Olio di neem: a cosa serve, come utilizzarlo e controindicazioni

L’olio di neem si usa per trattare problemi di pelle e cuoio capelluto, difendere le piante da parassiti e proteggere il pelo degli animali domestici

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è e a cosa serve

L’olio di neem è un olio vegetale che si estrae dai semi dei frutti di Azadirachta indica, albero subtropicale appartenente alla famiglia delle Meliaceae e originario delle regioni aride dell’Asia e dell’Africa. La pianta di neem può raggiungere i dieci metri di altezza, ha foglie piccole, fiori bianchi e profumati e frutti verdi simili alle olive.

Dalla spremitura dei semi del neem si ricava un olio dalle proprietà antielmintiche e utile in caso di sindrome del colon irritabile, infezioni respiratorie e disturbi genecologici, ma l’uso interno è fortemente sconsigliato. Per uso topico, questo olio è invece indicato per trattare problematiche della pelle e del cuoio capelluto. L’olio di neem è inoltre utilizzato da tempo in India in agricoltura, come insetticida e repellente.

Si tratta di un olio solido a temperatura ambiente, verde-marrone, con un odore forte e caratteristico poco gradevole ma dalle molteplici proprietà. L’olio di neem è infatti un ingrediente cosmetico dalla spiccata azione purificante utilizzato nella tradizione ayurvedica per curare la pelle e i capelli e utile anche per il benessere di piante e animali.

L’olio di neem contiene, come tutti gli oli vegetali, soprattutto acidi grassi monoinsaturi, polinsaturi e saturi. In particolare, questo olio è ricco di acido oleico, un lipide monoinsaturo della famiglia degli omega 9, acido linoloeico, acido palmitico, starico e arachico. L’olio di neem è inoltre caratterizzato dalla presenza di una molecola chiamata azadiractina cui sono riconosciute proprietà insetticide. L’azadiractina è infatti tossica contro molti insetti nocivi, ma innocua per l’uomo e per gli animali domestici.

Il tenore di costituenti attivi dell’olio di neem può variare a seconda che la spremitura dei semi avvenga a caldo o a freddo. Sopra i 60°C alcuni componenti si denaturano, dunque è bene scegliere prodotti ottenuti da spremitura a freddo. Per lo stesso motivo, quando l’olio di neem viene utilizzato per preparare prodotti cosmetici è bene non riscaldarlo oltre i 60°C per non danneggiarlo.

Proprietà e come utilizzarlo per pelle e capelli

L’uso cosmetico dell’olio di neem deriva dalla tradizione ayurvedica che da sempre utilizza questo prodotto naturale per la salute e la bellezza di pelle e capelli.

L’olio di neem ha proprietà emollienti, antiossidanti, lenitive e purificanti ed è particolarmente indicato per pelli problematiche, impure, che presentano acne, eccesso di sebo, arrossamenti o per irritazioni del cuoio capelluto. Può essere dunque utilizzato per:

  • pelle impura
  • pelle arrossata
  • acne
  • psoriasi
  • eczema
  • verruche
  • rughe e perdita di tono della pelle
  • pelle soggetta a irritazioni
  • infezioni ginecologiche
  • allontanare le zanzare
  • capelli grassi
  • irritazioni del cuoio capelluto

Poiché l’olio di neem ha un’azione molto potente, in genere non viene utilizzato puro ma miscelato in altri oli vegetali come quello di oliva e di girasole per l’uso sulla pelle, oppure di cocco per l’impiego su cuoio capelluto e capelli. La percentuale di olio di neem da diluire non dovrebbe superare il 20%.

Per potenziare l’effetto dell’olio di neem e per mitigarne il forte odore è possibile aggiungere alla miscela anche un olio essenziale. Tra le sinergie migliori per aumentare l’azione purificante troviamo le essenze di Tea tree oil, manuka e palmarosa; per tenere lontani gli insetti si utilizzano gli oli essenziali di citronella e geranio, mentre per lenire le irritazioni del cuoio capelluto e della pelle è ottima l’essenza di lavanda. A temperature inferiore ai 25°C l’olio di neem tende a solidificare, dunque per poterlo miscelare con altri oli o aggiungere oli essenziali, è necessario riscaldarlo brevemente a bagnomaria per ammorbidirlo.

In alternativa, l’olio di neem può essere aggiunto al bagnoschiuma, allo shampoo e al detergente intimo per trattare irritazioni della pelle, del cuoi capelluto o della mucosa vaginale. In questo caso è sufficiente aggiungere un cucchiaino di olio ogni cento millilitri di detergente. Prima di unire l’olio al proprio bagnoschiuma o detergente occorre sempre riscaldarlo leggermente.

Come utilizzarlo per piante e animali

L’olio di neem è utilizzato anche per le piante e per gli animali domestici, per tenere lontani gli insetti nocivi da orti, frutteti e giardini e per lenire le irritazioni cutanee degli animali domestici.

Per trattare le piante in caso di attacchi da parte di parassiti è possibile amalgamare un cucchiaino di olio di neem a un cucchiaio di sapone di Marsiglia liquido e aggiungere il tutto a un litro di acqua. La soluzione ottenuta va poi travasata in un contenitore spray così da poter essere distribuita sulle piante per proteggerle da afidi e altri parassiti.

Per la cura del pelo e della pelle degli animali domestici l’olio di neem può invece essere aggiunto allo shampoo diluendone un cucchiaino in 200 millilitri del consueto detergente.

Controindicazioni ed effetti collaterali

L’uso esterno di olio di neem non presenta particolari effetti collaterali, ma può provocare reazioni allergiche nelle persone predisposte.

La somministrazione orale di olio di neem è invece sconsigliata poiché potrebbe provocare effetti avversi, specialmente nei bambini. L’ingestione di olio di neem può infatti causare vomito, acidosi metabolica, danni al fegato o cerebrali.

 

Fonti:

APJTB

Scientific Reports