Mangostano per migliorare il metabolismo e fare il pieno di antiossidanti

Coltivato soprattutto in Thailandia, questo frutto è un concentrato di benefici straordinari

Frutto della Garcinia Mangostana, pianta appartenente alla famiglia delle Clusiaceae, il mangostano è caratterizzato da proprietà benefiche interessanti. In questo novero è possibile citare innanzitutto la presenza di vitamine del gruppo B, che ricoprono un ruolo importante ai fini del mantenimento dell’efficienza del metabolismo.

Quando si parla del mangostano è doveroso citare anche la presenza di vitamina C, antiossidante tra i più efficaci in assoluto. Inoltre, come evidenziato dagli esperti del gruppo Humanitas, questo frutto contiene anche potassio, minerale alleato della salute del cuore e della regolarità della pressione arteriosa.

Ricco di fibre e di riflesso alleato dell’efficienza dell’intestino, il mangostano contiene pure delle tracce di betacarotene. Tornando un attimo alla carica antiossidante è importante fare un cenno alla presenza di xantoni, composti biologicamente attivi legati alla famiglia dei polifenoli. Grazie ad essi – li troviamo in particolare nella buccia – il mangostano è considerato molto utile quando si tratta di combattere i radicali liberi e di mantenere la cute elastica e luminosa.

Sempre in virtù della presenza di xantoni, il mangostano rappresenta un frutto amico del benessere cardiaco. Questi composti, infatti, contrastano l’ossidazione del colesterolo LDL, uno dei più importanti fattori di rischio per la salute del cuore.

Privo di colesterolo e di grassi saturi, il mangostano è noto pure per la sua capacità di favorire la sintesi del glicogeno, essenziale per tenere sotto controllo la sensazione di fame. Le sue proprietà sono state ovviamente sotto la lente della scienza diverse volte. Interessante a tal proposito è un articolo pubblicato nel 2017 sulle pagine della rivista Food and Chemical Toxicology.

Si tratta nello specifico di una revisione portata avanti da un’equipe di esperti attivi presso la  National Autonomous University of Mexico di Città del Messico. Gli studiosi in questione hanno sottolineato che gli xantoni contenuti nel mangostano possono essere considerati fonti preziose per lo sviluppo di nuovi farmaci contro le malattie croniche e degenerative.

Quando si chiama in causa il mangostano è essenziale citare le controindicazioni. Tra queste spicca senza dubbio l’assunzione di farmaci anticoagulanti. Per togliersi qualsiasi dubbio è bene in ogni caso consultare il proprio medico curante prima di introdurre questo frutto nella dieta.