Vitamine del gruppo B: dove si trovano nella dieta e cosa accade se siamo carenti

La nutrizionista Lucilla Titta ci spiega perché sono importanti le vitamine del gruppo B, la dieta corretta e cosa fare se non ne assumiamo abbastanza

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Negli ultimi anni si è osservata un’attenzione crescente agli aspetti salutistici dell’alimentazione e agli effetti di tipo funzionale che i diversi nutrienti possono esercitare a livello dell’organismo. Nell’ambito dei nuovi “pattern alimentari” il ruolo dei micronutrienti, come vitamine e sali minerali, rimane fondamentale.

Le vitamine sono sostanze essenziali per la sopravvivenza: contribuiscono alla produzione di globuli rossi, al mantenimento delle difese immunitarie, al buono stato di salute delle strutture nervose e del metabolismo energetico. Le vitamine del gruppo B, in particolare, hanno un ruolo fondamentale nel funzionamento del sistema nervoso (B1, B3, B6, B12, acido folico), del sistema immunitario (B6, B12) e del metabolismo energetico, oltre che per mantenere in equilibrio alcune funzioni dell’organismo come l’accrescimento e l’integrità di cute e mucose.

In quanto vitamine idrosolubili, vale a dire che si sciolgono in acqua, le vitamine del gruppo B non possono essere accumulate dall’organismo ma devono essere assunte quotidianamente attraverso l’alimentazione. Ci sono tuttavia delle condizioni che rendono difficile il raggiungimento del fabbisogno giornaliero.

Da qui la possibilità di assumere integratori, sempre dopo averne parlato col medico. Gli integratori di vitamina B e B12 in film orodispersibili sono la nuova frontiera nei sistemi di somministrazione orale sviluppati con la tecnologia IBSA FilmTec™. Costituita da un foglietto flessibile e ultrasottile della dimensione di un francobollo (50-150 micron di spessore), la nuova formulazione brevettata ha infatti il vantaggio di dissolversi rapidamente a contatto con la saliva, assicurare una concentrazione precisa ed uniforme degli ingredienti attivi e facilitare al contempo l’assunzione degli integratori in qualsiasi circostanza e in diverse condizioni.

Noi abbiamo chiesto alla dottoressa Lucilla Titta, Nutrizionista e Ricercatrice presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, di spiegarci perché in particolare sono importanti le vitamine del gruppo B e qual è la dieta corretta per assumerle.

Perché sono importanti le vitamine del gruppo B e la loro funzione?
Le vitamine del gruppo B hanno un ruolo essenziale nel funzionamento del sistema nervoso (B1, B3, B6, B12, acido folico), del sistema immunitario (B6, B12) e del metabolismo energetico, oltre che mantenere in equilibrio alcune funzioni dell’organismo come l’accrescimento e l’integrità di cute e mucose.

Quali sono le vitamine del gruppo B più importanti per la donna?
È importante raggiungere il fabbisogno giornaliero di tutte le vitamine del gruppo B, tuttavia va rivolta particolare attenzione al consumo di folati, in particolare alla vitamina B9 che ha un ruolo fondamentale nella crescita e nella riproduzione delle cellule e per la formazione del sistema nervoso centrale nell’embrione e nel feto. Inoltre la vitamina B9 interviene nella trasformazione del triptofano nel neurotrasmettitore serotonina, nella sintesi del DNA e nel metabolismo degli aminoacidi.

In quali alimenti si trovano?
Alimenti ricchi di vitamina B6 sono cereali, frutta secca, patate, piselli, lenticchie, vegetali a foglia verde. La vitamina B9 è presente in molti vegetali a foglia verde come spinaci, lattuga, broccoli, asparagi, ma anche in arance, legumi e cereali. La vitamina B12 è presente in tutti gli alimenti di origine animale, anche in minima quantità. In particolare, la si trova nella carne, nel pesce, nel fegato, nel latte, nelle uova. In natura non esistono piante o vegetali che contengano quantità di vitamina B12 in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero nell’essere umano.

C’è differenza tra una donna in età fertile e una donna in menopausa nell’assimilazione della vitamina B?
Già dopo i cinquant’anni l’organismo va incontro ad una progressiva atrofia della mucosa gastrica che può portare ad un malassorbimento della vitamina B12, quindi il semplice progredire dell’età può rappresentare un fattore di rischio per la carenza di tale vitamina. Mentre per quanto riguarda le donne in età fertile esistono ormai numerose evidenze scientifiche sulla necessità di supportare il fabbisogno di vitamina B9, meglio conosciuta come acido folico, sia prima che durante la gravidanza. Questa vitamina è, infatti, indispensabile allo sviluppo del sistema nervoso del bambino, previene l’anemia e i difetti del tubo neurale (spina bifida) e riduce il rischio di malattie cardiache congenite.

Andiamo verso l’estate: a cosa dobbiamo prestare attenzione?
L’estate offre molte occasioni di consumo di ortaggi freschi e crudi che ben conservano il loro contenuto di vitamine idrosolubiuli, come le vitamine del gruppo B, altrimenti disperse facilmente in cottura.

Quali sono i sintomi di una eventuale carenza?
I sintomi possono essere i più diversi: piccoli tagli ai lati della bocca, secchezza della pelle, debolezza dei capelli, affaticamento e crampi fino ad arrivare a disturbi neurologici. È essenziale quindi a seconda dell’età e del tipo di alimentazione consultare il proprio medico per il dosaggio delle vitamine nel sangue ed individuare così eventuali carenze.

Oltre all’alimentazione, come possiamo integrare le vitamine del gruppo B?
Attraverso l’utilizzo di integratori alimentari consigliati dal proprio medico o nutrizionista.