Dieta, le migliori della settimana dal 10 al 16 giugno

Gli schemi alimentari più utili per perdere peso velocemente prevenendo diabete e problemi cardiovascolari

Quando si tratta di tornare in forma, non importa se in vista della prova costume o per un altro motivo, non mancano le alternative da seguire per migliorare la propria alimentazione.

Per perdere attorno ai 6 chili in tre settimane, si può per esempio fare riferimento alla dieta Mosley. Elaborata da Michael Mosley, medico e firma scientifica della BBC, si basa su un apporto calorico quotidiano mai superiore alle 800 calorie. Per questo motivo, è nota anche con il nome di Fast 800.

Il fabbisogno energetico quotidiano deve essere soddisfatto con quattro pasti al giorno, ciascuno da 200 calorie.

Un’altra regola importante della dieta Mosley è il digiuno intermittente, che implica il fatto di non mangiare per 12 ore a seguito dell’ultimo pasto della giornata. Ciò significa che, se si cena alle 20.00, sarà necessario attendere le 8.00 del mattino per fare colazione.

Per quanto riguarda gli alimenti ammessi, è importante ricordare la presenza dei cosiddetti shake, frullati che possono essere preparati seguendo le ricette proposte da Mosley stesso nei suoi libri, così da rimanere entro le 200 calorie.

Le combinazioni possibili sono numerose e vanno dal mix pere e vaniglia al frullato a base di carote e mandorle. Se non si ha intenzione di consumare i frullati, si può optare per i cosiddetti minipasti, che possono prevedere yogurt greco, ma anche uova con contorno di cetrioli.

I benefici del digiuno sono protagonisti della dieta ideata dal Professor Valter Longo. Nato a Genova nel 1967 e autore del best seller Dieta della Longevità, Longo ha messo a punto la cosiddetta dieta mima digiuno.

Il suo schema alimentare ha una durata di 5 giorni. Il focus principale è un deficit calorico che “inganna” il corpo facendolo reagire come se si stesse digiunando.

Per quanto riguarda l’apporto energetico, per il primo giorno è necessario mantenersi entro le 1150 calorie. Nei giorni tra il secondo e il quinto, è fondamentale non superare le 800 calorie quotidiane.

Pensata con lo scopo di prevenire l’insorgenza di patologie gravi come il diabete di tipo II e l’Alzheimer, la dieta mima digiuno è contraddistinta da un menu che deve includere soprattutto verdure cotte e crude.

Fondamentale è escludere le proteine animali, che hanno una correlazione diretta con l’aumento dell’ormone IGF-1 e con il maggior rischio di andare incontro a diabete di tipo II e problemi di cuore.

Quando si parla di diete efficaci è impossibile non citare quella mediterranea, patrimonio UNESCO. Dai suoi principi è partito il medico Giorgio Calabrese per mettere a punto il protocollo alimentare noto come dieta mediterranea del Dottor Calabrese.

Diventata famosa grazie al passaparola, questa dieta si contraddistingue per un apporto energetico che non deve mai superare le 1300 calorie quotidiane.

Tra i principi nutritivi ammessi è possibile ricordare i carboidrati integrali, ma anche le proteine vegetali. Il pranzo deve essere a prevalenza proteica e una volta alla settimana è possibile portare in tavola uova o formaggi magri.