Desiderio: come gli ormoni influiscono sul piacere sessuale

La produzione degli ormoni determina le sensazioni di attrazione, affettività e godimento. Tutto si gioca nel cervello, più che sotto le lenzuola. Ecco gli attori del nostro piacere

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Il cervello è il primo organo sessuale, nelle donne e anche negli uomini. È proprio dal qui che partono gli stimoli per una buona propensione all’accoppiamento, all’intimità, al piacere e anche alla capacità di riprodursi. Per essere più precisi, è l’ipotalamo la centralina che comanda e da cui vengono prodotti gli ormoni follicolostimolante (che negli uomini stimolano la produzione di spermatozoi e nella donna di ovocita e estrogeni) e luteinizzante (che porta alla produzione nell’uomo di testosterone e nella donna del corpo luteo, che a sua volte produce il progesterone). È sempre l’ipotalamo che stimola la produzione di endorfina, molecola che è sinonimo di benessere; dopamina, l’ormone che va di pari passo sia con l’eccitazione sessuale che con l’innamoramento; testosterone, sostanza che dà energia e aggressività positiva; e infine ossitocina, il vero ormone dell’amore. Proviamo a vedere insieme il ruolo di ciascuno di questi ormoni.

L’ormone dell’amore

L’Ossitocina è l’ormone dell’amore in tutte le sue forme e varianti. È l’ormone delle coccole, degli abbracci, del contatto fisico e dell’empatia. Diminuisce lo stress, l’ansia, favorisce la sensibilità alle emozioni degli altri, la propensione  alla cura e alla protezione. Rafforza il senso di fiducia e di appartenenza. I livelli di questo ormone sono alti anche nel parto, in allattamento e nell’attaccamento madre-figlio/a. Nella sessualità l’ossitocina è coinvolta in tutte le fasi, dai preliminari fino al raggiungimento dell’orgasmo. La sua produzione favorisce il desiderio sessuale e provoca eccitazione, sia biologica, fisica, che psicologica, innescando il famoso attaccamento. La sua produzione facilita la sensazione di piacere, aumenta la sensibilità della clitoride, fino al raggiungimento dell’orgasmo. Si dice infatti che chi ha bassi livelli di ossitocina raggiunga l’apice del godimento con più difficoltà. L’ossitocina, inoltre, stimola i recettori per gli estrogeni e il progesterone, suoi alleati e complici nella sessualità e nel piacere.

Testosterone, estrogeni e progesterone

A discapito di quanto si pensi comunemente, il testosterone non è un ormone esclusivamente maschile, ma viene prodotto, seppure in minore quantità, anche nelle donne. È l’ormone dell’eccitazione, che accende il desiderio, da cui dipende la voglia fisica, la ricettività agli stimoli sessuali e anche il coinvolgimento mentale, i sogni erotici, le fantasie sessuali. Più o meno stesso ruolo hanno, per lei, estrogeni e progesterone. Attenzione però perché la loro produzione varia a seconda dell’età e nell’arco della giornata. Il picco dei livelli di testosterone e quindi di eccitazione negli uomini è intorno ai 20 anni; mentre quello degli estrogeni per le fanciulle è intorno ai 20-25 anni. Gli estrogeni nelle ragazze aumentano prima e durante l’ovulazione, momenti in cui ci si sente particolarmente passionali e propense ai rapporti sessuali. Durante la menopausa invece le ovaie smettono di produrre estrogeni e questo comporta diversi disturbi e calo del desiderio.

Il potere della dopamina

Durante la stimolazione e la pratica sessuale vengono prodotti diversi ormoni, che non sono esclusivi dell’attività sessuale, ma che possono assolutamente condizionare il piacere e il senso di gratificazione e benessere. Uno su tutti: la dopamina. Simile all’anfetamina, è uno degli ormoni della felicità, correlato al sistema di ricompensa del cervello, che determina la sensazione di gratificazione e appagamento, ma anche di dipendenza. La dopamina è il neurotrasmettitore che regola il piacere, lo stesso che viene prodotto quando si assumono sostanze che creano benessere, come il caffè, il cioccolato o la nicotina. È piacevole, si sta bene e si vuole fare/mangiare ancora. Proprio per l’alta produzione di dopamina durante i rapporti sessuali, si dice che il sesso faccia bene alla salute: secondo alcuni studi pare che la dopamina migliori la memoria, la concentrazione e la capacità di apprendimento.

Nel post, anche le endorfine

Dopo l’orgasmo l’organismo produce grandi quantità di endorfine, sostanze simili alla morfina, che danno il senso dell’appagamento, di distensione e del piacere raggiunto. Sono anche un antidolorifico naturale del corpo, con effetto antidepressivo, che contrasta l’ansia e stimolante dell’umore. Le endorfine vengono prodotte e stimolate moltissimo con la sessualità e il piacere intimo, ma in realtà basta una bella risata o un semplice sorriso per favorirne la produzione.

Cosa produce lo stress

Con il sesso lo stress crolla. Anche questo ha una spiegazione scientifica, con base proprio in quel pezzetto di cervello che comanda la produzione degli ormoni. Già durante i preliminari e la sollecitazione fisica e il piacere, la pressione sanguigna si abbassa, e calano i livelli di cortisolo, l’ormone prodotto durante i momenti e nelle situazioni di stress. È proprio il cortisolo l’ormone che rema contro la sessualità disinvolta e sciolta: è l’ormone della chiusura, che porta a depressione e calo del desiderio. In caso di iperproduzione di cortisolo si abbassano i livelli di testosterone, ormone che – come abbiamo visto- è determinante nel piacere di lei e di lui.