Nadia Toffa, mistero sulla sepoltura. La madre: “Nascosta in un posto segreto”

Margherita, mamma di Nadia Toffa, svela il mistero sulla sepoltura della conduttrice delle Iene

Margherita, la mamma di Nadia Toffa, svela il mistero legato alla sepoltura della conduttrice delle Iene, scomparsa lo scorso agosto. Da tempo i fan si chiedono dove si trovi la tomba della giornalista, desiderosi di omaggiarla in qualche modo, come era accaduto quattro mesi fa nel corso dei funerali, in cui avevano partecipato a centinaia.

La madre di Nadia, che custodisce il suo ricordo e non l’ha mai abbandonata in quasi due anni di lotta contro il tumore, ha raccontato a Repubblica di averla nascosta in un luogo segreto. Il motivo? La signora Rebuffoni ha spiegato di aver scoperto che nel periodo di Halloween alcune persone cercavano la tomba di sua figlia fra i cimiteri bresciani.

“L’ho nascosta in un posto segreto – ha confessato -. Erano i giorni di Halloween e abbiamo saputo che qualcuno la cercava nei cimiteri bresciani”. La donna ha quindi preferito proteggere Nadia Toffa e non svelare a nessuno, se non agli amici e parenti più cari, dove sia sepolta.

Margherita ha accompagnato la figlia nella sua coraggiosa battaglia contro il male. Con grande forza la donna ha sostenuto la 40enne, anche nei momenti più difficile, e le è rimasta accanto sino all’ultimo. Oggi la mamma di Nadia porta avanti la Fondazione intitolata all’inviata delle Iene e ha presentato da poco il libro scritto dalla Toffa durante la lotta al tumore intitolato Non fate i bravi.

“Io non la sento ancora morta – ha svelato -. La sento vivissima, vicina. Ci sarà. L’unica differenza è che non faremo il pranzo qui sotto (in casa, ndr), ma in un ristorante. […] Andremo fuori portandocela dietro, nel cuore”.

Anche se Nadia non c’è più, la sua famiglia continua a ricordarla attraverso la Fondazione e la sente viva più che mai. “Io piango, con mio marito – ha ammesso la signora Margherita -. Soffriamo in silenzio e lontani da tutto. Vado in televisione perché ho una missione da compiere, e me l’ha affidata Nadia. Devo raccontare, devo spiegare, la Fondazione che porta il suo nome esige il mio impegno, perciò Nadia è immortale. Per il reparto di Taranto – ha aggiunto – sono stati raccolti 550 mila euro, a 10 euro a maglietta, quelle con la scritta ‘Ie jesche pacce pe tte’. Non è poco. Gliene daremo ancora, i soldi vanno alla ricerca”.