Le Iene, Tina Cipollari in lacrime per lo scherzo sul figlio

Tina Cipollari ha trascorso delle ore terribili a causa di uno scherzo delle Iene con il figlio Mattias

Tina Cipollari è finita nel mirino delle Iene che hanno organizzato per lei un terribile scherzo. La vamp di Uomini e Donne è scoppiata a piangere dopo aver scoperto che suo figlio partecipava a delle gare clandestine e aveva modificato la sua microcar.

Complice dello scherzo Mattias, il primogenito dell’opinionista, nato dal suo amore per Kikò Nalli e fratello di Francesco e Gianluca. Il ragazzo possiede una microcar che usa per muoversi fra le strade di Roma, ma Tina non ha mai nascosto di temere per la sua sicurezza. La Cipollari è caduta nella rete delle Iene che le hanno fatto passare delle ore terribili, tanto che la vamp ha deciso di denunciare il figlio ai carabinieri.

“Ha molta paura di queste macchinette, credo che si incaz*** di brutto” ha detto Mattias all’inizio del servizio e così è stato. La Cipollari prima è stata chiamata dall’autofficina che affermava di aver modificato il mezzo per farlo arrivare a 120 km orari, poi ha ricevuto un video in cui suo figlio partecipava ad alcune gare clandestine.

Dopo essersi disperata e aver pianto, Tina ha preso una decisione importante. La vamp è salita in macchina e si è recata dai carabinieri per denunciare il figlio Mattias. La troupe delle Iene non è riuscita a fermarla e solo dopo la Cipollari, fra le lacrime, ha scoperto che si trattava di uno scherzo. “Ero combattuta ma non bisogna coprire le malefatte mai, nemmeno se si tratta di un figlio” ha detto.

Tina, che oggi, dopo il divorzio da Chicco Nalli, è legata al ristoratore Vincenzo, ha un legame fortissimo con i suoi figli. “Sono una madre molto apprensiva specialmente quando sono al lavoro – aveva svelato lei qualche tempo fa al Magazine di Uomini e Donne -, quando non sono io lì in casa con loro e non posso vigilare e tenere sotto controllo la situazione mi agito molto. I miei figli sono nel pieno dell’adolescenza, il periodo più difficile per noi mamme, penso per tutte”.

“Mattias, il più grande – aveva aggiunto Tina -, da poco ha la microcar e sa che appena arriva a scuola deve chiamarmi. Lui spesso se ne dimentica e allora chiamo io e se trovo il telefono spento mi prende l’ansia, vado nel pallone! Allora chiamo la scuola, la preside”.