Come evitare di avere rimpianti

Cosa sono i rimpianti e come evitare di averne o come lavorarli per metabolizzarli e lasciarli andare

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Cosa sono i rimpianti

Per rimpianto intendiamo una forma-pensiero che fa volgere la mente al passato e fa rivivere le esperienze sotto il filtro di emozioni legate a nostalgia e tristezza latente. Si tratta di una reazione emotiva anche molto conscia che genera disagio e una forma di imbarazzo diffuso ed espanso che va a toccare diverse sfere emotive e si trascina nel presente. Ci si chiede come sarebbero dovute andare le cose, come si doveva agire, quale sarebbe stata la migliore tra le azioni. Diciamo che quando si guarda indietro con rabbia e si rivivono determinate esperienze si porta avanti un sentimento di risentimento; quando lo stesso sguardo viene volto al passato in modo disincantato e triste allora si parla di rimpianto.

Il malessere generale nasce dal fatto che si sarebbe voluto fare qualcosa di diverso o reagire in modo differente. Quando si sta nel rimpianto di fatto si vive nel passato, in quello che avrebbe potuto essere. L’altra espressione che spiega il rimpianto corrisponde all’immagine di chi tristemente si mangia le mani per quello che avrebbe potuto fare, diventare o essere e se uno/a si impegna a mangiarsi le mani – metaforicamente – in questo senso, non le impiega per altro, come per esempio impugnare la sua esistenza e, come si dice, “prendere il toro per le corna”, cambiare, mantenere la mente aperta.

A volte si ha il rimpianto di aver portato troppo per le lunghe relazioni tossiche e non aver avuto il coraggio di chiuderle prima. In altri casi, il rimpianto sta nel non aver riconosciuto qualcuno che ci teneva davvero a noi. In molti casi di persone con carattere introverso, il rimpianto sta nel non aver esternato totalmente i propri desideri, sentimenti, le proprie emozioni. Tornare sempre al rimpianto condiziona la nostra vita in modo davvero impattante e anche in situazioni semplici, banali.

I danni del rimpianto

Bellissima la definizione del grande Poeta Vate, Gabriele D’Annunzio, che usiamo per mettere il focus sul danno principale del processo mentale che ci porta a rimpiangere:

“Il rimpianto è il vano pascolo d’uno spirito disoccupato. Bisogna sopra tutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.”

E in questa frase troviamo una grande chiave per muoversi e togliersi dalla condizione di rimpianto. Quest’ultimo infatti non ci fa stare nel presente e ci tira indietro come un demone, un fantasma. Siamo fissi con lo sguardo al passato e al senso di ingiustizia o altri tipi di ferite e non si vive nel presente. Rimpiangere i giorni passati non ci consente di vivere bene nemmeno quelli presenti.

Il grande danno del rimpianto sta proprio nell’evitare di farci vivere con passione il presente. Se applicato alla nostra vita e alle nostre scelte, diventa una gabbia e un velo dietro al quale ci nascondiamo. Cosa avremmo potuto essere, cosa avremmo potuto fare; si tratta di tutti pensieri che ci rendono instabili nelle azioni e nei pensieri. Pentimento, rammarico e rimorso diventano tutti modi per evadere e rischiano di far scendere ulteriormente l’energia vitale globale.

Come evitare di avere rimpianti

Vediamo insieme 5 vie efficaci per lasciare andare il rimpianto e iniziare a vivere in modo stabile sulle nostre gambe e nel nostro presente, senza scappare con la mente indietro:

Metti in atto il lasciar andare

Interiormente puoi abbandonarti all’amore verso la persona che sei e tornare ad amarti, senza pensare a cosa ti ha tarpato le ali. Lascia andare, impara a fluire con la vita e diventa chi sei. Lascia andare chi ti ha fatto sentire abbandonato/a, ferito/a. Abbandona e non pensare alle cose che non sono andate nel verso che volevi. Imparando a lasciare andare diventi anche meno dipendente dal passato.

Impara qualcosa di nuovo

Quando la mente va indietro e non nel senso del tutto produttivo, potrebbe essere il momento di imparare qualcosa di nuovo. Stiamo parlando di una lingua, aprire un libro, imparare qualcosa di pratico, qualcosa che ti fa sentire attore o attrice del nostro destino. Se il rimpianto riguarda il lavoro o essersi messi in relazioni disfunzionali, prenditi un momento, trova la forza.

Impara a scaricare

Quando l’energia si accumula sottoforma di rimpianto, la mente va sempre indietro e si ingolfa, si crea un vero e proprio ristagno. Che sia attraverso un tipo di lavoro fisico, un allenamento, suonare uno strumento, correre, scaricare le tensioni ballando, imparando un nuovo sport. Scaricare le tensioni si rivela importantissimo per restare nel presente e diluire e smaltire tutto lo stress da rimpianto.

Apri il cuore

Cerca il contatto con persone nuove, sperimenta equilibri relazionali diversi, metti da parte la paura di abbandono o di isolamento. Crea e definisci i tuoi spazi e in quegli spazi stai in modo totale, osserva come usi la tua energia, come la consumi, con quale ritmo. Aprire il cuore significa aprirsi alla vita, all’imprevisto, dare nutrimento a tutto il nostro spirito creativo. Vai via dal pensiero e rimani nel sentire.

Riscrivi la storia

I ricordi sono i tuoi e il passato appartiene a te. Ma potremmo anche dire che il passato non esiste, nel senso che noi in ogni momento lo creiamo. Ha un ritmo talmente immediato che il presente costruisce se stesso del passato in ogni momento. Allora, prendi le memorie per cui hai rimpianto e rivivile in modo diverso, con uno spirito di gratitudine. Crea un equilibrio, rileggi le storie e gli eventi anche con le valenze positive, ci sono sempre. Pensa tutto come un unico accadimento costellato di toni e colori diversi. Riscrivere la storia ti permette di restare nel presente e in questo presente osservare i tuoi pensieri e selezionarli bene. Tutti i momenti in cui senti che il pensiero va indietro e in modo negativo, rimettiti al centro del tuo nobile e preziosissimo presente.