Quando fare la mammografia

Mammografia: quando farla? La prevenzione è fondamentale per la salute, ecco alcuni consigli utili per capire quando eseguire questo esame

La mammografia svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda la prevenzione al seno. Molte donne però tendono a trascurare questo aspetto e si trovano davanti ad una difficoltà ben precisa, ovvero non sanno quando eseguire questa tipologia d’esame, utile per diagnosticare in tempo la presenza di eventuali patologie. Tra i check up da fare dopo i 40, 50 anni per ottenere una diagnosi completa, infatti, si consiglia di eseguire anche un’ecografia al seno, in seguito all’esame della mammografia. In molte si chiedono il perché della necessità di questo esame. Gli esperti ed i specialisti spiegano che questo percorso è più che corretto, ma allo stesso tempo, a seconda dei casi, è importante distinguere le varie tipologie di visite da eseguire in base al seno di ogni donna. Naturalmente, queste circostanze non si basano sulla taglia o su un fattore morfologico, ma su come è composto precisamente il seno al suo interno, poiché tutti possono presentare delle caratteristiche differenti. Precisamente, il “corpus mammae”, ovvero la ghiandola mammaria svolge un ruolo fondamentale per una diagnosi accurata. Quest’ultima, infatti, può presentare numerose diversità come ad esempio avere una maggiore densità oppure essere irregolarmente nodulare e in altri casi presentarsi in forma fibroadiposa o fibroghiandolare.

La mammografia è l’esame principale per prevenire il rischio di patologie come il tumore al seno. Si tratta ,infatti, di un aspetto molto importante e da non sottovalutare, poiché la giusta prevenzione è la base per proteggere il proprio corpo dallo sviluppo di malattie. La mammografia permette di eseguire uno screening corretto per tutte le donne che hanno superato i 40 anni di età. Per eseguire un esame completo occorre effettuare in seguito un’ecografia. Bisogna però comprendere che quest’ultima non è un’alternativa alla mammografia, ma svolge una funzione di completamento dell’esame effettuato in precedenza, ovvero l’esame mammografico. Comprendere questo aspetto è fondamentale per eseguire una corretta diagnosi relativa al proprio stato di salute. Inoltre, riconoscere le varie tipologie del seno permette di stabilire quali sono le visite da fare, in maniera del tutto precisa. Ad esempio, un seno fibroghiandolare o denso prevede assolutamente di eseguire l’ecografia, poiché in questo caso la sola indagine mammografica non sarebbe sufficiente, a causa della presenza della ghiandola mammaria piuttosto densa.

Questo aspetto potrebbe incidere sull’esame, rendendolo difficoltoso. Associare l’ecografia alla mammografia è quindi indispensabile in circostanze come queste, poiché permette di verificare lo stato di salute delle zone difficili da visitare mediante la sola radiografia. Mammografia, quando farla dunque? Ecco uno degli aspetti essenziali per la prevenzione e cura dei tumori, dove questo esame richiede una valutazione più dettagliata attraverso l’ecografia. Come bisogna procedere invece per quanto riguarda il seno adiposo? In questo caso la procedura risulta piuttosto semplice perché questo seno è ben leggibile alla mammografia. Tuttavia, si consiglia comunque di eseguire questo esame ai fini di una giusta precauzione e prevenzione del proprio stato di salute. In ogni caso, è di buon auspicio optare per l’ecografia per tutte le donne al di sotto dei 40 anni. In tale circostanza l’ecografia risulta essere, infatti, l’esame più indicato.

Se durante l’analisi qualche zona risulta difficoltosa da valutare, per abolire ogni tipo di sospetto si potrebbe optare per un’indagine mammografica. Anche per le donne più giovani, l’ecografia resta comunque l’esame preferenziale ai fini della prevenzione. Inoltre, questi esami aiutano ad approcciarsi ad i normali controlli di routine da effettuare in futuro e allo stesso tempo si può imparare a conoscere il proprio seno e le eventuali complicanze che potrebbe manifestare. D’altronde, questo tipo di precauzioni non solo aiutano a prendersi cura di se stesse, ma permettono anche di informarsi al meglio ed essere sempre al passo con i metodi di prevenzione disponibili ai tempi odierni. Grazie alla tecnologia, infatti, si possono eseguire questi controlli completi di screening su tutti gli individui predisposti al rischio di sviluppare patologie. Infatti, le diagnosi accurate permettono di individuare la presenza di alterazioni ancora prima che queste provochino delle vere e proprie sintomatologie, ovvero prima che si riesca a stabilire la presenza di noduli. Generalmente, quest’ultimi vengono individuati mediante la palpitazione. Non è da sottovalutare anche la forma del seno, soprattutto quella del capezzolo, in quanto anch’essa può riportare ad un sospetto di alterazione maligna. Basta poco quindi per conoscere a fondo il proprio seno e tutte le complicazioni che potrebbe celare. Pertanto, il consulto di un esperto ed i controlli relativi alla mammografia ed ecografia permettono di ottenere una diagnosi concreta e corretta.