Verissimo, la Bertè fa una confessione su Mimì e la Toffanin si commuove

A Verissimo, Loredana Bertè si sfoga e racconta qualche dettaglio inedito su Mimì, facendo commuovere tutti

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Redazione

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Il pomeriggio di Verissimo è stato piuttosto emozionante, grazie all’intervista a Loredana Bertè. L’artista si è raccontata a cuore aperto, parlando della grandissima assenza di Mimì nella sua vita. Dalla sua morte, avvenuta quasi 25 anni fa, andare avanti è stato difficile. E le parole della Bertè hanno commosso tutti, compresa Silvia Toffanin.

“Lei mi proteggeva, ma anche io facevo altrettanto, avevamo solo 3 anni di differenza e per questo stavamo sempre insieme” – ha rivelato la cantante, parlando del bellissimo rapporto che la legava a sua sorella maggiore. Un rapporto che hanno stretto quando, ancora bambine, hanno vissuto momenti difficili in famiglia: “Quando in casa c’erano liti, lei mi portava al luna park. Vivere con un padre padrone come il mio non era facile”. E proprio questo è stato il motivo per cui, appena possibile, le due ragazze sono fuggite: “A 15 anni ce ne siamo andate da quella casa”.

Si sono trasferite a Roma, hanno conosciuto Renato Zero e in poco tempo la loro carriera è decollata. Eppure, le difficoltà non hanno certo abbandonato la loro vita: un episodio, in particolare, ha portato grande turbamento in quella che era la routine di Loredana. “Un giorno Mimì è stata arrestata per uno spinello che le avevano messo in tasca, si è fatta due anni in carcere” – ha rivelato la cantante. “Dovevo occuparmi di lei e ho lasciato la scuola all’ultimo anno. Quando è uscita, prima del processo l’abbiamo nascosta per un anno in soffitta”.

Un aneddoto dolorosissimo, che ha suscitato la commozione di Silvia Toffanin. ” Mimì ha avuto una vita veramente d’inferno” -ha proseguito la Bertè. Per colpa delle malelingue – Mia Martini veniva considerata una donna che porta jella – si è ritrovata ad allontanarsi dalla musica per 15 anni, durante i quali è tornata a Bagnara a cucire reti per i pescatori. “Chissà, forse se le fossi stata più vicino le cose sarebbero andate diversamente” – ha confessato la cantante. “L’unica cosa che rimpiango è di non aver preso il telefonino che voleva darmi perché fossi sempre raggiungibile”.

Con le lacrime agli occhi, ha infine aggiunto: “Con lei è morta una parte di me. Oggi penso che sia orgogliosa di me, ma mi manca da morire”. La Toffanin l’ha stretta in un grande abbraccio, percependo la forte sofferenza che Loredana si porta ancora dietro, dopo tanti anni. E tutti noi con lei ci siamo stretti virtualmente alla grande cantante.