In commercio esiste un gamma ampissima di dentifrici e scegliere quello giusto può essere davvero difficile.
Ecco qualche considerazione per aiutarvi nell’acquisto:
1. La consistenza del dentifricio non è indicativa della sua efficacia. Esistono formulazioni in crema, gel, polvere o anche solidi ma, come per gli ingredienti, ricordatevi che non è il tipo di dentifricio a garantirvi la salute della bocca.
2. La prossima volta che andate dal dentista o dall’igienista dentale chiedetegli di consigliarvi, loro sì che sanno di cosa ha bisogno la vostra bocca!
3. Come in tantissimi prodotti dedicati all’igiene personale e alla cosmesi, anche i dentifrici possono contenere parabeni, SLS e Triclosan. Se volete evitarli vi invito a leggere gli ingredienti sul retro del tubetto: scoprirete che ce ne sono moltissimi senza.
Volendo dividere in categorie i dentifrici ecco quello che dovete sapere:
Denti sensibili
I dentifrici che riportano indicazioni come “sensitive” o “denti sensibili” sono dedicati a coloro che soffrono di ipersensibilità dentinale e quindi in caso di sensibilità al freddo o allo sfregamento.
Se li avete comprati fino ad oggi pensando che siano per gengive delicate, mi spiace, avete sbagliato.
Solitamente questi prodotti contengono alte concentrazioni di fluoro, calcio o idrossiapatite.
Gengive sensibili
Se avete bisogno di dentifrici specifici per gengive dolenti, facili al sanguinamento, arrossate e infiammate, dovete chiamare il dentista per un controllo e scegliere dentifrici salini o che contengano ingredienti come zinco, aloe, tea tree oil, ratania calendula e lattoferrina: generalmente riportano una dicitura che ricorda il benessere gengivale e non hanno controindicazioni ad essere usati quotidianamente per periodi prolungati, purché non contengano clorexidina.
Microgranuli
I dentifrici con i micrograuli sono generalmente più abrasivi degli altri, quindi sceglieteli solo se non avete problemi di sensibilità o di infiammazione gengivale.
Whitening
I dentifrici whitening sono solitamente quelli più aggressivi perché hanno lo scopo di rimuovere le macchie da caffè, tabacco, liquerizia ecc che si formano sulla superficie dello smalto dentale. Questi prodotti non sbiancano, ma smacchiano e per farlo devono essere più abrasivi degli altri, quindi per mantenere i denti bianchi, vanno utilizzati con moderazione una o due volte alla settimana.
Antiplacca, antitartaro e protezione totale
Paste dentifricie caratterizzate dalla presenza di ingredienti come cloruro di sodio e i pirofosfati che stimolano una maggiore produzione di saliva e quindi una maggiore azione di risciacquo della nostra bocca che contrasti la formazione della placca prima e poi del tartaro (che è placca calcificata). Possono contenere fluoro, calcio o idrossiapatite. Questi sono considerati i classici dentifrici da tutti i giorni per chi non abbia nessun particolare problema.
Protezione dello smalto
I dentifrici di ultima generazione riportano diciture come “rigenera smalto” e “ripara e protegge” e sono prodotti nati per contrastare gli effetti del consumo di bevande acide (erosione) e usura dello smalto. Le nostre abitudini alimentari sono cambiate e così anche la nostra bocca: non soffriamo più solo di carie e parodontopatie, abbiamo anche un serio problema: lo smalto si consuma.
Ecco allora che nascono questi prodotti super-remineralizzanti che sfruttano il grande potere del fluoro o dell’idrossiapatite per letteralmente colmare le zone dove lo smalto si è usurato. Possono essere utilizzati tutti i giorni? Sì se sono dentifrici, no se sono mousse o sieri da utilizzare in una prima fase di attacco urto per un tempo limitato.
Non mi resta che augurarvi… buon acquisto!
Tatiana G. Rizzati
IGIENISTA DENTALE E BLOGGER