Nadia Toffa e Fabrizio Frizzi: la malattia e il legame speciale

C'era un legame speciale fra Frizzi e Nadia Toffa, colpiti dallo stesso terribile male.

Nadia Toffa e Fabrizio Frizzi erano due persone speciali, unite da un legame unico, ma soprattutto dallo stesso triste destino. Artisti amatissimi dal pubblico, si erano sostenuti a vicenda nella battaglia che avevano intrapreso, lottando sino alla fine contro il cancro.

Era il 23 ottobre 2017 quando Frizzi venne ricoverato d’urgenza in ospedale a causa di un’ischemia cerebrale avuta durante la registrazione di una puntata de L’Eredità. Da quel momento per lui iniziò la battaglia contro il male nel nome della piccola Stella, la figlia nata dall’amore per Carlotta Mantovan.

Il 2 dicembre dello stesso anno Nadia Toffa ebbe un malore mentre realizzava un servizio per le Iene. Venne trasportata in ospedale e scoprì di essere malata. In quei momenti difficili Frizzi fu fra i primi a mostrare il proprio supporto nei confronti della giornalista. “Forza Nadia!” scrisse su Twitter, dedicandole un pensiero dolce.

Fabrizio, proprio come la Toffa, non si è mai arreso di fronte alla malattia. Ha continuato a sorridere e a combattere sino alla fine, aggrappandosi alla vita con la positività e la dolcezza che lo rendeva unico. Sia la conduttrice delle Iene che il presentatore Rai avevano un amore sconfinato per il pubblico e per il proprio lavoro.

Fabrizio poco dopo il malore tornò all’Eredità, supportato da Antonella Clerici e Carlo Conti. Nadia non ha mai abbandonato Le Iene ed è stato proprio dallo studio televisivo dello show, in diretta tv, che ha annunciato di avere un tumore.

Il 26 marzo 2018, Fabrizio Frizzi si spense improvvisamente. Qualche tempo dopo su Instagram, Nadia svelò di non aver mai cancellato il numero del conduttore. I due si erano sentiti lontano dalle telecamere e dal clamore mediatico, custodendo un piccolo segreto. In quell’occasione la giornalista dedicò al conduttore parole commoventi. “Non l’ho mai voluto cancellare – scrisse -. Sei sempre con noi. Ti vogliamo tanto bene. Proteggici da lassù”.

Entrambi hanno lottato sino all’ultimo e si sono impegnati nella ricerca. Ci hanno insegnato che nessuna battaglia è persa se scegli di combattere, ma soprattutto se lo fai con il sorriso. Sono stati per i colleghi, gli amici e soprattutto per il pubblico, due guerrieri e due persone straordinarie che nessuno dimenticherà mai.