Dieta dopo Pasqua per depurarti dagli stravizi delle feste

Una giornata totalmente proteica, con l’esclusione di frutta e verdura, può aiutarti a sgonfiare la pancia e ridurre il meteorismo

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Pancia gonfia, digestione rallentata, senso di pesantezza: sono alcuni dei sintomi con i quali potresti trovarti a fare i conti dopo le feste pasquali. Una giornata totalmente proteica, con l’esclusione di cibi ad alto contenuto di carboidrati, come pasta, pane e cereali, e aerofagici quali le verdure a fiore e a foglia verde, può aiutarti a ridurre il disagio e a diminuire il gonfiore addominale. 

I cibi consigliati

Cosa portare in tavola, dunque? Lo abbiamo chiesto al dott. Corrado Pierantoni, medico specialista in endocrinologia e malattie del ricambio e nutrizionista clinico a Lanciano (Ch). “Via libera alle proteine – consiglia l’esperto – da scegliere preferibilmente tra quelle magre. Per una giornata, invece, rinunciamo a pane, pasta e altri alimenti ricchi di carboidrati, compresi frutta e verdura. Riducendo drasticamente l’assunzione di carboidrati l’organismo, per ottenere energia, attingerà alle riserve di grasso in eccesso”.

Le proteine tra cui scegliere:

Latte o yogurt HD (ad alta digeribilità), latticini e formaggi, meglio se a basso contenuto di grassi. 

Carne, pesce e uova. A quella rossa, prediligere la carne bianca, come il coniglio. Sì anche a tacchino e pollo privato della pelle. Ottimo il pesce azzurro come alici, sardine, sgombro, ma anche salmone, tonno e pesce spada, particolarmente ricchi di acidi grassi omega 3, preziosi per la salute cardiovascolare. Bene anche le uova, fonti di proteine nobili dall’alto valore biologico, ossia complete degli aminoacidi essenziali che vengono impiegati dal nostro corpo per il mantenimento e la costruzione delle strutture cellulari.

Legumi. L’alternativa, per i vegetariani, sono i legumi. Da preferire, una volta cotti, passati con il passaverdure. “Questo strumento che tutti abbiamo in casa – spiega il nutrizionista – permette di rompere le fibre e dunque di evitare quella spiacevole sensazione di gonfiore addominale da molte persone percepita dopo il consumo di questi straordinari alimenti, spesso ancora troppo poco presenti nelle nostre tavole, nonostante da tempo tutti gli esperti del mondo della nutrizione raccomandino l’assunzione di legumi almeno 3 volte alla settimana. Alimenti vegetali ricchi di fibre, vitamine e sali minerali preziosi per il cuore e per l’intestino”. Tra le proteine vegetali compaiono, inoltre, anche il seitan e i derivati della soia come tofu e tempeh.

Via libera, poi all’acqua. “È utile per l’eliminazione delle sostanze di scarto dei processi biologici”, racconta il dott. Pierantoni. Per questo, durante la giornata totalmente proteica, è importante assumerla nella giusta dose: almeno un litro e mezzo da bere nel corso della giornata, a partire dal mattino. “Come in tutte le mie diete – raccomanda il medico – una bevanda di acqua e limone compare sin da prima della colazione: è antiossidante, depurativa e permette di alcalinizzare l’organismo dopo l’acidosi notturna”.

I cibi da evitare

Cosa, invece, è sconsigliato mangiare durante questo giorno di dieta? “Innanzitutto gli alimenti contenenti carboidrati e ricchi di zucchero, come pasta, patate, pizza, pane, cereali, dolci, snack, le bevande gassate e zuccherate, dolci, creme spalmabili, succhi di frutta eccetera”, spiega il dott. Pierantoni. “Per un giorno rinunciamo anche a frutta e verdura freschi che comunque, anche se ne possiedono di meno, presentano comunque una certa dose di carboidrati ed, essendo delle ottime fonti di fibre fermentabili, potrebbero contribuire ulteriormente alla produzione di gas addominali”.

Una volta terminata la giornata totalmente proteica, è necessario tornare all’alimentazione normale. “Questo è un metodo che può essere seguito dopo dei giorni con pasti abbondanti ricchi di pasta, pane e dolci, come le festività o i weekend fuori porta in cui ci concediamo qualche stravizio di troppo, ma poi è importante assumere tutti i nutrienti fondamentali, tra cui i carboidrati, e soprattutto inserire nell’alimentazione frutta e verdura di stagione – conclude il medico – magari controllando le quantità di pasta, pane e dolci”. 

 

Il menù della “giornata tipo”

 

APPENA SVEGLI: Una bevanda di acqua e limone

COLAZIONE: Un bicchiere di latte HD; una tazza di tè verde o un caffè 

SPUNTINO MATTINA: 5 fette di prosciutto crudo sgrassato; una tazza di tè verde 

PRANZO: Un trancio di pesce spada al salmoriglio (aglio, olio, prezzemolo, limone, sale e pepe) oppure 2 cosce di pollo senza pelle cotte al forno e condite con rosmarino, olio e sale

SPUNTINO POMERIGGIO: Uno yogurt magro HD; una tazza di tè verde

CENA: Una porzione di ricotta oppure una zuppa di lenticchie con timo e maggiorana oppure una frittata di 1 albumi e 1 tuorlo con erbe aromatiche