Gastroenterite virale: cause, cura e prevenzione. Quando chiamare il medico

Gastroenterite virale: è possibile contrastare questa nota patologia che colpisce donne e uomini di ogni età, ecco i consigli utili

La gastroenterite virale è un’infiammazione dell’intestino che può comportare varie sintomatologie tra cui nausea, vomito, dolori addominali, diarrea e nei casi più gravi anche stati febbrili. Spesso questa patologia viene anche chiamata “influenza intestinale” proprio perché nella maggior parte dei casi viene provocata da cibi e liquidi contaminati oppure da una persona infetta. Se non si soffre di altre patologie è possibile guarire velocemente senza alcun tipo di rischio. In altri casi, soprattutto se si tratta di neonati o individui affetti da malattie del sistema immunitario, i sintomi di questa gastrite virale possono trasformarsi in un vero e proprio pericolo. Attualmente non esistono delle cure specifiche per il trattamento di questo disturbo, pertanto la prevenzione gioca davvero un ruolo fondamentale. Occorre anche assumere la buona abitudine di fare attenzione ad alimenti o bevande che potrebbero essere contaminati. Una prima accortezza è quella di lavarsi sempre le mani. I virus sono fra le prime cause della gastroenterite virale. Questi, infatti, vanno a danneggiare le cellule che compongono le pareti intestinali tenue, causando la fuoriuscita dei fluidi, i quali causano diarrea.

Inoltre bisogna tenere in considerazione che alcuni virus potrebbero essere particolarmente pericolosi per i più piccoli, poiché tendono ad infettare prevalentemente i neonati e gli anziani, soprattutto durante i mesi invernali. Sintomi come diarrea e vomito tendono a manifestarsi qualche giorno dopo essere stati infettati. Dunque la gastroenterite virale può colpire individui di ogni razza ed età, ed è tra le prime cause di mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo. I soggetti più esposti a questi rischi restano comunque i bambini dell’asilo nido o gli anziani nelle case di riposo, poiché il loro sistema immunitario non è fortemente sviluppato. Per una corretta prevenzione della gastroenterite occorre quindi prestare la giusta attenzione nei luoghi affollati come scuole, campeggi o navi da crociera. In alcuni casi i sintomi della gastroenterite virale possono anche essere un forte mal di testa e dolori muscolari e la gravità della patologia può sempre variare a seconda delle circostanze. Generalmente i sintomi durano massimo due giorni, ma in altri casi possono anche persistere per una decina di giorni.

Una corretta idratazione è fondamentale per prevenire al meglio questa patologia, poiché la perdita di liquidi e di sali minerali può diventare un vero e proprio fattore di rischio. Si consiglia dunque di bere sempre moltissima acqua durante tutto l’arco della giornata. La gastroenterite virale è una patologia altamente contagiosa, poiché la trasmissione dei virus può avvenire nel momento in cui si sta a stretto contatto con un individuo infetto. Ad esempio, i fattori di rischio possono essere la condivisione di cibi, bevande, bottiglie o lavastoviglie. Lo stesso vale per le bevande ed i cibi infetti. E’ necessario consultare un medico nel caso di individui con problemi al sistema immunitario, poiché la perdita di liquidi potrebbe causare una grave disidratazione. In alcuni casi è necessario il ricovero ospedaliero, dove al paziente verranno reintegrati i liquidi mediante la somministrazione di flebo. Non esiste una cura specifica per la gastroenterite virale, ma attraverso dei semplici accorgimenti è possibile alleviare le sintomatologie.

Non vi sono quindi delle terapie farmacologiche, ma è sufficiente seguire delle regole ben precise. Innanzitutto occorre lasciare a riposo lo stomaco, digiunando del tutto per alcune ore. Dopodiché si consiglia di mangiare lentamente un ghiacciolo e sorseggiare gradualmente dell’acqua. Bibite frizzanti al limone, energetiche o brodini vanno benissimo purché non siano fredde e siano prive di caffeina. Si può riprendere a mangiare lentamente con l’assunzione di cibi bianchi come banane, riso, crackers, pane tostato e pollo poiché sono altamente digeribili. Se si avverte nuovamente la sensazione di nausea è preferibile smettere subito di mangiare. Sono da evitare alimenti grassi, piccanti, alcolici e latticini fin quando non si è guariti del tutto. Il giusto riposo è essenziale per rimettersi in forma e tornare in salute, poiché questa patologia causa molta debolezza e spossatezza. Occorre prestare particolare attenzione anche nell’assunzione dei farmaci, poiché un eccessivo utilizzo può provocare intossicazioni al fegato. Bisogna chiamare il medico quando vi è la presenza di sangue nel vomito o nelle feci, quando ci si sente fortemente disidratati, con bocca secca, una costante sensazione di sete e quando la febbre arriva a 40 °C. Per i più piccoli bisogna chiamare subito un medico quando il bambino appare debole e spossato, non sporca il pannolino o vomita da diverse ore, non reagisce agli stimoli ed ha la bocca secca senza la presenza di lacrime durante il pianto.