Dieta del digiuno intermittente 16/8: risultati e controindicazioni

Digiunare nelle ore notturne e la mattina seguente può aiutare a mantenere un sano peso corporeo e a migliorare i livelli di colesterolo nel sangue. Cosa dicono gli esperti

Foto di Luana Trumino

Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Mangiare di notte può fare male alla salute. Vari studi hanno dimostrato che può infatti influenzare negativamente il metabolismo soprattutto dei grassi, far aumentare il peso e i livelli di insulina e colesterolo, e predisporre così al rischio di malattie cardiovascolari o diabete. 

Parallelamente, nel corso degli anni, si sono moltiplicate le ricerche sul digiuno praticato durante le ore notturne, come nel digiuno intermittente 16/8, conosciuto anche con il nome di Time Restricted Feeding. 

In questa tipologia di digiuno, la finestra di tempo in cui si può mangiare è di 8 ore e viene seguita da un digiuno di 16 ore (che includono le ore di naturale digiuno notturno), promettendo una regolazione del peso corporeo e un’azione positiva sul sistema cardiovascolare.

Aspetti principali della dieta

Registrati per continuare a leggere questo contenuto