Acido glicolico: cos’è, quando e come si usa

Sentiamo spesso parlare di acido glicolico: in questo articolo scopriamo cosa è, quando e come si usa, quando sarebbe meglio evitarlo.

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Camilla Cantini

Makeup artist e Beauty Editor

Makeup artist, beauty editor e content creator, dopo una laurea in lingue, un blog personale e un diploma da truccatrice, comincia a lavorare sui social come creator, per gli shooting di moda come makeup artist e a scrivere di bellezza e tendenze per diverse testate online.

Il ritorno del tonico è ormai certo, ma sempre più spesso si vedono prodotti e lozioni contenenti diverse tipologie di acidi, benefici per la pelle. Uno trai più amati è senza dubbio l’acido glicolico, utilizzato per domare luminosità alla pelle, minimizzare le imperfezioni e contrastare le rughe. Ma cosa è esattamente, come si usa e quando invece è sconsigliato? Posso usarlo a casa o meglio affidarsi ad uno specialista?

Cos’è

L’acido glicolico è un acido facente parte degli alfa-Idrossiacidi, quasi sempre di derivazione naturale, ha un’azione esfoliante sulla pelle. È utile per rinnovare gli strati superficiali dell’epidermide, sia per quelle più mature che più giovani, con acne e, fin dalle prime applicazioni, regala risultati davvero visibili. Rende la pelle più luminosa, la leviga, ha un’azione riequilibrante ad aiuta a combattere le imperfezioni. 

Tra gli acidi della stessa famiglia è quello con molecole di minori dimensioni: per questo penetra facilmente nella pelle, agendo sullo strato superficiale rimuovendone le cellule morte e favorendo così la produzione di collagene ed il rinnovamento cellulare. Risulta un trattamento utile per attenuare rughe, macchie della pelle, cicatrici, acne ma anche per illuminare l’incarnato eliminando il grigiore, per ridurre punti neri, impurità ed aiutare la pelle secca o grassa a riequilibrarsi.

È quindi un acido adatto a tutti i tipi di pelle, tranne a quelle molto sensibili. Infatti ha generalmente PH 1, molto distante da quello della pelle, che è 5.5. Troppo aggressivo se utilizzato in percentuale sbagliata, è impiegato principalmente in soluzione tamponata con PH 3 e percentuali variabili di acido, per ottenere l’effetto benefico di esfoliazione, ma senza essere troppo forte.

Come si usa

L’acido glicolico può essere utilizzato come un vero e proprio trattamento di medicina estetica sotto forma di peeling chimico, cioè senza particelle meccaniche abrasive, come nel caso dello scrub. È bene recarsi da un professionista specializzato in dermatologia perché essendo una sostanza aggressiva utilizzata ad alte percentuali, non è possibile utilizzarla da soli. In questo tipo di trattamenti specifici può infatti raggiungere percentuali dal 30 all’80%, da valutare insieme al proprio medico.

Il peeling effettua un’esfoliazione profonda e solitamente è impiegato nel trattamento dei segni dell’età, di cicatrici, macchie o di acne, in casi molto evidenti e difficili da correggere con trattamenti quotidiani a casa. Sulla pelle grassa ha poi un’ottima efficacia riequilibrante sulla produzione di sebo.

Esistono però tutta una serie di prodotti che contengono acido glicolico, ma presente in percentuali molto basse, per ridurre al minimo gli effetti irritanti. L’effetto è più blando e meno importante rispetto al peeling, ma con l’utilizzo costante i risultati non tardano ad arrivare. Possiamo trovarlo principalmente in tonici e lozioni, le più amate, ma anche in sieri e creme. L’effetto visibile fin dalle prime applicazioni è quello di una pelle più liscia e luminosa e, nel tempo, si nota una diminuzione dei pori, dei punti neri e una minore comparsa di imperfezioni come brufoli. In questi casi, la percentuale di acido glicolico si aggira intorno al 5-10%.

Quando usarlo e quando no

L’unica pelle su cui è sconsigliato l’acido glicolico è quella molto sensibile, perché in quel caso potrebbe andare a peggiorarla, invece che apportare miglioramenti significativi. Anche durante la gravidanza, l’allattamento o con presenza di herpes o di acne con lesioni e pustole l’acido andrebbe evitato per non rischiare di irritare maggiormente la zona colpita.

Per quanto riguarda i trattamenti estetici eseguiti da un professionista, invece, è meglio distanziare le applicazioni perché l’effetto è più aggressivo e la pelle deve riassestarsi e rigenerarsi prima di poter procedere nuovamente al peeling ed in ogni caso è bene concordare la frequenza con il proprio medico.

I trattamenti estetici a base di acido glicolico, proprio perché sensibilizzano la pelle, non dovrebbero essere utilizzati in estate per non correre il rischio di ritrovarsi con scottature e macchie solari, dato che è un acido fotosensibilizzante. Nel caso si siano fatti trattamenti a ridosso di un’esposizione solare è bene proteggerla con una crema solare a SPF 50+ o totale.

I prodotti di skincare, invece, possono essere utilizzati anche quotidianamente, preferibilmente alla sera, in modo da non essere esposti ai raggi solari ed usare al mattino una crema o del makeup con spf, anche se bisognerebbe proteggersi tutto l’anno, anche in inverno, con protezioni solari adeguate.

Per non correre rischi, poi, meglio interrompere l’utilizzo di questi prodotti in vacanza o durante l’estate piena, anche se non dovrebbero avere particolari effetti collaterali è sempre meglio non rischiare, anche perché l’esfoliazione giornaliera potrebbe far svanire prima l’abbronzatura.