Verissimo, Paola Perego si sfoga contro le accuse

Paola Perego si sfoga nello studio di Verissimo, rispondendo alle accuse di essere sessista

Paola Perego si sfoga a Verissimo contro le accuse di essere sessista e la chiusura, avvenuta qualche tempo fa, della sua trasmissione. Un momento particolarmente difficile della sua carriera in cui la conduttrice ha sofferto molto.

“La cosa che più mi ha fatto male è stata quando mi hanno accusato ingiustamente di essere sessista – ha confessato a Silvia Toffanin – e mi hanno chiuso il programma che conducevo. Da sempre porto avanti battaglie a favore delle donne e questa cosa mi ha ferito profondamente. Sentivo il giudizio della gente per strada – ha ammesso la Perego – e mi sono quasi ritrovata ad avere paura di uscire di casa: un’esperienza bruttissima”.

L’esperienza professionale molto complicata ha consentito però a Paola di riscoprire le priorità della vita, prima fra tutte i figli (e il nipotino), ma anche il marito Lucio Presta. “Ho capito che era quello giusto praticamente subito – ha ricordato la conduttrice -. Dopo sette mesi che stavamo insieme gli ho detto che se anche la nostra storia fosse finita lui sarebbe stato l’uomo più importante della mia vita. Abbiamo la stessa visione del mondo e la stessa onestà morale. Lui è l’uomo che mi completa. Tra alti e bassi sono 23 anni che stiamo insieme”.

L’amore per Presta spesso ha creato problemi a Paola Perego. La presentatrice ha raccontato di essere stata accusata più volte di lavorare grazie alle raccomandazioni. “Mi hanno ferito quando mi dicevano che ero raccomandata e che lavoravo solo perché ero sua moglie – ha svelato a Verissimo -. Ma dopo un po’ ti fai le spalle larghe e non ti interessa più quello che dicono le altre persone. Anzi, lui ha fatto cinque Festival di Sanremo e io neanche uno: devo iniziare a farmi raccomandare meglio”.

La presentatrice ha annunciato che presto pubblicherà un libro per raccontare un dramma del suo passato: gli attacchi di panico. “Ne ho sofferto per una trentina d’anni – ha rivelato -, quasi tutta la vita, tant’è che sto scrivendo un libro sull’argomento. Il primo attacco di panico non lo scordi mai. Io avevo sedici anni, ero in macchina, mentre tornavo dal cinema e mi mancava l’aria. In generale, quando mi arrivavano le crisi scrivevo molto, così ora ho deciso di raccogliere i miei diari e di scrivere questo libro per raccontare la mia esperienza e far capire agli altri che se chiedi aiuto è molto più facile guarire”.