L’immagine di Tristan Jacobson, un bambino di 9 anni di Springfield in Missouri, dietro il suo banchetto di limonate sta commuovendo il mondo.
Tristan sta infatti raccogliendo i soldi necessari affinché Donnie Davis, la donna che l’ha cresciuto, prima moglie del suo padre biologico (l’uomo si trova oggi in carcere) possa formalizzare le pratiche necessarie per l’adozione.
Prima di allora aveva vissuto una infanzia traumatica con la madre prostituta e tossicodipendente. Il primo marito di Donnie, molto più grande di lei, sta scontando una pena di 22 anni di carcere. Aveva messo incinta la madre biologica di Tristan quando lei aveva appena 15 anni.
Donnie per anni ha cercato di strappare la custodia del bambino a questa donna fin da quando Tristan aveva tre mesi. Ci è riuscita alla fine nel gennaio 2012, quando il bimbo, dopo 5 anni di violenze psicologiche, è stato abbandonato in un centro per infanzia senzatetto.
È stato allora che la donna e il marito hanno avviato le pratiche per l’adozione: avendo mezzi limitati hanno creato una pagina di crowdsourcing: Tristan’s Adoption Fund, ma la raccolta fondi si e’ fermata a quota 60 dollari, ben al di sotto dei cinquemila necessari per pagare l’avvocato. È stato allora che Tristan ha messo su il banchetto per la limonata, pur di raccogliere più soldi
Un giornale locale ha pubblicato la storia del bambino ed è cominciato il passaparola. Nel week-end decine di persone si sono messe in fila per un bicchiere della limonata di Tristan. Un uomo, in viaggio in auto da Chicago alla California, ha deviato dopo aver sentito la notizia alla radio. Una coppia ha guidato appositamente per due ore e mezza.
La pagina per la raccolta fondi per Tristan ha superato quota 20 mila dollari: quanto avanzerà dalle spese legali servirà a pagare per la scuola del bambino. Le televisioni lo hanno intervistato, chiedendogli perché tenesse così tanto a questa adozione. Lui ha semplicemente risposto:
Questo e’ il mio sogno, amo la mia mamma