Konjac: cos’è, proprietà e utilizzi in cucina

Il konjac è una radice da cui si ricava il glucomannano, usata per preparare spaghetti con poche calorie, senza glutine e dall’elevato potere saziante

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

Il konjac (Amorphophallus konjac) è una pianta della famiglia delle Araceae originaria del Sud della Cina e coltivata in varie zone subtropicali in Asia e Giappone. La pianta konjac un’erbacea perenne caratterizzata da un grande rizoma dal quale cresce una foglia frastagliata simile a un piccolo alberello. In primavera il konjac sviluppa un’infiorescenza che può raggiungere anche il metro e mezzo. Il fiore del konjac è una sorta di grosso cono rosso bruno costituito da uno spadice centrale avvolto da una spata; alla base dello spadice si trovano numerosi piccoli fiori poco appariscenti. Il fiore del konjac è molto particolare non solo per la forma e perché impiega diverse settimane ad aprirsi, ma soprattutto per l’odore nauseabondo che produce, simile a quello della carne in putrefazione.

La parte della pianta di konjac utilizzata in alimentazione, erboristeria e cosmesi non è però il fiore bensì il rizoma tuberizzato. Il rizoma del konjac, simile a una grande barbabietola, è tondeggiante e di dimensioni e peso notevoli che aumentano con l’avanzare dell’età della pianta. L’uso della radice di konjac è molto antica nei paesi di origine, dove si impiega soprattutto a scopo alimentare. Il rizoma del konjac, conosciuto anche con lingua del diavolo e patata konjac, è usata in particolare per addensare zuppe e minestre, preparare gelatine e realizzare gli shirataki, prodotti simili agli spaghetti  ma caratterizzati dal basso apporto calorico e dell’assenza di glutine. Dalla radice del konjac si ottiene poi il glucomannano, ingrediente utilizzato negli integratori alimentari per aumentare il senso di sazietà e regolare l’assorbimento di colesterolo alimentare.

Proprietà

La radice del konjiac ha pochissime calorie, circa venti ogni cento grammi, ma è comunque un alimento nutrizionalmente valido e un ingrediente che vanta diverse proprietà. Il konjac è costituito prevalentemente da acqua e glucomannano, un polisaccaride capace di gonfiarsi a contatto con l’acqua aumentando il proprio volume fino all’80%. Per questo motivo, il konjiac e i prodotti alimentari ricavati da questa radice hanno un grande potere saziante e possono essere un valido aiuto per chi vuole perdere peso. Il glucomannano estratto dalla radice di konjac è usato anche per formulare integratori alimentari consigliati proprio per chi desidera dimagrire perché assorbendo acqua, aumenta di volume nell’apparato gastrointestinale e riduce il senso di fame e la fame nervosa, evitando così di consumare porzioni di cibo eccessive o di fare spuntini fuori pasto. Gli integratori a base di glucomannano sono utili anche per tenere a bada i livelli di colesterolo, come avviene per il consumo della radice e di prodotti da essa ricavati. Il glucomannano, infine, rientra tra gli additivi usati produrre caramelle gommose e gomme da masticare.

Il consumo di konjac o di alimenti a base di questa radice favorire il transito intestinale e regola l’assorbimento di colesterolo, trigliceridi e glucosio. Oltre all’acqua e al glucomannano, il konjac contiene anche sali minerali come calcio, fosforo, ferro e proteine. È invece povero di grassi e non contiene glutine, frazione proteica responsabile dei sintomi della malattia celiaca. Nei Paesi d’origine, la radice di konjac viene consumata così com’è, tagliata a dadini, saltato in padella e servito come contorno. Inoltre, è impiegato per addensare salse, sughi, zuppe minestre e brodi in generale e per realizzare gelatine.

Oltre che per le proprietà nutrizionali, il konjac è usato anche in cosmesi. In commercio esistono infatti prodotti naturali, come creme viso e corpo, a base di konjac, vendute soprattutto in Cina e Corea. La radice di konjac è inoltre usata per realizzare piccole spugne struccanti ed esfolianti per il viso e per il corpo, utili per rimuovere il make-up e favorire la circolazione e il rinnovamento cellulare, mantenendo la pelle più morbida e contrastando i segni del tempo.

Utilizzi in cucina

Dalla radice di konjac si ottengono degli spaghetti sottili chiamati shirataki o noodles, che si trovano facilmente nei negozi etnici che vendono prodotti orientali, nei negozi specializzati in alimenti dietetici e anche nei supermercati ben forniti. Gli shiritaki sono venduti in barattolo, immersi in acqua, o secchi. Nel primo caso, per cucinarli è sufficiente scolarli e saltarli in padella, mentre nella versione essiccata devono essere prima reidratati in acqua per cinque-dieci minuti prima di procedere con la cottura. Generalmente gli shirataki vengono cotti in padella con condimenti a base di verdure per pochi minuti e serviti subito. Si tratta di un alimento saziante, poco calorico e altamente digeribile, da usare in alternativa ai normali spaghetti e adatto alle persone che seguono una dieta ipocalorica o a chi è intollerante al glutine. Oltre agli spaghetti di konjac, in commercio si trova anche pasta di konjac in vari formati. La pasta di konjac, dall’aspetto simile alla tradizionale pasta di grano, è realizzata invece con la farina ottenuta dalla radice.