Olio di palma: proprietà e controindicazioni

L’olio di palma è ancora molto utilizzato nell’industria alimentare e cosmetica per via delle sue proprietà, ma è bene non eccedere nel consumo

Foto di Tatiana Maselli

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

L’olio di palma è un olio ricco di acidi grassi saturi, ottenuto dal frutto della palma da olio. Si tratta di un olio solido a temperatura ambiente, caratterizzato da un colore che va dal bianco al giallo arancione, spesso privo di odore poiché deodorato. Un tempo molto impiegato nell’industria alimentare e cosmetica, oggi il suo utilizzo è decisamente diminuito per via di una maggiore attenzione dei consumatori riguardo alla salute e alle tematiche ambientali. Grazie alle sue caratteristiche e alle sue proprietà, l’olio di palma viene comunque ancora inserito tra gli ingredienti di alcune preparazioni alimentari e in alcuni cosmetici, in particolare saponi.

Da dove si ricava

L’olio di palma si ricava dalla polpa del frutto di Elaeis guineensis, la palma da olio, grande albero coltivato lungo la costa occidentale africana, nel Sud Est asiatico e in America meridionale. I frutti della palma da olio sono rossastri, grandi quanto una prugna, e contengono fino al 70% di olio. L’olio si ottiene per spremitura della polpa dei frutti maturi e successiva raffinazione, cui spesso segue una lavorazione volta a deodorare l’olio ottenuto e renderlo così idoneo all’impiego alimentare e cosmetico. In commercio lo si può trovare nella sua versione integrale, biologico e sostenibile anche se, nell’industria cosmetica e alimentare viene utilizzato anche olio di palma frazionato o idrolizzato. Dal seme dello stesso frutto, noto come noce di palma, si ricava invece l’olio di palmisti. Entrambi gli oli sono caratterizzati da un elevato contenuto di acidi grassi saturi, in particolare acido laurico, acido miristico e acido palmitico e si presentano solidi a temperatura ambiente.

Proprietà

L’olio di palma è costituito prevalentemente da acidi grassi saturi tra cui acido palmitico, e basse percentuali di acidi grassi polinsaturi come l’acido linoleico. L’elevata presenza di acidi grassi saturi sono responsabili della consistenza semisolida dell’olio di palma a temperatura ambiente e rendono questo olio molto stabile al calore e ai processi di ossidazione. Grazie alle sue caratteristiche, l’olio di palma è stato in passato molto utilizzato per realizzare prodotti da forno che devono essere conservati a lungo, come biscotti confezionati e merendine, oltre che in creme spalmabili e margarine. Negli ultimi anni, il suo utilizzo è decisamente diminuito per via delle implicazioni ambientali legate alla sua coltivazione e per la preoccupazione che un consumo eccessivo possa nuocere alla salute. Proprio per via del suo largo impiego, infatti, la coltivazione di palme da olio è diventata nel tempo intensiva, sottraendo terra alle foreste naturali e impoverendo il Pianeta di biodiversità. La coltivazione dell’olio di palma, inoltre, presenta problemi anche relativi allo sfruttamento dei lavoratori, oltre che di risorse ambientali. Sarebbe dunque opportuno scegliere sempre olio di palma biologico e sostenibile per limitare i danni legati alla coltivazione delle palme.

Nella frazione non saponificabile dell’olio di palma – cioè la piccola quantità di olio che per reazione con una base forte non dà luogo al sapone – troviamo invece vitamina E, carotenoidi, fitosteroli e squalene. Queste sostanze conferiscono all’olio di palma proprietà antiossidanti, cicatrizzanti, lenitive e restitutive per la pelle, che ne giustificano l’utilizzo in ambito cosmetico. Ad esempio, l’olio di palma è ideale per realizzare saponi fatti in casa; aggiunto in percentuali variabili all’olio di oliva o ad altri oli vegetali ricchi di acidi grassi insaturi, l’olio di palma rende il sapone morbido, piacevole al tatto e in grado di produrre una schiuma cremosa a contatto con l’acqua.

Fa male?

Come qualsiasi olio vegetale ricco di grassi saturi, l’olio di palma rientra tra i grassi aterogeni, cioè in grado di favorire la comparsa di lesioni aterosclerotiche. Il consumo eccessivo di olio di palma e di altri grassi saturi animali ma anche vegetali – tra cui troviamo ad esempio l’olio di cocco – può quindi aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come ictus e infarto. Inoltre, l’olio di palma è spesso utilizzato in alimenti trasformati e confezionati, che oltre all’olio di palma contengono molti zuccheri, sale, additivi alimentari e il cui consumo andrebbe dunque molto limitato a prescindere dalla presenza di olio di palma. La normale dieta dovrebbe prevedere il consumo abituale di cereali integrali, verdura, frutta, legumi, cui aggiungere eventualmente proteine animali se si segue una dieta onnivora (carni preferibilmente bianche, pesce magro, uova e formaggi). Il consumo di cibi molto lavorati, confezionati e conservati dovrebbe rappresentare un’eccezione e non una regola, per evitare l’esposizione a ingredienti inutili per la salute dell’organismo se non addirittura dannosi.

Controindicazioni

Poiché l’olio di palma è un olio ricco di grassi saturi, il suo consumo abituale è controindicato nelle persone a rischio cardiovascolare. Inoltre, trattandosi di un alimento che fornisce molte calorie, va consumato con moderazione nelle persone che seguono un regime alimentare per perdere peso.