Book Therapy, 10 benefici della lettura dei libri

Ecco dieci motivi – e benefici – per far entrare la Book Therapy nelle nostre vite

Si sa che leggere ha sempre fatto bene: allena la memoria, apre la mente, permette di conoscere più cose e dà libero spazio alla fantasia. Quello che si sa di meno è che ci sono degli studi comprovati a livello scientifico che attestano come la Book Therapy sia un ottimo rimedio naturale alla cura di alcuni disturbi che colgono moltissime persone nel mondo. Ecco quindi dieci motivi per entrare in libreria e scegliere il nostro nuovo migliore amico.

Leggere molto aiuta a tenere lontane le malattie degenerative del cervello come l’Alzheimer: a dirlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Neurology che ha notato come i libri abbassino del 15% lo svilupparsi di questa patologia. Stessa cosa ovviamente per la demenza senile, secondo quanto riportato da uno studio dell’Università di Perugia. La Book Therapy è stata anche ritenuta di grande aiuto negli ospedali, dove i volontari leggono ad alta voce per aiutare i pazienti dei reparti di terapia intensiva.

La Book Therapy viene usata anche nelle terapie di gruppo perché sembra che aiuti le persone ad aprirsi e condividere i propri problemi, aumentando così le possibilità di superarli. È provato anche – grazie a uno studio condotto dall’Università di Göteborg – che è di grande beneficio per le donne affette da alcune patologie che influiscono sui rendimenti lavorativi.

Se la Book Therapy è utile in ambito medico, aiuta anche a migliorare l’esistenza nella vita di tutti i giorni. Leggere un libro prima di andare a dormire permette di combattere l’insonnia e facilita il sonno. Sapevate inoltre che questa buona abitudine fa abbassare del 68% il livello di stress? E chiaramente diminuisce anche i livelli d’ansia, aiutando a rilassarsi. Ultimo, ma non meno importante, è un ottimo rimedio per contrastare la depressione quando associata alle terapie con i farmaci.

La Book Therapy non è una cosa dei nostri giorni, ma nasce da lontano: già ai tempi degli Antichi Egizi, Ramses II aveva fatto incidere sulla sua biblioteca la scritta “la casa per guarire l’anima”. Per non parlare degli ospedali all’epoca di Marco Aurelio, che avevano una libreria medica, e di quelli del 1272 al Cairo, dove si leggeva il Corano ai pazienti per farli stare meglio.