Non succedeva dal ’96, 21 anni fa. Allora fu la valanga rosa formata da Deborah Compagnoni, Isolde Kostner e Sabina Panzanini ad occupare tutti i posti disponibili nel podio di una gara in coppa del mondo di sci femminile a Narvik, in Norvegia. Tre nomi che sicuramente molte di voi ricorderanno: tre grandissime atlete , tre icone sportive, tre campionesse destinate a restare a lungo e con merito nella memoria degli italiani.
Domanda: oggi invece questi tre nomi vi dicono altrettanto? Federica Brignone, Sofia Goggia, Marta Bassino. Eppure dovrebbero, visto che hanno centrato lo stesso risultato in un tracciato celebre e difficile come quello di Aspen, in Colorado; e a maggior ragione vista la lunga attesa di un risultato simile. Eppure sembra che ci si accorga soltanto adesso di queste donne talentuose, i cui nomi sembrano così difficili da memorizzare tutti insieme. Sembra quasi di presagire il dimenticatoio a cui potrebbero venire destinate di nuovo, visto che oltretutto si è trattato dell’ultima gara di quest’anno valevole per la coppa mondiale e che la stagione volge al termine. Con risultati di tutto rispetto peraltro: Sofia Goggia ha chiuso al terzo posto assoluto (con tanto di record punti storico) e Federica Brignone al quinto, con l’Italia che domina la classifica per nazioni lasciandosi alle spalle le squadre di Austria e Svizzera.
Insomma, non lasciamo che passino altri vent’anni prima di accorgerci che in Italia ci sono atlete capaci di sacrificarsi, migliorare e vincere in uno sport tanto difficile e insidioso. Diamo loro l’attenzione e il rispetto che meritano accompagnandole con passione verso la prossima stagione.
Gioire insieme a loro delle nuove vittorie sarà bellissimo. Come vent’anni fa.