La musica di Mozart fa bene a pressione alta ed epilessia

Tre ricerche scientifiche confermano gli effetti positivi dell'ascolto delle sinfonie del compositore austriaco su malattie molto gravi

La musica di Mozart produce effetti positivi su chi soffre di malattie cardiovascolari e di epilessia. Che le sinfonie del compositore austriaco fossero miracolose per la mente, è cosa risaputa. Ora la scienza ha provato che possono dare esito positivo anche su malattie fisiche.

A dicembre 2015 la rivista scientifica Acta Cardiologica ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta da  L.C. Gruhlke, M.C. Patrício e D.M. Moreira su pazienti affetti da infarto miocardico acuto (ossia la necrosi dei miociti provocata da ischemia prolungata).

L’esito è stato sorprendente. E’ stata confrontata la musica di Mozart con quella dei Beatles e con le notizie radiofoniche e si è scoperto che le note di Amadeus hanno dato effetti positivi, mentre praticamente nulli sono stati quelli derivanti dai 4 ragazzi di Liverpool e dalle news. La ricerca, condotta su 60 pazienti, ha rilevato che le persone sottoposte alle note di Mozart hanno registrato un abbassamento della pressione sanguigna sistolica.

Un altro studio più recente pubblicato a febbraio sulla rivista Cognitive neurodynamics ha dimostrato invece gli effetti positivi sull’epilessia del lobo temporale, patologia cronica con crisi epilettiche accompagnate a volte da convulsioni. Anche in questo caso è significativo il benessere apportato da Mozart sui pazienti. I ricercatori coinvolti nell’indagine spiegano:

Abbiamo scoperto che l’esposizione alla musica di Mozart può migliorare in modo significativo le abilità cognitive nei ratti affetti da epilessia (…) la musica di Mozart può aiutare a promuovere la guarigione dei danni di tipo cognitivo.

Ma non è finita, una ricerca pubblicata nell’ottobre 2015 sul periodico Translational pediatrics ha evidenziato che facendo ascoltare Mozart due ore al giorno per 15 giorni diminuisce il numero di convulsioni nei bambini colpiti da encefalopatia epilettica associata a paralisi cerebrale e resistente al trattamento farmaceutico. Del compositore austriaco è risultata particolarmente efficace la Sonata in Re maggiore per due pianoforti (K448):

Oltre il 70% dei bambini con epilessia refrattaria avevano una riduzione del 50% nelle frequenze convulsive dopo un minimo di sei mesi di ascolto, una volta per notte, della K448 di Mozart.