Rimedi per l’emicrania, conoscerla per combatterla

Andiamo alla scoperta di alcuni consigli utili per alleviare i fastidiosi e invalidanti sintomi causati da questo disturbo comune.

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

L’emicrania è una patologia che rientra nel più ampio gruppo delle cefalee e risulta essere una delle forme più frequenti. Si stima che circa il 10% della popolazione mondiale abbia sperimentato questo disturbo almeno una volta nella vita. L’OMS inquadra questa patologia tra le più invalidanti e frequenti nell’essere umano e sono numerose le cause che possono scatenare il disturbo o esacerbarlo.

Qualunque sia la causa che porta all’origine dell’emicrania, ciò che è certo è che i suoi sintomi possono ridurre notevolmente la qualità di vita di chi ne soffre. In quest’ottica, diventa indispensabile trovare i migliori rimedi, al fine di alleviare i fastidiosi disturbi derivanti da questa patologia.

Cos’è l’emicrania e perché si manifesta?

Comprendere l’emicrania è utile per capire quali rimedi mettere in atto nel caso si manifesti un episodio. Come anticipato, viene inquadrata nella famiglia delle cefalee, in particolare nella categoria delle “cefalee primarie”, una classe di disturbi che non presenta cause organiche e che include, oltre all’emicrania, anche la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo. Le forme secondarie di cefalee, invece, hanno cause organiche, quali meningiti, masse tumorali, aneurismi, glaucomi, otiti o traumi cranici.

Quando si parla di emicrania ci si riferisce a un disturbo neurologico multifattoriale, che vede il mal di testa come uno dei sintomi principali e che si manifesta in soggetti predisposti con o senza un fattore ambientale scatenante.

L’emicrania è spesso descritta come un dolore intenso e destabilizzante, che sorge in una delimitata zona del capo, di sovente un lato o la parte anteriore. Il dolore insorge lentamente, per poi aumentare di intensità, cambiare posizione o estendersi ad altre aree della testa. Tale patologia si caratterizza, in genere, per l’unilateralità del dolore, anche se non mancano i casi di emicrania bilaterale, da un tipico andamento degli stimoli dolorosi, così intensi da impedire le attività quotidiane e da una tendenza a peggiorare con i movimenti della testa.

L’emicrania può essere accompagnata da sintomi neurologici definiti “aura”. Il disturbo, inoltre, può manifestarsi solamente poche volte all’anno, oppure con frequenze più elevate.

Oltre al dolore intenso, alcuni soggetti sperimentano altri sintomi legati all’emicrania, come:

  • nausea e vomito;
  • sudorazione;
  • brividi;
  • ipersensibilità alla luce, fino ad arrivare alla fotofobia;
  • sensibilità aumentata ai suoni (fonofobia);
  • sensibilità eccessiva agli odori (osmofobia);
  • dolori addominali o diarrea;
  • bisogno di urinare;
  • scarsa concentrazione;
  • pallore

Spesso chi sperimenta un attacco di emicrania preferisce riposare in una stanza al buio e nel pieno silenzio, per cercare di limitare gli stimoli che potrebbero esacerbare i suoi sintomi.

L’emicrania è più frequente nella popolazione femminile (probabilmente a causa delle fluttuazioni del livello degli estrogeni) ma può colpire pazienti di ogni sesso ed età, specialmente se esiste una predisposizione familiare a soffrire di mal di testa. È chiaro che, in considerazione del potenziale effetto invalidante dei sintomi, è opportuno conoscere rimedi per l’emicrania che possano alleviare il disturbo rapidamente.

Le cause dell’emicrania: capirle per combatterla

Questo problema, di natura neurologica, può essere provocato da diversi fattori. I “mal di testa”, infatti, non sono tutti uguali e possono avere origini differenti. Inoltre, è bene ricordare che, nonostante i progressi avvenuti in questo campo, non sono ancora completamente chiari i meccanismi che portano alla manifestazione di questa patologia, anche se sono stati individuati numerosi fattori ambientali e genetici potenzialmente responsabili dell’insorgenza di emicrania.

L’emicrania può essere riconducibile a un’alterazione dei neurotrasmettitori cerebrali, a un’ipereccitabilità della corteccia cerebrale o a una disfunzionale azione dei recettori del dolore. Secondo altri studi, può essere legata a un’alterazione transitoria del funzionamento dei vasi sanguigni.

Quali sono i principali fattori che scatenano o contribuiscono all’esacerbazione dei sintomi da emicrania?

  • Senza dubbio un’alimentazione scorretta, dato che un regime alimentare erroneo vario può aumentare il rischio di soffrire di emicrania. Alcuni alimenti sono sconsigliati in caso di emicrania, come cioccolata, formaggi stagionati (per la presenza di tiramina), vino rosso, fritti e affettati (che contengono nitrati).
  • Le alterazioni del ritmo sonno veglia sono tra i fattori da tenere sotto controllo, se si soffre di mal di testa. Anche la mancanza di sonno potrebbe incidere sulla salute e causare dei forti mal di testa durante l’arco della giornata.
  • Lo stress e la tensione possono a causare o peggiorare l’emicrania. Inoltre, possono predisporre allo sviluppo di altri tipi di cefalee come quella da stress o muscolo-tensiva. Spesso, in condizioni di stress, i muscoli del collo, del volto, delle spalle, della mandibola e del cuoio capelluto si irrigidiscono, causando dolore e sensazioni di fastidio.
  • A volte sono gli squilibri ormonali a generare episodi di emicrania, soprattutto nelle donne.
  • Come accennato, gli stimoli ambientali come luci intense, forti profumi e odori pungenti possono generare o far peggiorare l’emicrania.
  • L’eccessiva attività fisica può essere tra gli imputati.
  • Gli sbalzi di temperatura o l’esposizione a stress climatici, come vento o raggi solari, sono condizioni favorenti l’emicrania, nei soggetti predisposti a questo particolare disturbo.
  • L’uso di sostanze è senza dubbio tra gli elementi che peggiorano la salute generale e possono indurre attacchi di emicrania
  • Esiste un particolare tipo di emicrania, detta emicrania emiplegica familiare, che genera la debolezza di un solo lato del corpo ed è legata a un difetto genetico nei cromosomi 1, 2 o 19.

Occorre tenere sempre sotto controllo i segnali di pericolo e ricorrere a soluzioni efficaci per prevenirli ed alleviarli: capire quali sono i fattori scatenanti è indispensabile per impostare una terapia tempestiva e adeguata.

Come trattare l’emicrania: terapie efficaci

Per l’emicrania non esistono cure definitive, ma l’assistenza di un medico specializzato può aiutare a trovare le terapie più idonee atte ad alleviare i sintomi e a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi dolorosi. Ovviamente, il primo passo da compiere è quello di individuare ed eliminare i fattori scatenanti che possono essere stimoli ambientali eccessivi, ma anche fattori psicologici, farmacologici o alimentari.

Per un corretto inquadramento della patologia, nel caso in cui si manifesti un primo episodio di mal di testa, è opportuno riferirsi al proprio medico curante o a uno specialista, solitamente neurologo, in grado di eseguire una diagnosi differenziale della cefalea. Dalla visita potrebbe emergere una diagnosi di emicrania. Il paziente che soffre di emicrania deve essere istruito sui principali rimedi, farmacologici e non, per evitare l’insorgenza degli episodi o per ridurre l’impatto che questi hanno sulla vita quotidiana.

Quali sono i principali?

Terapie comportamentali

Recentemente sono emersi numerosi risultati a favore degli approcci di tipo comportamentale per la gestione dell’emicrania. Studi clinici hanno dimostrato una riduzione della frequenza e dell’intensità degli attacchi di mal di testa, quando vengono applicati correttamente trattamenti quali le Terapie Cognitivo- Comportamentali, la Mindfulness, il biofeedback e le tecniche di rilassamento.

Grazie a queste terapie i pazienti vengono educati a ridimensionare alcuni dei “triggers” che attivano gli episodi di emicrania, nonché a gestire con maggiore consapevolezza lo stress, a individuare e modificare le abitudini che, più di altre, scatenano gli episodi, nonché a migliorare la loro fiducia in sé e nelle proprie risorse.

Tali protocolli terapeutici possono essere un’opzione da utilizzare sia in affiancamento ai trattamenti farmacologici, sia in loro sostituzione (o ridimensionamento) soprattutto nei casi in cui sussistano effetti collaterali legati all’assunzione delle principali sostanze usate per il trattamento dell’emicrania.

Per una corretta impostazione di un percorso terapeutico, è bene rivolgersi a specialisti qualificati, quali gli psicoterapeuti cognitivo-comportamentali.

La disciplina dello Yoga

Tra le cause scatenanti dell’emicrania possono esserci squilibri emotivi, stress, ansia, preoccupazioni. Lo Yoga è una delle discipline che mostrano più benefici, poiché riesce ad agire in sinergia su corpo e mente, conducendo verso un piacevole stato di rilassamento, della psiche, dell’apparato muscolo-scheletrico e del sistema nervoso. Il consiglio è quello di dedicare almeno 20 minuti a degli esercizi di Yoga. Nel caso in cui sia la prima volta che ci si approccia a tale attività, occorre consultarsi con un professionista qualificato, il quale saprà indicare le tecniche migliori.

Lo Yoga è, in generale, un ottimo metodo per aiutare coloro che soffrono di mal di testa. Per individuare le pratiche che offrono più sollievo in questi casi è utile avere il supporto di un insegnante esperto, ma anche imparare ad ascoltarsi e capire quale o quali posizioni (dette anche Asana) recano più beneficio nel proprio caso specifico. Per avere miglioramenti significativi è sufficiente una pratica a bassa intensità, a patto che sia costante e messa in atto nella maniera corretta.

Trattamenti complementari per problemi mandibolari

A volte, i problemi legati all’articolazione della mandibola e alla scorretta occlusione dentale possono scatenare o aggravare l’emicrania e, più in generale, contribuire all’insorgenza di qualche tipo di cefalea.

È opportuno quindi verificare se si presenta un problema di questo tipo e farsi aiutare da uno specialista esperto, che saprà indicare i migliori rimedi per la propria condizione.

Stile di vita

Tra i principali suggerimenti per chi soffre di emicrania c’è quello di adottare uno stile di vita corretto ed equilibrato, che comprenda un’alimentazione ad hoc, buoni livelli di idratazione, ritmi sonno-veglia regolari e, non da ultimo, dell’esercizio fisico costante.

L’esercizio fisico praticato con regolarità è il miglior rimedio per la prevenzione e il trattamento di numerose patologie. È buona norma dedicare qualche minuto ogni giorno ad esercizi aerobici e anaerobici che stimolino l’organismo e contribuiscano ad una corretta ossigenazione i tessuti. L’attività fisica deve sempre essere ponderata in base al peso e allo stato di salute generale del soggetto. Occorre, specialmente nel caso in cui si soffra di emicrania, evitare sessioni di allenamento sporadiche ed eccessivamente intense, che potrebbero esacerbare il problema. L’aiuto di un personal trainer qualificato può essere una buona soluzione.

Oltre a esercizi e stile di vita: la terapia farmacologica
Sono numerosi i farmaci disponibili per la prevenzione e il trattamento dell’emicrania. A seconda dalla gravità del disturbo, possono essere impiegate diverse classi farmacologiche. Ad esempio, i triptani, se assunti precocemente nel momento in cui si manifestano i primi sintomi del disturbo, possono interrompere l’insorgenza dell’episodio o ridurne i sintomi e la durata.

Utili sono anche gli analgesici o farmaci antiemetici, per il controllo della nausea. Vengono impiegati con successo anche anticonvulsivanti, calcio-antagonisti, antidepressivi e anticorpi monoclonali quali l’erenumab, il fremanezumab e il galcanezumab.

 

Fonti bibliografiche

FAQ

A cosa è dovuta l'emicrania?

Anomalie del sistema nervoso o della circolazione sanguigna intracranica. Può essere peggiorata da stati tensivi che interessano l’apparato muscolo-scheletrico. Sono molte le concause genetiche e ambientali che incidono sui sintomi dell’emicrania.

Come riconoscere l'emicrania?

È una forma di cefalea che si presenta con dolore unilaterale. Il dolore insorge lentamente, per poi progredire ed estendersi ad altri distretti del capo. Inoltre, può essere accompagnata da nausea, vomito, pallori, ipersensibilità agli stimoli.

I massaggi possono essere utili?

Quando il mal di testa è inquadrabile come cefalea muscolo-tensive, può beneficiare di massaggi alla base del collo, nella zona delle spalle, ma anche della fronte, del naso, delle sopracciglia e delle tempie.