Paprica o paprika: benefici, controindicazioni e utilizzi

La paprika è una spezia che si ottiene dai peperoni, molto saporita e versatile e con interessanti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

La paprica o paprika è una spezia che si ottiene macinando finemente i peperoni e peperoncini essiccati, i frutti del Capsicum annuum. La paprika in polvere è facilmente reperibile nei negozi di alimentari con il nome di paprica, paprika o pimenton, pimentone e pepe rosso. Generalmente la paprika è di un bel colore rosso intenso, la si può trovare anche nelle varietà arancioni, gialle o rosso-bruno. Per quanto riguarda il sapore, la paprica può essere dolce, piccante o affumicata. Si tratta di una spezia molto utilizzata nelle cucine di tutto il mondo per dare sapore a piatti di verdure, cereali, stufati. Oltre a conferire un gusto unico, la paprica vanta anche interessanti proprietà per la salute. Questa spezia ha infatti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che la rendono un ottimo alleato per favorire il benessere dell’organismo.

Proprietà

La paprica contiene numerosi composti benefici per la salute e, anche se se ne usano piccole quantità, il suo consumo può contribuire al benessere generale dell’organismo. Un cucchiaio di paprika infatti fornisce buone quantità di vitamina A, vitamina E, vitamina B6 o piridossina e ferro. Assumere dai cinque ai dieci grammi di paprika può coprire fino al 20% del fabbisogno giornaliero di vitamina A e circa il 10% di quello di vitamina E, vitamina B6 e ferro. ù

La paprika contiene inoltre capsaicina, nella varietà piccante, e carotenoidi come la luteina e zeaxantina. Questo a fronte di un basso contenuto calorico (meno di 20 Kcal), dato principalmente da carboidrati. I micronutrienti e i composti attivi presenti nella paprika conferiscono a questa spezia proprietà antiossidanti e antinfiammatorie responsabili dei suoi benefici.

Benefici

Aggiungere la paprika alle proprie ricette può, nel tempo, portare a diversi benefici per la salute. Grazie al contenuto di carotenoidi, vitamina E e vitamina A, il consumo di paprika può aiutare a contrastare i danni dei radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le membrane cellulari e il DNA delle cellule, e che concorrono al processo di invecchiamento e all’insorgenza di numerose patologie. I radicali liberi sono infatti molecole che presentano un elettrone spaiato nel loro ultimo orbitale; per trovare stabilità, “rubano” un elettrone alle molecole vicine, rendendole a loro volta instabili. Si instaura così un processo senza fine, in cui le molecole vengono private di un elettrone trasformandosi in radicale. Tale processo, che può portare a danneggiare le cellule, viene bloccato da molecole antiossidanti, che “donano” un elettrone alle specie radicaliche. Così facendo, gli antiossidanti diventano a loro volta instabili, ma comunque più stabili rispetto ai radicali. Bloccando le reazioni che portano alla formazione di nuovi radicali, le sostanze contenute nella paprika possono contribuire a prevenire l’insorgenza di numerose patologie correlate all’invecchiamento, incluse le malattie neuro degenerative e i tumori.

Il consumo abituale di paprika nell’alimentazione può inoltre aiutare a mantenere in salute gli occhi, riducendo il rischio di sviluppare cataratta e disturbi della vista. Grazie alle proprietà antinfiammatorie della paprika, questa spezia può essere utile anche a ridurre gli stati infiammatori e il dolore osteoarticolare. Le proprietà antinfiammatorie e analgesiche della paprika sono date soprattutto dalla presenza di capsaicina, dunque risultano più marcate nella paprika piccante e meno nelle varietà dolci o affumicate. La capsaicina sembra anche un valido rimedio per controllare la glicemia e migliorare la sensibilità all’insulina.

Assumere la paprika quotidianamente può anche aiutare a regolare i livelli di colesterolo ematico, aumentando il colesterolo HDL o “colesterolo buono” e riducendo quello cattivo, cioè il colesterolo LDL. Tale proprietà è stata attribuita ai carotenoidi, presenti in grandi quantità in tutte le varietà di paprica. Poiché alti livelli di colesterolo LDL sono associati a un maggiore rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, gli alimenti che aiutano a regolare il colesterolo possono aiutare a prevenire patologie come infarto e ictus.

Infine, nella paprica troviamo buone quantità di ferro, minerale che svolge un ruolo fondamentale nel trasporto dell’ossigeno nel sangue, indispensabile per la salute di ogni cellula del corpo. Carenze di ferro possono provocare anemia che di conseguenza può portare ad eccessivo affaticamento.

Utilizzi

Per godere dei benefici della paprica è sufficiente aggiungerla alle proprie ricette sia durante la cottura sia dopo. La paprica dolce è particolarmente versatile e si può aggiungere a qualsiasi piatto salato. Per quanto riguarda la paprika piccante, questa si sposa bene con ricette a base di legumi e riso, zuppe, piatti di verdure. La paprika affumicata dona invece un sapore perfetto sulle uova, nelle salse, sulle patate al forno e conferisce un gusto affumicato che può essere sfruttato per sostituire il sapore di ingredienti di origine animale (come la pancetta affumicata o lo speck) a piatti vegetariani e vegani.

Controindicazioni

La paprika, consumata ai normali dosaggi, non provoca particolari effetti collaterali se non in caso di allergia o sensibilità a questa spezia. Per quanto riguarda la paprika piccante, il suo consumo potrebbe provocare disturbi gastrointestinali nelle persone sensibili. Meglio non eccedere nel consumo di paprika piccante nelle persone che soffrono di gastrite, infiammazioni intestinali ed emorroidi.