Anticellulite: come combatterla tutto l’anno

Per raggiungere gli obiettivi oltre a sport e dieta bisogna scegliere le creme giuste

Per esser belle bisogna combattere e soffrire, e non c’è pubblicità anti-qualsiasi cosa che non alluda alla lotta: «Combatti contro gli inestetismi», «Vinci la guerra alle rughe», «Sconfiggi i segni dell’età» e via dicendo.
Tra tutti i nemici più o meno visibili contro cui le donne marciano armate fino ai denti ce n’è uno che signoreggia tra tutti: la cellulite.

E non c’è più stagione che tenga l’odiosa cellulite va combattuta tutto l’anno. Ne sanno qualcosa le celebrities che sono terrorizzate dalla buccia d’arancia ovunque essa sia glutei o cosce. Abituate a esporsi in costume anche d’inverno o apparire nei film svelando gambe, fondo schiena e ogni parte del corpo esposto al rischio.

Ma cellulite è un incubo per tutte le donne e non bastano i rimedi basilari per combatterla: dieta ricca di fibre con tanta frutta, verdura e cereali integrali. Bisogna eliminare il sale e il fumo, fare sport, massaggi e idromassaggi e bere molta acqua. A tutto ciò si aggiungono creme e pozioni, ma come scegliere quelle giuste?

Le creme in commercio, che si moltiplicano di anno in anno e promettono miracoli, sono davvero efficaci e, soprattutto non dannose per l’organismo?
E’ un medicinale, leggere attentamente le avvertenze: questo l’unico monito che accompagna gli spot pubblicitari di alcuni dei prodotti in commercio più venduti e considerati più efficaci. Spesso chi vende questi rimedi anti-cellulite, non avverte le clienti delle problematiche che possono svilupparsi in futuro. E il foglietto illustrativo stesso sconsiglia l’uso del prodotto, oltre che alle donne in gravidanza o in allattamento, a chi soffre di determinate patologie, soprattutto a carico della tiroide (i rimedi più attivi, infatti, contengono tiroxina, ormone tiroideo che aiuta a bruciare più velocemente i grassi). Ma non dicono che eventuali squilibri possono svilupparsi in seguito, dopo l’uso prolungato del prodotto, oppure che è sempre meglio consultare uno specialista, in caso di patologie “sotterranee” che non si manifestano con una sintomatologia molto evidente.

Abbiamo chiesto a questo proposito un parere e un consiglio al prof. Stefano Spiezia, medico endocrinologo: «Solitamente sconsigliamo prodotti iodati e prodotti tiroidei – spiega il professore – perché possono dar luogo a sindromi autoimmuni in pazienti con pregressi e anche no».

«Il discorso sull’ipotiroidismo, in generale, è più complicato, conclude Spiezia. Vero è che disfunzioni su base infiammatoria, prima misconosciute, ora sono più facilmente diagnosticate non perché sia aumentata la loro incidenza assoluta, ma perché esami ecografici e di laboratorio molto precisi ci consentono di individuarla molto di più. Se devo dare un consiglio, raccomando di leggere bene i componenti dei prodotti che si acquistano e di evitare quelli in cui è presente lo iodio». Prodotti anticellulite senza iodio (e tiroxina, alghe, fucus e laminaria), questo dice l’endocrinologo: ma ne esistono, in commercio?