Apprendimento: che differenza c’è tra bes e dsa

Ecco che differenza c'è tra BES e DSA: una guida per capirne di più su due categorie diagnostiche che spesso mandano in allarme i genitori preoccupati

Conosci che differenza c’è tra BES e DSA? Sono tanti i genitori che spesso cercano informazioni di fronte a sigle a volte incomprensibili. Negli ultimi anni difatti, il cambiamento delle norme legislative anche nel mondo della scuola, ha fatto sì che si diffondessero una serie di sigle e codici spesso poco chiari. Innanzitutto è bene specificare che i DSA sono i disturbi specifici dell’apprendimento, molto diversi invece dai BES, i bisogni educativi speciali, categoria nata per facilitare e potenziare l’inclusione scolastica. Ma di cosa si sta parlando nello specifico? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

I DSA sono una categoria diagnostica al cui interno vanno ricondotti la dislessia (disturbo della lettura), la disgrafia (disturbo della scrittura a livello motorio), la disortografia (disturbo della scrittura a livello linguistico) e la discalculia (disturbo del calcolo). Questi disturbi possono essere individuati e certificati solo da psicologi, neuropsichiatri e, in alcune regioni, anche da logopedisti. Questo significa che mentre le diagnosi rilasciate dalla ASL sono sempre valide, quelle eseguite negli studi privati seguiranno regole diverse da regione a regione. Una volta accertata la diagnosi di DSA, lo psicologo sarà tenuto a specificare la compresenza di altre difficoltà e risorse e punti di debolezza su cui la scuola dovrà lavorare mediante uno specifico intervento tagliato sulle esigenze del bambino.

I bambini con DSA non presentano ritardo e quoziente d’intelligenza inferiore alla norma, ma hanno deficit specifici che limitano il loro apprendimento. Pertanto le capacità cognitive sono nella media, non vi sono patologie neurologiche nè deficit sensoriali. I BES invece, al contrario di quanto si creda, non sono da intendersi come una categoria diagnostica e questa è una delle principali differenze che c’è tra BES e DSA. Qualsiasi alunno può manifestare in un dato momento del suo percorso delle esigenze specifiche rispetto all’appredimento. In alcuni casi questa situazione può portare alla stipula di un piano didattico specifico.

Non si tratta di una condizione clinica, ma di una pura difficoltà di carattere pedagogico relativa alla scuola. Generalmente i BES sono determinati da motivazioni di natura fisica, biologica, fisiologica, sociale o psicologica. Il C.M. n° 8 del 6 marzo 2013 specifica che nei BES vi rientrano condizioni quali “lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Il quadro che si presenta è dunque molto variegato ed eterogeno.