Intervento chirurgico: cosa fare e cosa evitare prima di un’operazione chirurgica

Molti pazienti, prima di un intervento, commettono errori che possono portare al suo annullamento. Vediamo insieme quali sono i comportamenti da adottare e quelli da evitare prima di un intervento

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Andrea Costantino

Medico chirurgo

Medico abilitato alla professione, iscritto all'albo dei Medici e degli Odontoiatri di Siena.

Quando arriva il momento di dover effettuare un’operazioni chirurgica, ci sono delle importanti regole da rispettare per fare in modo che l’intervento non venga compromesso o, come accade ormai di frequente, che venga annullato e rimandato ad altra data. In Inghilterra, per esempio, viene annullata almeno un’operazione ogni dieci minuti, ben sessantamila ogni anno.

Sarà, pertanto, importante sapere cosa evitare prima di sottoporsi ad un’operazione in modo da farsi trovare preparati.

Cosa fare e cosa non fare prima di un intervento chirurgico

La preparazione ad un intervento chirurgico eseguito in elezione (ossia, programmato) rappresenta sempre un passo impegnativo e delicato, che dev’essere adeguatamente valorizzato dal medico nel colloquio preoperatorio e dal paziente che si appresta ad eseguire una data operazione. In effetti, i passaggi della preparazione sono spesso fastidiosi e un po’ impegnativi per il paziente e tutto l’iter preoperatorio può sembrare qualche volta eccessivo e ridondante; esso, però, risulta necessario al fine di garantirne la riuscita ed evitare l’insorgenza di complicanze. Ovviamente, la preparazione varia molto in base al tipo di intervento previsto, per cui sarà fondamentale prestare ben attenzione alle indicazioni che vengono fornite dal personale sanitario.

In generale, però, è necessario conoscere alcuni accorgimenti generali.

L’igiene personale

In primo luogo, sarà molto importante la cura dell’igiene personale. L’esecuzione di una semplice doccia con sapone antisettico la sera prima dell’intervento, sarà sufficiente per ridurre in modo efficace la carica di microrganismi a carico, soprattutto, delle zone interessate dall’operazione.

Altrettanto importante è la tricotomia, ovvero la rasatura dei peli della zona interessata dall’intervento. Questa va eseguita di preferenza con un apposito tricotomo, una specie di rasoio elettrico. Recenti evidenze sembrano prediligere la tricotomia preoperatoria, ove ritenuta indispensabile, poco prima dell’ingresso del paziente in sala operatoria, cercando di mantenere sempre le maggiori condizioni antisettiche possibili. In tal modo, si potrebbe evitare di creare tagli od abrasioni che possono costituire delle porte di ingresso per virus e batteri. La rasatura con lamette rudimentali dovrebbe essere scoraggiata il più possibile, in quanto più favorente la formazione di lesioni cutanee.

L’alimentazione e la pulizia intestinale

L’assunzione di cibi e liquidi prima dell’intervento varia in funzione del tipo di intervento stesso.
Sarebbe buona norma arrivare al tavolo operatorio a digiuno da almeno 3 ore per i liquidi e 6 ore per i cibi solidi. Anche in caso di interventi minori, eseguiti in anestesia locale, il rischio di una reazione vagale, oppure di una reazione all’iniezione di anestetico potrebbe manifestarsi inducendo nausea o vomito: il rischio di inalazione nelle vie aeree del materiale rigurgitato è sempre presente, ed è una evenienza decisamente pericolosa per la vita del paziente. Lo stomaco vuoto riduce di molto questa possibilità.

Nel caso di interventi a livello dell’addome varierà evidentemente la tempistica del digiuno. In questi casi l’anestesia generale è di per sé un forte stimolo al riflesso del vomito, specialmente nella fase di induzione. Sarà, quindi, importante in tali circostanze arrivare all’intervento a stomaco vuoto da almeno 6 ore, meglio 12 per l’assunzione di cibi solidi.

Poiché nella maggioranza dei casi i primi giorni successivi all’intervento chirurgico sono caratterizzati dall’arresto della funzione intestinale, la sera prima dell’operazione è buona norma l’esecuzione di un clistere. Tale misura non viene adottata se nel tratto intestinale o nell’addome sono in atto un’infiammazione o un’infezione acuta.

La terapia domiciliare

L’assunzione dell’abituale terapia domiciliare va quasi sempre mantenuta nei tempi e nei dosaggi soliti. Solo alcuni farmaci vanno sospesi prima dell’intervento e vanno identificati volta per volta nel colloquio preoperatorio con il medico.

Fumo e alcol

Importante e necessario è smettere di fumare almeno 24 ore prima dell’intervento. I fumatori, rispetto ai soggetti che non presentano l’abitudine tabagica, sono più a rischio di complicanze intra e postoperatorie, essendo più predisposti, ad esempio, a patologie infettive soprattutto a livello del torace che possono inficiare il successivo percorso riabilitativo.

Inoltre, alcuni giorni prima dell’operazione è consigliabile sospendere il consumo di alcolici; il loro uso può avere effetti negativi sul fegato, mentre è importante – soprattutto nel caso di interventi chirurgici che comportano un’anestesia prolungata – che la funzione epatica non sia alterata.

Smalto

È raccomandato rimuovere sempre lo smalto dalle unghie: la sensibilità del saturimetro per il monitoraggio intra e postoperatorio dell’ossigenazione del sangue può essere pregiudicato dalla presenza di carbossiemoglobina (quella legata al monossido di carbonio, tristemente famoso per le intossicazioni da stufe o caldaie difettose ma presente anche nei grossi fumatori), dalla vasocostrizione, o come più frequentemente può accadere dalla presenza di smalto sulle unghie, che può cambiare lo spettro della luce riflessa e fornire un’informazione falsata.

Protesi e simili

Prima che il paziente venga trasportato in sala operatoria, sarà necessaria la rimozione di eventuali protesi dentarie mobili (per evitare che si stacchino mentre viene intubato dall’anestesista); qualora si abbia un dente malfermo, sarebbe opportuno informarne l’anestesista, in modo che, prima dell’intervento, si possa provvedere a rimuoverlo.

Inoltre, in relazione alla procedura chirurgica cui dovrà essere sottoposto, il paziente deve accedere alla sala operatoria senza indumenti personali ma con camice sterile fornito dall’infermiere, copricapo e calze elastiche. Ciò in quanto, essendo il normale vestiario ovviamente non sterilizzato, si vuole evitare il pericolo di diffondere germi nella sala operatoria.

Qualora il paziente giunga in sala operatoria con effetti personali (monili, biancheria, protesi…) ancora in suo possesso, l’infermiere di sala operatoria che accoglie il paziente e che compila la scheda di verifica della preparazione all’intervento chirurgico, prende in consegna tali effetti, li imbusta, compila la scheda “custodia effetti del paziente”, appone la sua firma e richiede quella del paziente o di un suo familiare per consegna.Infine, le indicazioni che possono essere fornite prima di un intervento chirurgico possono essere molteplici. Dovrà essere premura del singolo individuo che si sottopone ad un’operazione osservarle minuziosamente al fine di andare incontro a complicazioni spiacevoli e prevenibili.

Fonti bibliografiche: