregolazione del corpo. Fondamentale è fare una colazione ricca e moderare al massimo l’assunzione di zuccheri e farine raffinate. Ogni pasto – se ne fanno tre al giorno, colazione compresa – deve essere caratterizzato dall’associazione tra proteine e carboidrati.

Il principale riferimento al proposito è il cosiddetto monopiatto, che deve essere contraddistinto dalla seguente distribuzione dei nutrienti: 1/3 di proteine, 1/3 di carboidrati (molto importante è fare in modo che siano presenti degli amidi), 1/3 di verdure. Come già detto, i pasti quotidiani sono tre. Gli spuntini non vengono contemplati. Se la fame tra un pasto e l’altro è particolarmente frequente, secondo lo schema di questa dieta alla base c’è un problema con la quantità delle porzioni o con la distribuzione dei principi nutritivi.

La dieta GIFT ha nel suo DNA la flessibilità e ci ricorda che mangiare in modo sano non significa soffrire la fame. Lo stesso fa la dieta con acqua e verdura, elaborata dalla diet coach Barbara David, che ha collaborato con Gourmet Italia. I suoi consigli vedono in primo piano il fatto di bere acqua prima di ogni pasto – spuntini compresi – così da tenere sotto controllo la fame nervosa. L’optimum sarebbe, almeno mezz’ora prima dei pasti, bere tre bicchieri d’acqua a piccoli sorsi. Un altro consiglio consiste nell’iniziare il pasto con un piatto di verdure, in modo da arrivare al piatto principale già sazi e riuscendo così a dimezzare le porzioni.

Quando si parla di diete, è fondamentale ricordare che ogni età della vita prevede consigli specifici su cosa fare a tavola. Ciò vale anche per la menopausa, un momento molto particolare per le donne. Come ricordato dalla Dottoressa Sara Farnetti, nutrizionista specializzata in medicina interna, in menopausa è fondamentale l’assunzione di minerali che fanno bene alla struttura ossea, come per esempio calcio, magnesio, silicio e boro. Essenziale è anche l’assunzione di vitamine, in particolare A, C, K e D. Per quanto riguarda i cibi da evitare, i principali sono quelli che depauperano le ossa dal calcio (p.e. la caffeina).

Si consiglia moderazione nel consumo di alcolici. In menopausa non fa bene esagerare in nessun senso. Troppi fanno male, ma eliminarli totalmente e non concedersi un bicchiere di vino ogni tanto – massimo uno a pasto – vuol dire privare il corpo di antiossidanti che possono invece risultare molto utili in terza età.

Da ricordare è inoltre l’importanza di assumere alimenti caratterizzati dalla presenza di estrogeni vegetali. In questo novero troviamo la soia, i suoi derivati, il tofu, i semi di lino. Consigliata è anche l’assunzione di pasta integrale, ideale per combattere l’insonnia (ciò è possibile grazie alla presenza di triptofano).

Tutte queste diete, andrebbero iniziate dopo aver consultato il proprio medico curante e dopo aver effettuato gli eventuali esami prescritti.