Dieta turbo: perdere 5 chili in 10 giorni

Come funziona la dieta turbo che promette di perdere mezzo chilo al giorno elaborata dalla super esperta in metabolismo Hailey Pomroy

Foto di Gaia Masiero

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

Avete mai sentito parlare della dieta turbo? Famosissima negli USA, dove ha conquistato anche le star di Hollywood che hanno contribuito ad accrescerne la fama, è una dieta veloce, anzi velocissima. La promessa è piuttosto allettante: perdi 10 kg in 10 giorni. Ma funziona davvero? E qual è il metodo proposto per raggiungere un risultato così ambizioso in poco tempo?

Cos’è la dieta turbo

La dieta turbo è stata ideata da Haylie Pomroy, la stessa nutrizionista delle celebrity che ha creato un altro regime di grande successo: la dieta del super metabolismo. Questa dieta made in Hollywood, a differenza dell’altra ideata dalla stessa esperta in nutrizione, appartiene al folto gruppo delle diete lampo che si basano tutte sul concetto attraente, quanto controverso, che perdere molti chili in pochissimo tempo sia possibile. A dare il nome a questa dieta particolare, alcuni alimenti considerati “turbo” che sarebbero in grado di riattivare il metabolismo e accelerare il dimagrimento. Ed ecco che si torna agli studi sul metabolismo della Pomroy, convinta del fatto che per dimagrire si debba puntare su un gruppo di cibi capaci di regalarci un metabolismo veloce. Sogno o realtà?

Come funziona

Il programma Turbo-O

Tra i programmi proposti dalla nutrizionista, quello che promette risultati più sconvolgenti è il turbo-O che promette di eliminare 5 kg di grasso corporeo in una decina di giorni (una media di mezzo chilo al giorno), agendo direttamente sui disturbi digestivi e sui problemi ormonali. A caratterizzarlo una importante presenza di liquidi: infusi, zuppe e frullati promettono di risvegliare il metabolismo e stimolare il corretto funzionamento degli enzimi presenti nel sangue. Questo programma è anche detox dal momento che consente di eliminare le tossine e mettere a riposo il fegato dagli sforzi ai quali lo sottoponiamo con un’alimentazione ricca di grassi e alimenti conservati. Ma la dieta turbo della Pomroy non è solo una questione di cibo: tra le sue indicazioni troviamo anche delle regole che sono un vero e proprio metodo per risvegliare il metabolismo:

  •  fare colazione entro mezz’ora dal risveglio, per riattivare immediatamente il metabolismo ed eliminare le tossine accumulate nel corso della notte;
  • bere moltissima acqua, pari a 3cl per ogni kg;
  •  fare sport prima delle 14: dal punto di vista metabolico il nostro organismo è molto più attivo e scattante la mattina, anziché il pomeriggio.

Il programma Turbo-I

Con questo programma la nutrizionista prevede la perdita di un chilo e mezzo in 3 giorni ed è una dieta che agisce contro le situazioni infiammatorie che potrebbero aver compromesso il metabolismo del soggetto che ha fallito nel dimagrimento pur riducendo le calorie del suo piano alimentare. Questa tipologia di trattamento viene indicata alle pazienti alle prese con situazioni evidenti di cellulite, gonfiore e ritenzione dolorosa.

Il programma Turbo-D

Questo programma è invece indicato per chi riferisce problemi digestivi e consentirebbe di perdere fino a 2,5 kg in 5 giorni. In questo caso la perdita di massa grassa è mirata principalmente alla zona addominale, sebbene non sia chiaro se ci si riferisca al grasso viscerale.

I cibi turbo

La dieta turbo prende il nome dalla caratteristica accelerante attribuita a certi cibi che sarebbero in grado di velocizzare il dimagrimento stimolando il metabolismo. Eccone alcuni:

  • i mirtilli rossi, perfetti per preparare deliziosi smoothie da mangiare a merenda o durante i pasti, ricchi di proprietà antinfiammatorie;
  • lo zenzero, che elimina il gonfiore dallo stomaco e favorisce il funzionamento dell’intestino;
  • le lenticchie che sono ricche di fibre;
  • i funghi: consigliati per il loro effetto drenante.

Benefici

Alcune delle regole imposte per seguire questo programma, possono risultare benefiche per la salute generale del nostro organismo. Si fa riferimento ad esempio alla buona norma di bere molto, o a quella di fare colazione poco dopo essersi svegliati. Buone anche le indicazioni circa lo sport, che rappresenta già in sé per sé un buon metodo per stare bene e ritrovare una buona forma fisica.

Controindicazioni

La principale controindicazione sta nel fatto che il risveglio del metabolismo profetizzato dalla Pomroy non ha nessuna conferma scientifica. Ovvero non esiste una formula matematica capace di regalarci un metabolismo veloce e tantomeno un gruppo di cibi in grado di sortire questo effetto. Il metabolismo è infatti condizionato da una molteplicità ben più complessa di fattori e necessita di un’attenta valutazione differente caso per caso. In seconda battuta questa, come tutte le diete lampo, non è la migliore strada che possiamo prendere per sbarazzarci dei kg di troppo dal momento che un dimagrimento veloce corrisponde quasi sempre a una altrettanto veloce ripresa dei kg in eccesso. Meglio concentrarsi su un programma personalizzato e bilanciato, pensato per agire e durare nel tempo senza puntare su pericolose scorciatoie che possono favorire, tra le altre cose, il temutissimo effetto yo-yo.

Cos’è l’effetto yo-yo

L’effetto Yo-Yo è un fenomeno che si verifica quando si perde peso in modo drastico e poi lo si riprende velocemente, spesso con un aumento di peso superiore a quello perso. Questo avviene perché il corpo reagisce alla restrizione calorica riducendo il metabolismo e bruciando meno calorie. Quando la dieta finisce e si torna a mangiare normalmente, il metabolismo non torna immediatamente ai livelli precedenti, ma rimane lento per un po’, causando un accumulo di grasso. Inoltre, la restrizione calorica può portare alla perdita di massa muscolare, che a sua volta riduce il metabolismo. L’effetto Yo-Yo può avere conseguenze negative sulla salute, come il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, disturbi dell’umore e problemi digestivi. Per evitare l’effetto Yo-Yo è importante seguire una dieta equilibrata e sostenibile nel tempo, abbinata a un regolare esercizio fisico.

Cos’è il metabolismo

Il metabolismo è un insieme di processi biochimici che avvengono all’interno delle cellule del nostro organismo. Questi processi permettono al corpo di trasformare gli alimenti in energia, necessaria per svolgere le funzioni vitali come respirare, muoversi e pensare. Il metabolismo si divide in due categorie: catabolismo e anabolismo. Il catabolismo è il processo attraverso il quale le sostanze nutritive vengono spezzate in molecole più semplici, rilasciando energia. L’anabolismo, invece, è il processo di sintesi delle molecole complesse, utilizzando l’energia prodotta dal catabolismo. Il tasso metabolico basale (BMR) rappresenta la quantità di energia che il corpo utilizza a riposo per mantenere le funzioni vitali. Esistono vari fattori che influenzano il metabolismo, tra cui l’età, il sesso, la massa muscolare e la genetica.

Cos’è il metabolismo basale

Il metabolismo basale è il consumo energetico minimo di un individuo a riposo fisico e mentale, ovvero l’energia necessaria per mantenere le funzioni vitali come la respirazione, la circolazione del sangue e la temperatura corporea. Questo tipo di metabolismo rappresenta circa il 60-70% del dispendio energetico totale dell’organismo. Il metabolismo basale varia da persona a persona e può essere influenzato da diversi fattori come l’età, il sesso, la massa muscolare e il livello di attività fisica.

Il funzionamento del metabolismo basale è strettamente legato alla quantità di tessuto muscolare presente nell’organismo, poiché i muscoli sono i principali responsabili della produzione di energia. Anche seguire una dieta equilibrata e concedersi un buon riposo notturno possono influenzare positivamente il metabolismo basale. Esistono diverse formule matematiche per effettuare il calcolo del metabolismo basale, ma una delle più utilizzate è quella di Harris-Benedict. Questa formula tiene conto di variabili come il consumo di ossigeno e la quantità di calorie bruciate dal corpo a riposo. Per gli uomini, il calcolo è dato da: 88.36 + (13.4 x peso in kg) + (4.8 x altezza in cm) – (5.7 x età in anni). Per le donne, invece, si deve utilizzare la seguente formula: 447.6 + (9.2 x peso in kg) + (3.1 x altezza in cm) – (4.3 x età in anni).

Cosa rallenta il metabolismo

Le cattive abitudini alimentari possono influenzare significativamente il metabolismo. Tra queste, una dieta sbilanciata e l’eccessivo consumo di cibi ad alto contenuto calorico, grassi saturi e zuccheri possono rallentare il metabolismo e contribuire all’aumento di peso. Inoltre, saltare i pasti o mangiare troppo poco può ridurre la capacità del corpo di bruciare calorie e portare ad un metabolismo più lento. Anche il consumo eccessivo di alcol può influire negativamente sul metabolismo, poiché il fegato deve lavorare per metabolizzare l’alcol invece di bruciare i grassi.

Anche lo stress è un fattore che può rallentare il metabolismo e influire negativamente sulla salute. Quando siamo stressati, il nostro corpo produce l’ormone cortisolo, che può causare un aumento del grasso corporeo e una riduzione della massa muscolare. Inoltre, lo stress può portare ad abitudini alimentari poco salutari, come mangiare cibi ad alto contenuto di zuccheri o grassi. Per evitare che lo stress influisca sul metabolismo, è importante cercare di ridurre i livelli di stress nella propria vita. Ci sono diverse tecniche che possono aiutare a farlo, come la meditazione, lo yoga o semplicemente fare una passeggiata all’aria aperta.

L’importanza di una buona igiene del sonno

Il sonno è uno dei fattori più importanti per mantenere un metabolismo attivo. Durante il sonno, il corpo rilascia l’ormone della crescita, che aiuta a riparare e ricostruire i tessuti muscolari e a bruciare grassi. Inoltre, il sonno aiuta a regolare gli ormoni che influenzano l’appetito, come la leptina e la grelina, che controllano rispettivamente la sensazione di sazietà e la fame. Se non si dorme a sufficienza, questi ormoni possono essere sbilanciati, portando ad una maggiore fame e ad una minore capacità di sentire sazietà. Il sonno inadeguato può anche portare ad un aumento dello stress e dell’infiammazione nel corpo, entrambi fattori che possono rallentare il metabolismo.

Il metabolismo veloce

Avere un metabolismo veloce significa che il nostro corpo è in grado di bruciare più calorie rispetto a quello di una persona con un metabolismo più lento. Questo perché il metabolismo rappresenta l’insieme delle reazioni chimiche che avvengono all’interno del nostro organismo per mantenere le funzioni vitali. Quando il metabolismo è veloce, si verifica una maggiore attività metabolica e quindi una maggiore combustione di calorie. Avere un metabolismo veloce può aiutare a mantenere il peso forma e a prevenire l’aumento di peso, ma non vuol dire poter mangiare a dismisura senza prendere peso.

Fonti bibliografiche

  • La dieta turbo di Haylie Pomroy, ed. Sperling & Kupfer
  • Does metabolism matter in weight loss?, Harvard Health Publishing
  • Fast Metabolism: What It Is and How to Get It, Healthline
  • Appetite and the regulation of body composition, PubMed

 

Aspetti principali della dieta