GF Vip, Andrea Montovoli svela il suo passato difficile in carcere

A GF Vip, Andrea Montovoli confessa il suo passato difficile e la detenzione in carcere al GF Vip

Andrea Montovoli getta la maschera e al GF Vip racconta per la prima volta il suo passato difficile, fatto di cattive amicizie e di un periodo in carcere. Una discesa negli abissi iniziata quando era un adolescente, in seguito alla morte del padre, venuto a mancare a 40 anni all’improvviso.

“Era il 1997 – ha raccontato Montovoli – mio padre ha avuto un aneurisma cerebrale è una cosa molto brutta che mi ha cambiato la vita. Ho vissuto un periodo buio e mi sono ritrovato con un fucile a pompa piantato dietro la nuca”. In seguito Andrea ha svelato di essere stato arrestato e di aver trascorso sei mesi in carcere. “Appena mi hanno messo le manette ho capito che ero salvo – ha spiegato -. Quando tocchi il fondo puoi solo risalire”.

Proprio in carcere, Montovoli ha conosciuto la recitazione e ha scoperto di voler diventare un attore. Da quel momento la sua vita è cambiata per sempre. “Dopo sei mesi di reclusione ho capito che il teatro mi dava svago – ha svelato – e ho iniziato a fare quello che faccio”.

La confessione dell’attore al Grande Fratello Vip è stata accolta con un grande applauso da parte del pubblico e di Alfonso Signorini. “Adesso Andrea si conosce un po’ di più – ha detto lui -, mi sento più leggero dopo aver detto questa cosa. È un mostro che tenevo dentro da 17 anni. Qua dentro succedono cose strane e hai molto tempo per pensare. Pensando ho voluto ritirarlo fuori. Se posso essere da esempio, io adesso ho inseguito il mio sogno grazie a quell’errore. Ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno”.

Qualche giorno fa Andrea si era confessato con Paolo Ciavarro, svelando il suo passato difficile: “Se faccio questa scelta mi libero dell’ultima chiave perché 17, 18 anni fa non ho potuto liberarmi di questo – aveva detto -. Mi libererò appena me ne andrò… però lo capisci, se provi. È legata alla libertà. Riabbracciare la persona che ami, sperare che quella persona sia cresciuta almeno un decimo di come son cresciuto io, sono già la persona più felice del mondo”.